"Ogni volta dico a me stessa che è l'ultima volta, ma poi sento il profumo dei suoi dolci caldi... le conchiglie di cioccolato! Così piccole, così semplici, così innocenti. Pensai: oh, solo un piccolo assaggio non può far niente di male! Ma poi scoprii che erano ripiene di ricco, peccaminoso..." "... e si scioglie...Dio mi perdoni, si scioglie così lentamente sulla lingua e ti riempie di piacere!..." (Dal film Chocolat)
Adoro quel film!!! L'avrò visto non so quante volte. E' un film permeato di sensualità, che guarda caso l'associa ai dolci. Cosa c'è di più sensuale di un dolce? I profumi, la morbidezza, le creme che scendono lentamente nella gola, la panna che lascia un rivolo ai lati della bocca.... ecco, venerdì scorso mi sentivo proprio così: avevo una voglia tremenda e quasi incontenibile di qualcosa di morbido, di buono, di dolce, di cremoso...
Faccio e mangio pochi dolci perché sono più per i sapori salati, ma ogni tanto mi prendono dei momenti di serendipity dove l'esigenza di mangiare qualcosa di appagante e consolatorio è inarrestabile. Appurato che volevo un dolce, inizialmente ho optato per i miei preferiti, cioè per i dolci al cucchiaio, ma ho scartato l'ipotesi perché volevo qualcosa di più di un dolce al cucchiaio, volevo un dolce VERO, da tagliare a fette e dove potessi affondarci il viso. Non volevo però quei dolci spugnosi e secchi, che senza bere due o tre litri d'acqua sembrano non andare ne su ne giù, volevo un dolce che fosse così morbido da sciogliersi in bocca, e cosa c'è di più morbido e leggero di una chiffon cake?
Ma non volevo solo la chiffon cake, la volevo a strati e con in mezzo una crema, e ricoperta di una nuvola di qualcosa... e così pensa che ti ripensa, sono approdata a una chiffon cake all'arancia, tagliata in tre strati, bagnata con rum, farcita di crema all'arancia come se non ci fosse un domani, ricoperta di così tanta panna montata da affogarci, e con qualche frutto di bosco qui e la. Ed ecco fatto: la mia nuvola di calorie approda sulla tavola!!! Proprio la morbidezza e la libidine che volevo!
INGREDIENTI:per la torta:
- 6 grandi uova + un albume (circa 35 g.)
- 225 g di farina
- 100 g. di zucchero a velo
- 1 cucchiaio di lievito per dolci
- 1/2 cucchiaino di sale
- la scorza grattugiata di 2 o 3 arance
- 120 ml di olio di semi
- 180 ml di succo d'arancia (2 o 3 arance)
- 1/2 cucchiaino di cremortartaro
- 80 g. di zucchero
- 80 g di zucchero a velo
- 45 g di burro
- 25 g di maizena
- 1 uovo
- il succo di 2 arance
- mirtilli essiccati
- rum bianco q.b.
- panna montata aromatizzata col succo di 1/2 melograno
E' stato divertente fare questa torta. Per le dosi mi sono affidata a un ottimo sito americano, joy of baking, sono del parere che se devo fare preparazioni di altri paesi mi devo rivolgere alla fonte, e fra l'altro questo sito ha una particolarità che non ho mai visto fino ad ora, che è quello di riportare anche le misure europee oltre che i soliti tablespoon e cup. E le dosi sono veramente strepitose, perché la morbidezza e la bontà di questa torta non si può spiegare!
La prima cosa che ho fatto la sera prima è stata di mettere a bagno i mirtilli essiccati nel rum bianco, bello abbondante. Sono tipo l'uva passa, vanno fatti riprendere in un liquido, ma ho trovato che abbiano un sapore ancora più buono. Ne ho messi 2 o 3 cucchiai in una ciotolina e li ho ricoperti di rum bianco, e li ho lasciati lì. Si trovano tranquillamente al supermercato in sacchettini.
Inutile dire che ho dovuto difenderli a costo della vita perché sembravano attirare loschi individui armati di cucchiaino. Ecco qual'è il risultato.
Il rum è diventato completamente color rubino (buonoooo!) e i mirtilli sono morbidissimi ma hanno mantenuto una certa consistenza, ottimi davvero!
Per la torta procediamo in questo modo: prendiamo le uova, e separiamo i tuorli dagli albumi. Copriamo con una pellicola trasparente e aspettiamo che arrivino a temperatura ambiente. Se invece abbiamo tolto dal frigo le uova qualche ora prima si può bypassare questo passaggio. Accendiamo il forno a 170°.
In una ciotola mescolare la farina, una parte dello zucchero (circa 50 g), il lievito il sale e la scorza d'arancia. Fare un buco al centro e aggiungere i tuorli, l'olio, il succo d'arancia. Mescolare bene, con una planetaria bastano pochi minuti, il tempo che si amalgami tutto bene, se fatti a mano ci vorrà un poco di più, ma nemmeno tanto perché deve solo risultare un composto liscio e senza grumi. Troverete il composto un poco più liquido dei soliti, non preoccupatevi e andate avanti, va bene così.
