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Operazione “Apocalisse”: mafia e pizzo a Palermo, in manette il consigliere comunale Pino Faraone

Creato il 09 febbraio 2015 da Giornalesiracusa

fotoBosco

News Sicilia: Con un’ operazione congiunta di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri è stata portata a termine la seconda parte di “Apocalisse”.  L’inchiesta ha sgominato un grosso giro di estorsioni a Palermo. Iniziata quest’estate facendo fallire i piani mafiosi nelle zone di Resuttana e San Lorenzo, l’operazione ora ha portato all’arresto di 27 persone.

Insieme alla collaborazione dei commercianti vittime delle estorsioni si è riuscito a bloccare il grosso giro che coinvolgeva anche un politico, il consigliere comunale Pino Faraone. Eletto nel 2012 con la lista ‘Amo Palermo’, ma passato poi nella lista il ‘Megafono di Crocetta’,  Faraone avrebbe fatto da intermediario per la classica ‘messa a posto’ di un cantiere edile. 

Il pizzo richiesto andava da tre euro al giorno per una bancarella nel quartiere Zen a 30 mila euro per i lavori edili. Il tutto annotato con cura in una sorta di libro del racket dove si registravano cifre e nomi. La metà dei guadagni serviva poi a finanziare chi era in carcere e a pagare boss e manovalanza.

Sotto estorsione anche la ditta che lavorava per la Curia nel cantiere dell’antico palazzo tra via Maqueda e discesa dei Giovenchi a Palermo.

L’operazione ha complessivamente fatto luce su circa 50 casi di estorsione.

(Video da Italpress.it)


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