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Nuovi tagli

Creato il 11 marzo 2011 da Nonzittitelarte

tagli13Cultura, in arrivo nuovi tagli. Congelati 50 milioni di euro al MiBac

Il mondo dello spettacolo in rivolta. Bondi: spero mio successore rimedi a situazione

ROMA – Dopo i 27 milioni di euro del Fus, il ministero dei Beni Culturali subirà un ulteriore ‘congelamento’ di altri 50 milioni di euro. Ad annunciarlo in un comunicato, il Coordinamento Nazionale Uil Beni e Attività Culturali.

La nuova stangata alla cultura arriva per effetto della stessa norma sui risultati dell’asta per frequenze per le tlc che ha portato al ridimensionamento (almeno fino a gennaio 2012) del Fus. La legge, riporta la nota diffusa dalla Uil, prevede che dall’operazione di vendita dei diritti d’uso delle frequenze per la banda larga “si possano ricavare proventi stimati non inferiori a 2.400 milioni di euro. Nel caso in cui si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alla previsione il ministro dell’economia e delle finanze provvede, con proprio decreto, alla riduzione lineare, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, delle missioni di spesa di ciascun ministero”. Per il ministero dei Beni Culturali, spiega ancora la Uil, “tale previsione ha comportato a far data da oggi il congelamento di ben 70 milioni di euro che stanno a significare di fatto la paralisi operativa di tutta l’attività istituzionale del Mibac”.

BONDI,SPERO MIO SUCESSORE RIMEDI A SITUAZIONE - “Comprendo la preoccupazione e la delusione del mondo della cultura in seguito alle ultime notizie riguardanti una ulteriore previsione di riduzione degli investimenti. A questo punto posso solo confidare che chi mi succederà a breve abbia l’autorevolezza e la forza di porre rimedio e invertire l’attuale situazione”. Lo afferma in una nota il ministro della Cultura, Sandro Bondi.

PD, DA TREMONTI METODO MARCHIONNE SU TAGLI - “Aderiamo convinti alle tre giornate a favore della cultura e dello spettacolo e contro i tagli ai finanziamenti pubblici, promosse per il 26, 27 e 28 marzo. La situazione è oltre l’emergenza, il Fus è tagliato oramai del 50% e mentre il governo si balocca con finanziamenti discrezionali a 2 fondazioni liriche, la maggioranza approva un regolamento ingiusto che divide in fondazioni di serie A e di serie B, applicando il metodo Marchionne persino alla lirica”. Lo dice la deputata democratica, componente della commissione Cultura della Camera, Emilia De Biasi dopo che ieri in commissione la maggioranza, con il parere contrario del Pd, ha approvato il primo regolamento attuativo delle legge sulle fondazioni lirico sinfoniche. “Chiuderanno i teatri, chiuderanno le orchestre, stanno chiudendo Cinecittà Luce e aumentando il biglietto del cinema. L’ulteriore taglio di 27 milioni al Fus è solo l’ultimo atto di un feroce accanimento di Tremonti nei confronti della cultura italiana. E’ una aggressione consentita dall’assenza di un interlocutore politico nel ministero. Non ci interessa lo squallido valzer delle poltrone, ma il futuro della cultura e dello spettacolo in Italia: una delle risorse più importanti del nostro paese”, conclude.

ALEMANNO, BERLUSCONI INTERVENGA – “L’ulteriore taglio per i finanziamenti del Fondo unico dello spettacolo (Fus) è realmente insostenibile per tutte le istituzioni culturali della nostra nazione a cominciare da quelle di Roma Capitale, l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro dell’Opera. Per questo chiedo l’intervento del presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, per garantire il reintegro dei finanziamenti per il Fus”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Nei prossimi provvedimenti di natura finanziaria – aggiunge – bisogna trovare le risorse necessarie per garantire il livello base per assicurare a tutte le fondazioni e gli istituti dello spettacolo la possibilità di riformarsi e migliorare la loro produttività. In questo contesto invito Bruno Cagli, presidente sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, a non rassegnare le dimissioni – conclude il sindaco – ma a lottare insieme a noi per ottenere finanziamenti adeguati al rilancio della storica accademia”.ANSA

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