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Nuovi inizi

Creato il 24 dicembre 2014 da Arscreativo

Nuovi inizi
ARSENALE CREATIVO

New beginnings, ovvero nuovi inizi. Ho aperto il primo blog al termine della triennale. All’epoca non sapevo nulla di blogging, di scrittura per il web, di social media marketing e di tutto il mondo che ci gira intorno. Da quel primissimo blog dal titolo ingenuo e dalla grafica piuttosto banale, molte cose sono cambiate, perché fondamentalmente sono cambiata io.

Chi dice che gli anni di università non servono a niente, perché tanto oggi la laurea é soltanto un pezzo di carta senza significato e allora tanto meglio imparare un mestiere subito e andare a lavorare, dice una marea di stronzate. O meglio, é vero: una laurea di per sé non vale niente. Mi sono laureata lo scorso Ottobre e vedevo tutti i miei colleghi affannarsi per essere vestiti perfetti e fare a gara a chi ha più parenti e più foto da pubblicare su Facebook e più punti assegnati alla discussione, mentre io mi sono presentata vestita come se dovessi andare a fare una scampagnata, accompagnata solo da mia sorella e dai miei genitori, fine. Nessun stuolo di parenti di qualsiasi età compresa tra i 3 e gli 80 anni, nessun servizio fotografico da parte della cugina che ha la Reflex, nessun momento di commozione post-proclamazione, perché la verità é che io avevo già finito.

Io ho terminato l’università nel momento in cui ho smesso di preoccuparmi della media sul libretto o di chi é in tesi con chi, chi fa quale stage, e ho cominciato a guardare avanti, ma soprattutto a volere a tutti i costi andare avanti, oltre i crediti e i punti bonus e gli esami sostenuti all’estero che non te li registrano mai. Quello é stato il momento in cui é finito il mio percorso di studi; arrivare al 110 é stata solo l’effimera soddisfazione personale di poter mettere un punto e andare accapo. Quello che resta e che vale, invece, sono le idee che ti vengono leggendo questo e quel libro e andando a quel convegno davvero interessante, la passione che ti trasmette il tuo docente preferito, i discorsi con gli amici pieni di ambizioni e la voglia di viaggiare, di partire e poi tornare, oppure di fare cose diverse e provare, sbagliare, cambiare e imparare qualcosa di nuovo. Questo é stato, alla fine, Arsenale Creativo.

Credo che la cosa più utile e importante che ho imparato all’università é che il mondo é sempre molto più grande di quello che vediamo ogni giorno da casa nostra o dal posto in cui ci troviamo. Sembra una conclusione banale, ma in mezzo alla dilagante provincialità che attanaglia questo paese, qualsiasi sforzo di andare oltre quello che ci viene messo di fronte rappresenta sempre un atto straordinario. Ed é proprio questo che ho cercato di fare con questo blog: guardare avanti e andare sempre avanti, anche e soprattutto quando mi sembrava di girare in tondo. Dal 2011 ad oggi ho cambiato gusti e modo di pensare, mi sono interessata a cose nuove e ne ho tralasciate altre, pur cercando di rimanere sempre fedele a me stessa, e in tutto questo tempo il blog é cambiato con me, fino a diventare Arsenale Creativo, il riflesso perfetto degli ultimi due anni di vita veneziana.

Ora, che l’università é finita e che inizia la vita adulta, Arsenale non può che cambiare con me, e intraprendere un percorso diverso, che non é scandito da semestri o da sessioni d’esame, né caratterizzato da amicizie e discussioni universitarie. Un percorso contorto, scostante e indefinito, specchio di una vita ancora da scrivere e di un futuro lavorativo incerto. E Venezia? Venezia resta, resterà sempre, ma essa rappresenta il punto di partenza, non necessariamente il punto di arrivo.  Nel mentre, il paesaggio cambierà in modi non regolari e imprevedibili, così come si evolveranno i contenuti, ed é per questo che definire tutto per categorie non ha più significato.

Ma dunque, di cosa parla Arsenale Creativo? Trattate anche di…? Me lo chiedete spesso e la verità é che non lo so, ma di sicuro sono stanca, sfinita, disgustata, nauseata dall’usare parole vuote come Fashion, Marketing e quella che forse é la madre di tutte le parole cazzare: Lifestyle.

L’unica risposta che sono in grado di dare, alla fine é che Arsenale Creativo parla di cose fighe che succedono in giro per il mondo. Quando leggo o vedo certe cose che si inventa la gente o che semplicemente é capace di fare, penso sempre a perché io non sono in grado di fare qualcosa di altrettanto bello. E allora penso: se non sono in grado di fare qualcosa di così figo, posso almeno prendere queste cose che vedo, selezionarle sulla base del mio gusto, aggregarle, aggiungerci magari uno straccio di opinione. E poi prendere la mia reazione ad altre cose che vedo e trasformarla in un’opinione sensata, che magari qualcuno apprezzerà e condividerà. E posso dare questo spazio anche ad altre persone che vogliono fare lo stesso. Questo, nella mia testa, é Arsenale Creativo, un progetto non ben definito nei suoi limiti e nella sua direzione, ma governato e reso unito da un certo gusto, che può non essere apprezzato, ma é il mio, e tant’è.

Ha senso? Probabilmente no, ma questo é esattamente il momento attuale: un tentativo confuso di dare senso e direzione a se stessi in un mondo che – grazie al cielo – é molto più grande del campus della facoltà.

Non c’é solo confusione e angoscia, tuttavia: c’é anche la fantastica opportunità di iniziare da una pagina bianca e lasciare indietro le cose e le persone che non meritano un ulteriore pensiero. Dopo i tentativi di gente inutile di appropriarsi del lavoro degli altri perché incapaci di creare qualcosa di proprio – come questa poveraccia qui, che mentre mi laureavo ha cercato di prendersi  tutti i social network del blog per avere tanti follower e tanto onore – e gli aforismi sulla vita e sul lavoro da parte di chi insegna, ma alla fine fa ben poco, é così bello poter finalmente guardare da un’altra parte, aprire un nuovo post e scrivere un’altra storia.

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Cover Photo: la primissima copertina di Arsenale Creativo, la vista sulla laguna veneziana che si scorge dal campus di San Giobbe, sede dei corsi di economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

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