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Orso, Panda e il fantasmino arcobaleno

Da Fiaba

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La fiaba

Lunedì 11 Novembre 2013 19:23 Scritto da Cecily

orso-panda-fantasmino-arcobaleno
Quella sera Orso e Panda erano andati a letto presto.

Stanchi dopo la dura giornata di lavoro e faccende domestiche si erano lavati i denti con i loro enormi spazzolini, quello della signora Panda giallo a pois e quello di signor Orso blu a righe.

Sbadigliando sonoramente signor Orso si era infilato il suo pigiama blu, le ciabatte e il cappellino da notte, quello bianco con il ponpon alla fine e dopo aver bevuto un sorso d'acqua dal bicchiere che teneva sempre pieno sul comodino si era infilato nelle coperte.

Anche la signora Panda dopo essersi infilata la camicia da notte rosa, si era imbacuccata ben bene tra le coperte calde del lettone, aveva spento la abajour sul comodino e chiuso gli occhi con felicità.

Dopo un'oretta, signor Orso aveva gia cominciato a russare sonoramente, scuotendo i peli del suo mantello che si alzavano e si abbassavano a ritmo del suo respiro profondo. Poi un rumore come di qualcosa di pesante che cadeva li svegliò di soprassalto. Signor Orso ci mise un po' a capire che veniva dalla soffitta, e sbadigliando si rimise le ciabatte per andare a vedere cosa era successo.

Signora Panda che si era svegliata anche lei decise di aspettarlo in camera – Chiamami se hai bisogno di qualcosa! Speriamo non sia caduto niente di fragile!- e si mise a sedere sul letto.

Signor Orso annuì e si incamminò verso le scale della soffitta. La casa era silenziosa e signor Orso si ricordò di quella volta che aveva creduto che la sua soffitta fosse infestata dai fantasmi. Alla fine non era altro che un topolino!

Sorridendo tra sé e sé accese la luce della soffitta, e notò poi che la causa del rumore era stata la caduta di un grosso tappeto arrotolato. Probabilmente era scivolato.

Dopo averlo sistemato accanto a degli scatoloni , signor Orso senti una brezza fredda scuotergli i peli delle spalle. Si girò verso la finestra credendo di averla dimenticata aperta ma con stupore vide che era perfettamente chiusa. Credendo di essere ancora mezzo addormentato si diresse verso la porta, ma a quel punto senti come un leggero colpetto alla spalla destra. Come di qualcuno che lo stava chiamando.

Si girò ma non vide nulla. Aggrottò le sopraciglia e continuò verso le scale.

Un altro colpetto sulla spalla sinistra. Si girò ma anche questa volta niente.

Stava per andarsene definitivamente quando senti una vocina piccola piccola dire qualcosa –hey, signore-.

Signor orso di girò sorpreso, convinto di essersela immaginata. Poi ancora – Signore, mi dispiace di aver fatto cadere quel tappeto, ma qui dentro è cosi pieno di cose!-.

Signor Orso si girò verso l'angolo più buio della soffitta e con enorme stupore notò un esserino piccolo piccolo rannicchiato per terra. Guardò meglio. Era strasparente!

UN FANTASMA!

- Ma sei un fantasma vero!- gridò spaventato –cosa fai nella mia soffitta??-

Il fantasmino si fece avanti. Era piccolo, trasparente, ma invece di essere biancastro come gli altri era colorato di mille colori. Che razza di strano fantasma era quello?

- mi dispiace signor Orso essere piombato qui all'improvviso, ma gli altri fanstasmi non vogliono giocare con me, mi chiamo Fantasmario e sono un fantasma vero- disse il fantasma con voce triste.

- E perché? Di solito non infestate castelli o vecchie case tutti insieme? Divertendovi tutta la notte?- chiese signor Orso sorpreso.

- Gli altri fantasmi non vogliono giocare con me perché sono colorato, loro sono tutti bianchi o bluastri- rispose il fantasma asciugandosi una lacrima colorata – non vogliono essere miei amici perche sono diverso-.

Signor Orso si avvicinò al fantasma –non piangere, ti aiuterò io a diventare come gli altri! Cosi tutti diventeranno tuoi amici!- e dopo averlo consolato lo condusse giu per le scale della soffitta.

Signor Panda alla vista del fantasmino colorato rimase a bocca aperta. Poi le venne spiegato tutto e sorrise amichevole al loro ospite.

-Non preoccuparti! Anche se devo ammettere che i tuoi colori sono bellissimi!- disse ammirando il fantasma. In effetti era vero, aveva mille sfumature! Blu, rosso, giallo, rosa e marrone!

