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Oggi comincia il Purgatorio

Creato il 09 novembre 2011 da Atride

Era già tutto previsto.

Per correr miglior acque alza le vele
omai la navicella del mio ingegno,
che lascia dietro a sé mar sì crudele;

e canterò di quel secondo regno
dove l’umano spirito si purga
e di salire al ciel diventa degno.  

Il Poeta si trova in mezzo a un paese invaso dalle alluvioni più disparate, ma con la certezza di aver finalmente dietro le spalle i giorni bui dell’inferno berlusconiano, e si appresta alla nuova fase politica che attende il paese, fatta di riforme dolorose e necessarie, affinchè si possa infine assurgere ad una nuova era di pace.

Ma qui la morta poesì resurga,
o sante Muse, poi che vostro sono;
e qui Calïopè alquanto surga,

seguitando il mio canto con quel suono
di cui le Piche misere sentiro
lo colpo tal, che disperar perdono. 

Il Poeta invoca adesso le muse, Europa e BCE, veri spiriti guida di una nazione allo sbando, e che diedero quel colpo fatale che fece dubitare della possibilità del perdono. Evidente il riferimento al ‘punto di non ritorno’ più volte sfiorato dallo spread Bund/Btp.

Dolce color d’orïental zaffiro,
che s’accoglieva nel sereno aspetto
del mezzo, puro infino al primo giro,

a li occhi miei ricominciò diletto,
tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta
che m’avea contristati li occhi e ’l petto.
 

Qui secondo alcuni si allude al sospirato inizio dell’era dell’acquario, più volte annunciata dalle profezie di mezzo globo, ma più probabilmente l’orïental zaffiro è da intendersi come l’arrivo del capitale cinese in soccorso alla nostra economia, che ridà fiato e speranza alle cupe visioni del Poeta.

Lo bel pianeto che d’amar conforta
faceva tutto rider l’orïente,
velando i Pesci ch’erano in sua scorta.

I’ mi volsi a man destra, e puosi mente
a l’altro polo, e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch’a la prima gente.

Goder pareva ’l ciel di lor fiammelle:
oh settentrïonal vedovo sito,
poi che privato se’ di mirar quelle!

Evidente l’allegoria all’Italia, culla di bellezza e cultura ridotta ad essere zimbello degli stranieri per via dei festini sessuali del premier. Con pietà, poi, il Poeta volge lo sguardo allo schieramento di centrodestra, così malmesso, e ripone le speranze nel nuovo movimento Cinquestelle.
Il Nord, orfano del mito padano, è alla disperata ricerca di nuovi lumi.

Com’io da loro sguardo fui partito,
un poco me volgendo a l’altro polo,
là onde ’l Carro già era sparito,

vidi presso di me un veglio solo,
degno di tanta reverenza in vista,
che più non dee a padre alcun figliuolo.
 

Poi il Poeta guarda a sinistra, e constata che il Carro, la “gioiosa macchina da guerra”  è solo un lontano ricordo, e solo un vegliardo regge la baracca, unico degno di reverenza. Come non notare l’evidente allusione al Capo dello Stato, unico punto di riferimento della sinistra attuale?

…To be continued…


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