Solo nel 2015, la Guinea Conakry potrebbe subire 500 milioni di dollari di danni economici dovuti all’epidemia di ebola, quasi mille volte più dei fondi supplementari (500.000 euro) che l’Unione Europea ha annunciato di voler destinare al paese a questo scopo nei prossimi 18 mesi.
A diffondere le stime sull’impatto economico della grave febbre emorragica, che ha fatto oltre 9000 vittime, principalmente in Liberia, Sierra Leone e appunto Guinea, è stata la Banca Mondiale. Complessivamente, secondo l’istituzione finanziaria, i tre paesi perderanno oltre 1,6 miliardi di dollari, pari al 5% in meno di crescita dei tre prodotti interni lordi sommati.
La Banca mondiale si è recentemente impegnata a mobilitare finanziamenti che coprano almeno una parte di questa somma, un miliardo di dollari, ma l’ultimo stanziamento annunciato – questa volta da parte dell’Unione europea e destinati alla Guinea – è molto minore: 500.000 euro, per “la comunicazione e l’informazione di prossimità” nell’ambito del piano di risposta all’epidemia.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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