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#noiCHEESEamo, quindi..Monkey Bread…ma mia nonna lo chiamava Riciclo!

Da Pepper

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Ci sono momenti in cui navigando in rete mi imbatto in ricette che mi fanno tornare immediatamente bambina, quando ho visto per la prima volta il Monkey Bread (dolce tipicamente a stelle e strisce), non ho potuto non pensare a quando mia nonna da bambina preparava preparava il pane e con un po’ dell’impasto avanzato (in casa non si buttava niente!!!), preparava per noi più piccoli delle palline farcite con la mozzarella, che lasciava lievitare e poi friggeva…mia nonna friggeva tutto, non poteva immaginare un pranzo di famiglia senza qualcosa di fritto, di solito preceduto da lasagne, cannelloni o similari.

Aveva le sue convinzioni, le ha ancora, ma si è rassegnata a questa nuova “moda” di mangiare come se si fosse sempre a dieta, ricordo di un giorno in cui chiamandola le chiesi un semplice riso in bianco “senza burro Nonna, ho mal di pancia”, il riso in bianco più cremoso che avessi mai assaggiato, e quando alla mia domanda “Nonna ma qui c’è il burro, è troppo cremoso!” lei candida mi rispose “no niente burro, hai detto che non lo volevi, ci ho messo giusto un filo di panna…sennò non sa di niente!”

Le nonne non potevano immaginare di non portare in tavola primo, secondo, contorno e dolce, ogni cosa che si mangiava aveva un peso specifico superiore al piombo!
La mitica Frittata ripiena di formaggio e Prosciutto, Le Polpette in bianco, rigorosamente fritte, e la pizza di ogni tipo, al forno e fritta…poi ci si chiede come mai uno sia condannato ad una vita di dieta perenne!

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Comunque, quando ho visto per la prima volta il monkey bread ho pensato a quelle mitiche palline di pizze farcite che mangiavo da bambina, quindi quando sono arrivati i fantastici Formaggi Svizzeri per il Contest di Peperoni & Patate #noiCHEESEamo, ho subito pensato a rivisitare le pizzette di mia nonna, in chiave più salutare, o a dieta come direbbe lei, anche se di dietetico non hanno proprio niente!

Questo Gruyère mi ha totalmente conquistata, intendiamoci, i formaggi sono ottimi entrambi, ma io che sono un amante dei sapori leggermente più decisi questo è decisamente il mio preferito.

L’Emmentaler DOP (quello con i BUCHI) è il Formaggio svizzero per Antonomasia, quello di tutti i cartoni animati, quello che non manca mai nel frigo perchè, come dice sempre nonna…dove lo metti sta bene, è assolutamente versatile, io lo utilizzo nelle insalate di champignos, ma anche nei timballi, e presto vedrete dove secondo me dà il suo meglio, è il formaggio che ci aspettiamo drante un aperitivo, insomma è la Bandiera Svizzera, insieme al cioccolato!
Servono più di MILLE litri di latte fresco per avere una forma di formaggio di 80 kg, che poi viene lasciata maturare dai 4 ai 15 mesi, periodo in cui si formano quei buchini caratteristici, da bambina avevo creduto cecamente a mio nonno quando, con piglio deciso, mi aveva assicurata che era stato Speedy Gonzales a farli…che ci volete fare mio nonno era una specie di incantatore di serpenti, ne aveva sempre una pronta da racconatrci.

Questo Gruyère invece è totalmente diverso, intanto NON ha i buchi (qui Speedy Gonzales deve aver trovato chiuso!) e soprattutto ha un sapore molto più deciso variabile dal dolce al piccante (grazie alla crosta spazzolata ad acqua durante la stagionatura), è un formaggio che matura dai 5 mesi (il classico) fino ai 12 mesi (alpage), ho fatto fatica a non finirlo tutto mentre lo preparavo per la ricetta, si sposa bene con i vini rossi, io l’ho utilizzato per l’aperitivo, con le bandierine a mo di forchettine, e vi assicuro che anche con un buon miele è veramente fantastico!

Per questo ho deciso di utilizzarlo in questa ricetta, per dare un’impronta più decisa, ho quindi tolto il fritto, sostituito la farcia con il Gruyère DOP, aggiunto una nota acidula delle olive nere e ricreato la croccantezza della frittura con una panatura di cous cous, per questa ricetta ho scelto questo Formaggio per il gusto Ricco e Corposo che ben si sposava con l’impasto e con le olive…a Noi è piaciuto tanto!

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Per una tortiera di circa 20 cm di diametro:

400 g di Farina tipo 1
250 g di Acqua
10 g di Lievito di Birra
10 g di Malto (o Miele)
10 g di Sale
20 g di Olio Extravergine di Oliva
100 g di Olive Nere Denocciolate
200 g di Gruyère DOP
Cous Cous per la Panatura

Cominciate sciogliendo il lievito di birra nell’acqua, aggiungete il malto e mescolate bene per amalgamare.

Versate nella ciotola della planetaria la farina (o in una ciotola normale se impastate a mano) e cominciate ad impastare aggiungendo man a mano acqua, quando l’acqua sarà stata incorporata con la farina aggiungete l’olio ed il sale e continuate ad impastare per altri 10 minuti, aggiungete anche le olive tritate grossolanamente e continuate ad impastare fino ad ottenere una massa elastica che si stacca dalle pareti delle ciotola.

Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola che avrete precedentemente unto con olio e coprite con la pellicola, lasciate lievitare fino al raddoppio.

Nel frattempo tagliate il Gruyère DOP in quadrati piuttosto grandi, diciamo 1cm x 1 cm, o anche qualcosina di più, il formaggio si dovrà sentire, prendete la ciotola dove cuocerete il Monkey Bread e, con un tovagliolo imbevuto con olio (io ho utilizzato olio aromatizzato all’aglio, rosmarino e finocchietto selvatico, ma va bene anche olio normale), ungete la teglia che avrete scelto per cuocerlo, di solito si utilizzano le teglie per il Gugelhupf in modo da avere un aspetto piramidale, ma qualsiasi teglia va benissimo.

Quando l’impasto sarà lievitato cominciate a formare le palline, prendete una piccola quantità di impasto, diciamo delle dimensioni di una noce, mettete un cubetto di Gruyère DOP al centro, richiudete per formare la pallina, passatela ora nel cous cous e adagiatela nella teglia unta, procedete così fino a terminare tutto l’impasto, non importa come metterete le palline, il bello del Monkey Bread è proprio la sua casualità di forma, in fondo dovrete poi strapparle con le mani!

Coprite con un canovaccio umido e lasciate lievitare di nuovo (ci vorrà circa 1 ora), nel frattempo preriscladate il forno a 180 °C, e quando il Monkey Bread sarà lievitato infornatelo per circa 40 minuti o fino a quando non sarà bello dorato.

A Cottura ultimata non vi resterà che toglierlo dalla teglia e cominciare a strappare e mangiare!

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Con Questa Ricetta Partecipo al Contest Di Peperoni & Patate  #noiCHEESEamo – il 3° Contest dei Formaggi Svizzeri

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