- ma gli altri fantasmi non sono cosi, non ho mai incontrato nessuno come me- disse il fantasmino rattristandosi.

All'improvviso alla signora Panda venne un'idea. Forse mettendolo in lavatrice si sarebbe sbiancato!

Veloce condusse signor Orso e il fantasma in cucina. Preparò la lavatrice con qualche goccia di detersivo e invitò Fantasmario ad entrarci.

La lavatrice cominciò ad azionarsi. Gira, rigira, gira, rigira, fantasmario cominciò a sentirsi un po' scombussolato ma sperò che la soluzione della signora panda potesse funzionare.

Finalmente la lavatrice si fermò. Fantasmario uscì un po' barcollante e si guardò. Con immensa tristezza notò che il suo lenzuolo era rimasto colorato esattamente come prima, anzi, forse anche di più.

Signora panda lo consolò – Vedrai che troveremo una soluzione, forse signor Orso potrebbe verniciarti con del bianco o magari coprirti con della cipria o..-

Poi signor orso esclamò- useremo del gesso!!andiamo!- speranzoso Fantasmario seguì signor Orso in garage dove in un grosso secchio c'era tantissima polvere bianca.

Forse avrebbe potuto coprire i colori del lenzuolo di Fantasmario!

Signor orso rovesciò l'intero secchio sulla testa del fantasma facendo un gran polverone.

-Coff, coff- tutti tossivano impazienti di vedere se davvero Fantasmario era diventato bianco. La polvere si diradò e meraviglia!!

Fantasmario era davvero diventato tutto bianco! Signor Orso e signora Panda esultarono felici –Evviva! Ce l'abbiamo fatta!evviva Fantasmario!- e anche il fantasmino era felicissimo di essere finalmente come gli altri.

-Ora posso tornare dai miei amici! Grazie mille!- e stava per uscire dalla finestra quando una raffica di vento fortissima fece volare via tutto il gesso che aveva sul suo lenzuolo. Piano piano Fantasmario ritornò ad essere colorato come prima.

Sconsolato si mise seduto per terra –Non avrò mai nessun amico- disse.

Signor Orso e Signora panda si sedettero ai lati di Fantasmario, consolandolo. Poi si senti un rumore provenire dalla casa.

Signor Orso si chiese che altro potesse succedere quella notte e dopo essere rientrato in casa notò che la porta della cucina era aperta. Curioso si affacciò e ..sorpresa! un altro fantasmino stava rovistando nel frigorifero in cerca di qualcosa di buono da mangiare.

-Mi scusi Signor Orso, è da tanto che viaggio..e avrei un po' fame!- disse il fantasma volando vicino a Signor Orso. Solo allora Signor orso notò che non era un fantasmino come gli altri..era colorato! Come Fantasmario!

-mi chiamo Fantasmarco! Giro da solo perché nessuno vuole essere mio amico..cosi colorato non piaccio a nessuno- disse sconsolato il fantasma.

- Forse conosco qualcuno che può aiutarti Fantasmarco! Vieni con me!- e lo condusse in fretta in garage.

Fantasmario e la signora panda erano ancora là, seduti per terra per cercare una soluzione sbiancante.

Alla vista di Fantasmarco, Fantasmario si mise a svolazzare come impazzito, pieno di gioia.

- Allora non sono l'unico fantasma colorato! Esiste qualcuno come me!- esclamò.

Fantasmarco rise contento, ammirando i colori del lenzuolo del nuovo amico – che bei colori Fantasmario! Sembrano un arcobaleno! Molto meglio di quei banali lenzuoli bianchi no?-

Fantasmario ci pensò su. In effetti i lenzuoli bianchi erano cosi banali e monotoni. I suoi colori erano unici e speciali! Ora aveva trovato un amico che lo apprezzava per come era davvero, chi se ne importava di chi non voleva essere suo amico!

Signor Orso e signora Panda sorrisero contenti . –siete speciali cosi come siete!- disse signora Panda raggiante –tornate quando volete, siete i benvenuti!- disse signor Orso.

I due fantasmini li salutarono felici e dopo essere usciti dalla finestra del garage si dispersero nella notte forse cercando qualche bel castello o una vecchia casa da infestare. Ma questa volta non erano più soli!

Signora panda e signor orso si diressero nuovamente verso la camera da letto. Era tardi, ma avevano aiutato un amico in difficoltà e non si erano mai sentiti meglio di cosi.

Dopo qualche minuto dormivano già, ma dalla finestra della camera, se fossero stati svegli, avrebbero visto due puntini colorati e luminosi giocare nel cielo scuro della notte. Felici.


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