Non sembra un delinquente

da qui

In ufficio è successo di tutto: appuntamenti che si accavallavano, poveri che presentavano le loro urgenze inderogabili, richieste di certificati, persone che tornavano da lunghi viaggi e passavano per un semplice saluto. A un certo punto arrivano due giovani che hanno premura di fare il giuramento per la pratica matrimoniale (quando la data delle nozze è prossima, non c’è tempo da perdere, altrimenti salta tutto). Durante il colloquio si affaccia una signora bionda, di una certa età, che vuole parlarmi per una sua emergenza; le dico che oggi mi è impossibile, perché mentre sto sbrigando questa pratica ci sono persone in fila con cui devo vedermi prima della chiusura dell’ufficio. Va bene, a buon rendere! mi fa, e si allontana offesa. Dopo qualche minuto sopraggiunge la persona che la ospita, mi chiede se sono don Fabrizio e mi fotografa prima che possa reagire in qualche modo. Le chiedo spiegazioni, mi risponde che voleva solo sapere chi era il prete che aveva avuto il coraggio di cacciare un povero. Bene, le dico, mi dica lei che cosa devo fare, e le elenco la catena infinita degli impegni che mi assediano. In effetti, lei non sembra un delinquente, conclude lei, con un sorriso. Mi vuole dare un bacio, e se ne va.