Magazine Famiglia

Non leggete questo post! (ovvero: cose che preferirei non si sapessero in giro)

Da Marisnew
Cara Lilli,
ebbene si, lo confesso: anche io ho degli scheletri nell'armadio
Eheheh :D
Cioè, ci sono cose sul mio conto, della mia infanzia in particolare, che preferirei non raccontare neppure sotto tortura cinese non si sapessero troppo in giro. Sai com'è, più che altro per conservare un pò di dignità agli occhi di chi mi segue con affetto, da tanto o da poco non importa.
Ma con te, Lilli, sai che non ho segreti, quindi...
Tu mi immagini così, responsabile, seria, sensibile, magari anche un pizzico intelligente...e invece ho fatto cose in tempi remoti che tu non puoi neppure sospettare!
Prendi me a 2 anni e poco più: sto imparando a formulare piccole frasi tipo "Mamma meti mele su popoto" (traduzione: Mamma metti il miele sul biscotto!), e ogni volta che vado a casa di una mia zia acchiappo una bambola di pezza di una delle mie cugine e le urlo "Lisce (ndr: già questo nome inventato varrebbe il titolo del post) fata pipì pe tera!" (si...le doppie consonanti non erano propriamente il mio forte a quell'epoca) e giù botte da orbi alla povera bambola!!! Roba che se qualcuno di estraneo alla famiglia mi avesse visto e sentito avrebbe pensato che a me le suonassero di santa ragione quando mi scappava la pipì nel periodo dello spannolinamento...cosa ovviamente non vera. Vattelapesca da dove mi venisse quella foga da lottatrice di wrestling!

E poi il mondo ignora che io, a soli 3 anni, ho inventato un gioco di infinito pregio. Si, proprio. Consisteva nel prendere un mazzo di carte da gioco (preferibilmente napoletane, ma volendo anche piacentine o francesi), lanciarlo in aria con leggiadra maestria e, mentre le carte ricadevano giù volteggiando, esclamare: "CATINELLE!". Punto. ??? Non chiedermi che senso avesse perchè non ne ho la più pallida idea!
Altro gioco di mia invenzione intorno i 5 anni da non tramandare ai posteri per bellezza e divertimento: dicevo a mio fratello (povero succube, nonostante fosse più grande di me) a bruciapelo "Hai visto la Torre di Babele?" e lui "No!" e io "E allora?". Pausa. Poi di nuovo "Hai visto la Torre di Babele?" e lui "Si!" e io "E dove sta?" e lui "In fronte a te!" e io, toccandomi la fronte (questo gesto era di fondamentale importanza ai fini della buona riuscita del gioco) "OH! La Torre di Babele!!!". Fine. No comment.
Ancora, in età non ben definita (me lo hanno raccontato, io non lo ricordo), ho fatto un pasto a base di escargot...peccato solo che ciò non sia avvenuto in un raffinato ristorante francese ma nel giardino di non so chi e che io abbia gustato la lumachina leccando il palmo della mia manina piccina picciò con cui l'avevo ben bene spiaccicata...!!!
E dell'intonaco scrostato col mio ditino dal muro e mangiato (si si, proprio mangiato, cioè masticato e ingoiato) come antipasto all'escargot di cui sopra, ne vogliamo parlare? 
Insomma...un concentrato di intelligenza! Promettevo bene, eh? Si...per una carriera da scema del villaggio :D  Peccato che poi mi sia persa per strada...o forse no? Tu che dici, Lilli?
:-)
E voi, amici e amiche che passate di qui: cos'è che non vorreste si sapesse in giro del vostro passato da bambini prodigio? Su, forza, raccontatemi qualche chicca, tanto non potrò andare a spifferarlo a nessuno dato che domani ci sarà la fine del mondo ;) !!!

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