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Novecento Tv: Gianfranco Funari in ‘Aboccaperta’ (1981)

Creato il 16 agosto 2013 da Candidonews @Candidonews

NOVECENTO 2013

Aboccaperta

Novecento Tv: Gianfranco Funari in ‘Aboccaperta’ (1981)

Torna Novecento, la rubrica nata per raccontare le produzioni televisive del passato. Il numero di oggi è dedicato, a cinque anni dalla sua scomparsa, ad un personaggio che ha segnato la storia della televisione italiana e non solo. La ‘Telerissa’, la tv della ‘ggente’, questi due neologismi sono stati coniati proprio per descrivere il fenomeno televisivo legato in particolare a Gianfranco Funari  ed al programma che lo ha reso famoso, ‘Aboccaperta‘.

Siamo agli inizi degli anni ’80, il nostro paese stava cambiando in modo repentino e con esso anche il modo di ‘fare tv’. Il pubblico, che per anni si era limitato ad essere ‘osservatore passivo’ dagli schermi delle proprie case ora cominciava a partecipare attivamente alla costruzione delle trasmissioni televisive. Fu cosi ad esempio con Pronto Raffaella, che inaugurò ‘le chiamate da casa‘ con cui i telespettatori potevano partecipare ai giochi del programma.

Con Aboccaperta, andato in onda dal 1981 al 1983 su Telemontecarlo e dal 1984 al 1987 su Rai2, il salto di qualità fu notevole. Le persone comuni divenivano loro stesse ‘protagoniste del programma’, partecipando come pubblico ‘parlante‘ ai dibattiti che si susseguivano in ogni puntata. Le domande poi erano delle più molteplici, da è «favorevole o contrario ai tagli del governo Spadolini» a “permettereste a vostra moglie di andare in spiaggia in topless?”

Frammenti del programma

Ed ecco che le persone in studio si trasformavano in ‘la ggente’, quella ch, divisa in fazioni, in modo spicciolo, verace ed a volte volgare, sentenziava su questo o quell’argomento. Qualche tempo dopo la classe politica ha iniziato a ‘sostituirsi’ al pubblico comune dando vita alle ‘arene politiche’Funari è stato quindi il progenitore di conduttori come Michele Santoro o Maria De Filippi, Aboccaperta l’antesignano dei vari Samarcanda, Annozero e Uomini e Donne.

Il conduttore romano continuò nel filone della tv ‘popolare’ con Mezzogiorno E’ sempre su Rai2 per poi passare in Fininvest con ‘Mezzogiorno Italiano‘ sino alla ‘defenestrazione politica’ da parte di Berlusconi per via degli attacchi a Bettino Craxi. Da lì in poi la sua carriera iniziò lentamente a declinare.


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