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Non sta né in cielo né in terra

Creato il 12 maggio 2011 da Dallenebbiemantovane

Lo so che non dovrei stupirmi: figurati, proprio io che la settimana scorsa, rivedendo per caso I colori della vittoria di Mike Nichols, criticavo la posizione del personaggio di Cathy Bates: ma come, prima sei disposta a rovistare nella spazzatura (leggi: passato dei rivali alle primarie rispetto al "tuo" candidato) e poi mi vieni a fare la moralista quando sai benissimo che se non saranno gli altri concorrenti alle primarie a farlo fuori, ci penserà il partito avversario, causando quindi maggior danno alla tua causa?
E' ovvio, anche se crudele, che se in politica si trovano scheletri nell'armadio avversario, bisogna tirarli fuori. Perché l'importante, in politica, non è partecipare. Se il gioco ti sembra troppo crudele o non hai abbastanza pelo sullo stomaco - come è per la maggior parte di noi comuni mortali - semplicemente non devi partecipare. Perché se non lo fai tu, lo farà qualcun altro, e soprattutto se non attacchi sarai attaccato tu.
Questo tanto per chiarire cosa penso della lotta politica.
Ma che all'ultimo dibattito su Sky la Moratti, una che notoriamente ha sempre fatto della moderazione e della civiltà la sua bandiera, distaccandosi con decisione dal berlusconismo più becero (es. la faccenda dei manifesti sui Pm terroristi), attacchi Pisapia dicendo coscientemente il falso, è una cosa che non sta né in cielo né in terra.
La cosa è resa ancor più triste dalla lucida premeditazione del gesto, visto che il sindaco uscente di Milano ha fatto tali dichiarazioni negli ultimi minuti del dibattito, sapendo che all'avversario non sarebbe stato concesso il diritto di replica. Poco importa, a questo punto, se il conduttore di Sky fosse d'accordo con la candidata Moratti o meno. Poco importa che Pisapia abbia dichiarato che intende querelare l’avversaria.
Ciò che importa è che il danno mediatico è stato fatto, perché per ricostruire l'iter giudiziario di Pisapia - assolto sia in Assise che in Cassazione, e che rifiutò di essere sottoposto ad amnistia, nonostante questa per legge prevalga su ogni grado di giudizio - servono tempo, assenza di superficialità e voglia di approfondire, tre cose che non tutti gli italiani possiedono, anzi pochissimi.
So bene che la mossa della Moratti appare disperata, sintomo di paura che, per la prima volta da oltre vent'anni, il centrosinistra si prenda Milano. Ma niente, davvero niente, giustifica l'irruzione, in un dibattito politico che sino a quel momento era stato civile, di bugie clamorose quanto consapevoli.
Per chi desiderasse approfondire la vicenda giudiziaria di Giuliano Pisapia, mi limito a citare una sola fonte:
il testo della prima e della seconda sentenza, che Pisapia ha scannerizzato e reso pubblicamente disponibile sul suo sito: http://www.pisapiaxmilano.com/wp-content/uploads/2011/05/sentenza-primo-secondo-grado.pdf.


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