Lasciamo da parte l'impasto e montiamo a neve gli albumi. Quando vediamo che cominciano a diventare spumosi aggiungiamo il cremortartaro, montiamo ancora un poco poi aggiungiamo i restanti 50 g di zucchero a velo. Quando gli albumi sono ben montati, li incorporiamo DELICATAMENTE all'altro impasto. Delicatamente vuol dire che non dobbiamo mescolare il tutto violentemente, ma piano piano, con movimenti dal basso verso l'alto, incorporiamo con pazienza il tutto. Dobbiamo lasciare l'aria accumulata negli albumi nell'impasto, se lo mescoliamo velocemente lo smontiamo, e addio leggerezza.
Ho messo quindi l'impasto nella tortiera per la chiffon cake, io l'avevo comprata online assieme alla teglia per la country apple pie perché sono un'appassionata dei dolci americani, se non l'avete mettetela in una tortiera a ciambella TASSATIVAMENTE NON UNTA COL BURRO come si fa comunemente. Per non so quale motivo, la torta deve essere scalzata dalla teglia. Non ho mai provato ma credo vada bene anche una tortiera in silicone.
Avete visto quei tre piedini? Servono appena tiriamo fuori la torta dal forno, perché va capovolta per fare in modo che non si sgonfi e che non accumuli umidità alla base. Intanto mettiamola in forno, deve rimanerci circa 55 o 60 minuti, fa fede la classica prova stecchino. Dopo la cottura il mio mostro era diventato così.
Era lievitata così tanto che non si vedeva più nemmeno il buco al centro! Poco male, con un coltello si pareggerà dove necessario a torta fredda.
Quindi l'ho capovolta appoggiandola sui piedini e ho aspettato che raffreddasse completamente, io l'ho lasciata tutto il pomeriggio perché mi sono mossa in anticipo, ma 2 ore dovrebbero bastare.
Con una spatola passata lungo tutto il bordo ho poi tolto la torta dalla tortiera, con molta delicatezza mi raccomando, è morbidissima!
Chiaramente dovendo usare una spatola i contorni non saranno bellissimi, ma in genere questa torta viene sempre ricoperta da qualcosa, anche solo zucchero a velo, quindi non si vedono i difetti. Si può glassare, ricoprire con qualsiasi cosa sia dettata dalla fantasia, è molto versatile.
Adesso facciamo la farcia di crema d'arancia. Mettiamo il succo d'arancia in una ciotola, aggiungiamo l'uovo e la maizena e mescoliamo bene fino a che non ci siano più grumi.
In un pentolino mettiamo lo zucchero e il burro, e lo facciamo sciogliere a fiamma bassa.
Stiamo attenti a non farlo caramellare. Appena il burro è sciolto, aggiungiamo il composto che avevamo preparato e sempre a fiamma bassa, come fosse una crema pasticcera, continuiamo a cuocere finchè non si addensa. Appena pronta spegniamo il fuoco e lasciamo intiepidire.
Ed ecco fatto! Componiamo la torta!!! Pareggiamo dove serve per farla stare bella dritta, e tagliamo in due parti, in modo da avere 3 strati di torta. Bagniamo generosamente con il rum scolato dai mirtilli essiccati poi mettiamo un bello strato di crema all'arancia.
Mettiamo l'altro strato di torta, e ricominciamo col rum e con la crema, chiudiamo poi con l'ultimo strato.
A questo punto cerchiamo di compattare il più possibile, poi panna montata come se piovesse. La panna montata l'ho spruzzata qui e la con qualche goccia di succo di melograno, ottenuto semplicemente tagliando a metà il frutto e spremendolo con uno spremiagrumi, esattamente come si fa con le arance.
Occhio perché schizza dappertutto come fosse sangue, infatti questo lavoro lo faccio mettendo lo spremiagrumi dentro un sacchetto di plastica che protegge la mia maglia, i miei mobili e le pareti della mia cucina da schizzi di melograno, onde evitare che C.S.I. pensi che abbia ammazzato qualcuno nella mia cucina! Rimarrà del succo di melograno, provatelo a metterlo nel prosecco... una vera goduria!!! Ma anche berlo così è qualcosa di eccezionale! Ho terminato spargendo in cima i mirtilli. Ma la vera goduria è stata tagliare la fetta e mangiarla; la morbidezza e la bontà di questa torta (che se avete notato non è stata fatta col burro) sono assolutamente non spiegabili, l'unico modo è assaggiarla! Proprio quello che volevo, una torta dove le creme scivolassero voluttuosamente.... è finita subito e ne sento già la mancanza!!!
Piccola nota: questa torta dura fino a una settimana in frigo in un contenitore, rimanendo sempre bella morbida, e può addirittura essere congelata, ma in genere non si arriva mai a congelarla!!!