Magazine Diario personale

Notizie dall’ANTA – Una sciarpa di lana a strisce

Da Icalamari @frperinelli

Caro G,

Non si può restare trafitti. Con tutta questa sterpaglia addosso che pizzica e prude. Guarda fuori, sono le sei e c’è ancora luce, bisogna fare presto! Troppa confusione qui. E io avevo bisogno di un consiglio. Ero sicura che saresti accorso – certo, sarà difficile comunque uscirne, anche così-. Ma sei accorso, che troppo buono sei, anche con quelli che conosci poco e con quelle che mostrano poca lucidità – a tratti. Tu mi capisci vero? Era una di quelle situazioni dalle quali sarei potuta liberarmi con la soluzione in tasca anche da sola. Ma continuare a stare tutta sola sul cuor della terra eccetera eccetera eccetera, uffa. Non che non voglia, ma non ne ho più bisogno. Dicevo, amico mio, meno male. E sia, seguirò questo consiglio. Leggera e distaccata.

Nell’armadio c’è un sacco di roba da censire. Ci metterò le mani. Farò ordine. Inizierò un inventario senza fine, senza finalità, intendo (o meglio, una che sappiamo solo noi), ma forse anche senza conclusione. Magari mi fermerò a dieci, il numero che scegli sempre tu.

Proprio vicino a me, ora ad esempio c’è

Sciarpa

1) la sciarpa che indosso.

Di lana grossa, ma molto delicata. Appena comprata ha iniziato a impigliarsi ovunque. Non scalda molto, è più lunga che larga. Ma mi piace. Piace a chi la guarda. Ha tante strisce colorate, e con un certo numero di giri mi ritrovo il bianco accanto al viso. Non ha senso, certo, ma mi sento illuminare dall’interno. L’avevo scelta per buttare soldi in saldi, per coprirmi una sera che dovevo uscire. Ero con Lola nel negozio a via del Tritone, lei mi diceva “prova questo, prova quello, a te sta tutto bene” e io ho preso la sciarpa. La sera che l’ho inaugurata faceva troppo caldo. Roma è così, non si capisce mai la stagione. Allora me la sono quasi dimenticata, la trascinavo aperta sul cappotto spalancato. Mi sono divertita molto quella volta, ed era quello che contava, non altro.

Prima sono uscita nel sole, non ero più abituata. Sembrava che fosse già tornata primavera (sembrava, sembrava!). Rialzata da sotto l’albero avevo la sciarpa trafitta da sterpaglie. Mi è ritornata in mente quella volta che tornando mi sono spogliata nel bagno dei disabili, e con pazienza ho tolto tutti i ciuffi e i fili d’erba secca dai vestiti, a uno a uno. E mi veniva da ridere, ne ridevo infatti e a qualcuno l’ho anche raccontato, perché mi ricordo la risposta “Chissà che penseranno”.

Bisogna fare ordine, sì sì, presto tornerà la primavera, e con lei tutto quel sole che seccherà l’erbetta che mi ritroverò tra gli abiti di nuovo, quando sarò rientrata. Da dove, ancora non lo so.


Zucchero – Solo seduto sulla panchina del porto


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Italiani brava gente

    Italiani brava gente

    Siamo un grande popolo.Ingegnoso, a detta di tutti. Ma anche intimamente votato al rispetto.Rispettoso delle leggi, ma con intimistica creatività.Rispettoso... Leggere il seguito

    Da  Stefano Borzumato
    DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ, TALENTI
  • Venerdì 26 giugno il mondo che, a tratti, vorrei

    Venerdì giugno mondo che, tratti, vorrei

    Sono una donna fortunata.Amata fin dal primo vagito, da un uomo ed una donna, che mi hanno dato una casa, un'istruzione, mille vizi e mille... Leggere il seguito

    Da  Patalice
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • Lotta alle casse

    Lotta alle casse

    Vi è mai capitato di guardarvi intorno mentre fate la spesa e rendervi conto di esser stati catapultati improvvisamente in una giungla? A me succede sempre! Dov... Leggere il seguito

    Da  Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI
  • Vacanze romane per Sergio Da Silva

    A volte viene da chiedersi quale sia il passo successivo che debba essere fatto e sopratutto se ne valga la pena. Un uomo entra nella hall del Grand Hotel in... Leggere il seguito

    Da  Villa Telesio
    POESIE, TALENTI
  • Come rilassarsi a Roma

    Come rilassarsi Roma

    L’estate è ormai arrivata e se le vacanze sono ancora lontane rilassarsi spesso è un vero e proprio incubo. La vita quotidiana ci mette di fronte a talmente... Leggere il seguito

    Da  Anna Pernice
    DIARIO PERSONALE, VIAGGI
  • Non avrai altro Dio all'infuori di me

    avrai altro all'infuori

    Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nell... Leggere il seguito

    Da  Aperturaastrappo
    MUSICA, RACCONTI

Dossier Paperblog