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Nomine ‘renziane’ a Viale Mazzini: Daria Bignardi a capo di Rai3

Creato il 18 febbraio 2016 da Candidonews @Candidonews

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Una Rai giovane, renziana, milanocentrica, lontana dai palazzi romani. La sintesi delle nomine appena fatte da Campo Dall’Orto.

Ed intanto Mentana fa battutine su Giorgio Gori, uno dei renziani della prima ora, adesso Sindaco di Bergamo.

Dicono che in Rai comandi quello a destra (Renzi) . Ma il super direttore generale era l’assistente di quello a sinistra (Gori), la nuova direttrice di Raidue era la sua vice e la nuova direttrice di Raitre è stata creata da lui. È il Rutelli della tv…

Un articolo del Corriere dove si spiega il cambio di passo a Viale Mazzini:

Eccoli, dunque, i nuovi direttori di rete proposti dal direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto. Si presentano in conferenza stampa a viale Mazzini, sorridenti e lieti, dopo la conferma delle loro nomine da parte del Cda, che si è espresso in maniera favorevole, ad eccezione di Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale, consiglieri di area centro-destra. C’è Andrea Fabiano , che prende il posto di Giancarlo Leone a Raiuno, c’è Ilaria Dallatana a Raidue e Daria Bignardi per Raitre; presenti anche Gabriele Romagnoli, nuovo direttore di RaiSport e Angelo Teodoli a Rai4.

Una Rai meno «romanesca» e assai più «milanocentrica» (scelta, volendo, assai «renziana», per il noto disamore del presidente del Consiglio per il Palazzo romano). Una tv pubblica fortemente ringiovanita e capace di attirare le platee under 35 ormai in fuga da tutti i prodotti Rai: grave danno pubblicitario, poiché è il pubblico dei «big spender», quello caro agli inserzionisti. Insomma, volti lontani dal vecchio «corpaccione Rai»

Uno dei due nuovi direttori di rete, Ilaria Dallatana, ha alle spalle una robusta storia Mediaset e la fondazione di Magnolia (società di produzione di format per giovani, eppure longevi, come «Masterchef» o «X Factor») al fianco di Giorgio Gori. Quindi cultura televisiva milanese al cento per cento. Affine a quella di un’altra star del centro di produzione meneghino, Fabio Fazio. E lo stesso si può dire per l’altro direttore, Daria Bignardi, che ha sostituito nello schema nomine all’ultimo momento un apprezzato professionista come Andrea Salerno, indicato da settimane come il futuro direttore di Raitre. Bignardi vuol dire mille mondi milanesi, stretta amicizia con Campo Dall’Orto (che la sostenne fortemente, e la formò, da direttore de La7), un’idea di tv che incarna un modello non certo nato alla Rai.

http://www.corriere.it/politica/16_febbraio_18/nomine-rai-nuova-linea-piu-milano-meno-palazzo-tentativo-attirare-giovani-1e3f9f5c-d607-11e5-8e4b-2c56813c9298.shtml


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