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Non sono gli italiani che non amano la cultura… è la cultura che non ama loro!

Da Cozzanews

E finalmente una bella notizia: Italia batte Francia a produzione viticola. Che direte non sarà poi questa gran cosa anche perchè più uva uguale più vino ma vi ricordo che i dispiaceri mica ci annegano: quelli galleggiano benissimo! (Io c’ho provato anche con i casini: li sotterravo proprio sul fondo ma pure quelli riaffiorano sempre. Allora ho capito che era meglio appallottolarli e andarci a giocare a biglie con Sco’ che lui quando gliene passa uno vicino si emoziona tutto che appena vede un rompicapo deve scioglierlo… e rimette le cose a posto: vedete che pure lui ha un suo perchè?) E poi è una fregatura totale se si pensa che in vino veritas e poi quello che dite (anche se ve lo siete dimenticati) nelle orecchie altrui resta. Però almeno c’è la riprova che se uno lavora si produce più che all’estero… Cioè, la Natura dà il buon esempio, poi se al governo non raccolgono mica colpa loro: son braccia rubate all’agricoltura per qualche motivo! (L’unico che le aveva restituite era il Trota però con un nome così lo capite anche voi che non ci si può far affidamento che il suo ambito è più marittimo… yatch insegna!) Comunque a me fa piacere che i viticoltori abbiano di che, letteralmente brindare. Anche perchè non lo fa più nessuno qui anche perchè c’è poco da festeggiare. Pure se fai una scoperta da qualche parte poi ti crolla una qualche certezza e sei punto a capo. Prendi l’esempio di Pompei. Giusto oggi han riportato alla luce una cisterna e perchè il panorama non si arricchisse troppo è franata giù una parete. E’ che proprio per qualche strano motivo voi bipedi avete sta passione per far cose ma non riuscite a gestirle poi. E poi vi lamentate che gli italiani non sono amanti della cultura. Io ci riflettevo pure. Ma mica colpa dei bipedi comuni: son quelli che han i soldi che ne capiscono zero! E’ che stan a fare tipo zio Paperone che ci deve sguazzar dentro e pensare a come farne di più. Solo che quello aveva origini americane e ne capisce di più di economia, qui invece fate tutti ragionamenti contorti. Cioè, io non posso dire: vado a macerarmi un po’ con una fettina di cetriolo sugli occhi e poi aspettarmi che nessuno mi confonda come un assaggino di sushi! Così come chi ha il buon proposito annuale di farsi passare per intellettuale non può mettere piede al cinema! Per tutti i cannolicchi che giocano a cerbottana con il loro guscio: se qui parliamo di cultura ultima cosa che ci viene in mente è un multisala italiano! Fa record d’incassi Zalone: non conosce neanche i modi di dire e intitola un film Sole a catinelle! Non lo puoi usare neanche per far le previsioni meteo. Almeno avesse detto “a catenelle” uno pensava fosse un nuovo punto di cucito e imparava qualcosa di nuovo. Insomma, le pellicole che passano sono i blockbuster americani tutti effetti niente cuore, vai a teatro incappi nei soliti classici che sai già come finiscono e la suspance la lasci ad arrostirsi sotto il solo, vai in libreria ti trovi o saghe o libri dei soliti noti che dopo anni sono interscambiabili… E ok che non tutte le ciambelle vengono con il buco… ma qui fate solo canotti! Adesso, io non è che sono un’enciclopedia ambulante (mi ero un po’ dondolata sull’idea di diventarlo, ma dopo aver imparato a memoria un quarto della lettera A quando andavo a bussare a qualche caverna per vedere come se la passavano uova mi sentivo rispondere: “no grazie, qui son troppo piccoli per leggere”… sta cosa del porta a porta mi ha rovinata! Poi ho risolto: mi son inclinata un po’ di lato ed è uscito tutto quello che avevo appreso, non mi ricordo più che vuol dire antropomorfo ma tanto mi hanno spiegato che qua sotto non mi serve come parola finchè non trovate il modo di farvi spuntare le branchie quindi ok) Dicevo, non ho chissà che testa enorme, però conosco tutta la sea-art, la ocean-art e pure qualcosa di relittologia. E da noi quando fan qualche mostra uno si prenota prima (anche perchè pesce bagarino ha preso il largo da un po’) perchè ci van tutti. A mondo emerso devon farsi arrivare l’opera nota per far qualcosa… Che poi La ragazza con l’orecchino di perla alzi la pinna chi la conosceva prima di aver visto il film! Però non è che uno che qualcosa sa va a spender soldi per il biglietto per un unico quadro. Quindi io dico: non siete voi italiani a non amare la cultura… è che il Belpaese ne ha talmente tanta che va a pezzi che quella nuova che arriva s’infila nella valigia dei cervelli in fuga e se ne va. E pure lei ha l’istinto di sopravvivenza!

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