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Non è vero - Sul negazionismo

Da Spaceoddity
Non è vero - Sul negazionismoArriva un punto in cui l'unico legame con il passato è la memoria, è vero.
Ma la memoria va esercitata, va coltivata e va soprattutto vissuta.
La memoria è, innanzitutto, un modo di vivere il presente, di esserci.
Si può avere il dubbio che tutto quello che ci è stato raccontato non sia vero, sia una costruzione ideologica con un fine, con un progetto. Interrogarsi è sempre segno di intelligenza e di volontà di fare una storia più attuale, anche di fronte alle prove più schiaccianti.
Anche di fronte a una popolazione, quale quella ebraica, che per tanti motivi si ha il diritto di non amare o di non comprendere. Non ne faccio una questione di ebrei, ne faccio una questione di esseri umani, chiunque essi siano. Non importa quanti fossero, siamo ossessionati dai numeri tondi, uno è già troppo.
Interrogarsi, dunque: ma interrogarsi, non affermare acriticamente il contrario. E poi, chiariamoci una buona volta: che vuol dire non è vero? In quella negazione c'è incredulità o rammarico? Ci vuol pochissimo, per certuni, a scivolare dal "non è vero" al "purtroppo non è vero". Quell'avverbio che è anche un'esclamazione: peccato!

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