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No f35

Creato il 25 febbraio 2012 da Marvigar4

NO F35

 

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Campagna “Taglia le ali alle armi!”

Tutto quello che dovreste sapere sul cacciabombardiere F35 e la Difesa non vi dice

   “Taglia le ali alle armi” è una campagna di mobilitazione e pressione da parte dell’opinione pubblica che si pone l’obiettivo di non far acquistare al nostro Paese i previsti 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter F-35 con capacità di trasporto di ordigni nucleari e un costo (di solo acquisto) che si aggira sui 15 miliardi di euro. Anche se il Governo tiene bloccata da tempo (almeno dalla fine 2009) la decisione definitiva, l’Italia a breve potrebbe perfezionare l’acquisto: il recente annuncio del Ministro Di Paola di riduzione a 90 esemplari non significa nulla poiché nessun contratto è ancora stato firmato e possiamo quindi fermare completamente questo acquisto (anche perchè la proposta ristrutturazione della Difesa deve passare per una discussione parlamentare).
   Quello del caccia F-35 è un programma che ad oggi ci è costato già 2,7 miliardi di euro ne costerà – in caso di acquisto di 131 aerei – almeno altri 15 solo per l’acquisto dei velivoli, che potrebbero scendere a 10 miliardi con una riduzione a 90 (il prezzo unitario si alzerà, secondo l’azienda produttrice Lockheed Martin). Complessivamente arriveremo arrivando ad un impatto tra i 15 e i 20 miliardi nei prossimi anni. Senza contare il mantenimento successivo di tali velivoli.
   L’Italia è quindi in gioco, come partner privilegiato, nel più grande progetto aeronautico militare della storia, costellato di problemi, sprechi e budget sempre in crescita, mentre diversi altri paesi partecipanti – tra cui Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Danimarca e gli stessi Stati Uniti capofila! – hanno sollevato dubbi e rivisto la propria partecipazione. In questo periodo di crisi e di mancanza di risorse per tutti i settori della nostra società, diviene perciò importante effettuare pressione sul Governo italiano affinché decida di rivedere la propria intenzione verso l’acquisto degli F-35, scegliendo altre strade più necessarie ed efficaci sia nell’utilizzo dei fondi (verso investimenti sociali) sia nella costruzione di un nuovo modello di difesa. L’esempio del programma Joint Strike Fighter deve quindi servire come emblema degli alti sprechi legati alle spese militari e della necessità di un forte taglio delle stesse verso nuovi investimenti più giusti, sensati, produttivi.

CON IL COSTO DI 1 CACCIABOMBARDIERE (129 milioni di euro) :

387 asili nido con 11.610 famiglie beneficiarie e circa 3.500 nuovi posti di lavoro
oppure
21 treni per i pendolari con 12.600 posti a sedere
oppure
32.250 borse di studio per gli studenti universitari
oppure
258 scuole italiane messe in sicurezza (rispetto norme antincendio, antisismiche, idoneità statica)
oppure
18.428 ragazzi e ragazze in servizio civile
oppure
17.200 lavoratori precari coperti da indennità di disoccupazione
oppure
14.742 famiglie con disabili e anziani non autosufficienti aiutate con servizi di assistenza

   Per scaricare in pdf il rapporto completo Tutto quello che dovreste sapere sul cacciabombardiere F35 e la Difesa non vi dice a cura di Massimo Paolicelli e Francesco Vignarca con la collaborazione di Rossana De Simone, Flavio Lotti, Giulio Marcon, Licio Palazzini, Gianni Alioti, Giorgio Beretta:

http://www.disarmo.org/nof35/docs/4013.pdf

   Puoi sottoscrivere l’appello e trovare ulteriori informazioni sulla campagna “Taglia le ali alle armi” sul sito www.disarmo.org/nof35 oppure sui siti delle organizzazioni promotrici

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  www.perlapace.it

 

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  www.sbilanciamoci.org

 

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  www.disarmo.org



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