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Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Creato il 25 dicembre 2013 da Ilbicchierediverso
Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Berlucchi Foto di IBD

Se state cercando l’eleganza non ostentata, la raffinatezza di idee, sogni e celebrazione dell’eccellenza, non potete restare indifferenti ai Franciacorta PALAZZO LANA BERLUCCHI.
Nati per omaggiare lo storico palazzo dove, nel 1954, Guido Berlucchi, Franco Ziliani e Giorgio Lanciani diedero i natali al primo Franciacorta.
Palazzo eretto nel Cinquecento su strutture medievali più antiche ebbe svariati ruoli accentratori di incontri, ispirazioni fino a divenire la sede della fondazione voluta da Guido Berlucchi e a lui intitolata.

Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Brut foto di IBD

Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Saten foto di IBD

Fu la culla per le prime bottiglie, che nella cantinetta giacevano e maturavano e ieri come oggi, è un luogo dove respirare la tradizione e il percorso voluto anni fa.
Attigue a questo storico sito si estendono le cantine interrate dell’azienda, dove i Franciacorta Palazzo Lana si evolvono per poi tornare, nella fase della sboccatura, nella storica sede.

Questa suadente linea, così accattivante e magnetica, nasce alla fine del 2004 da una vendemmia particolarmente interessante che ha convinto l’enologo (Arturo Ziliani) a condividerne i risultati con un’ intrigante e impagabile selezione affinata quarantotto mesi sui lieviti.
Tre le bottiglie, in un numero perfetto che rappresenta, con i suoi simbolismi, un inestricabile reticolo di attenzione, sapienza umana e passione generosa per la terra e la natura che sa ripagare chi l’ama.

Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Brut foto di IBD

Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Brut foto di IBD

Il BRUT (dai vigneti Piazze, Mancapane, San Carlo e Brolo, composto da 3 parti di Chardonnay e una di Pinot Nero) è stato il nostro primo incontro.
Da subito ci siamo imbattuti in una freschezza e un’armonia fuori dal comune. Al naso note di frutta fresca e bucce gialle sono accorse a invitarci a entrare nel meraviglioso mondo che si nascondeva all’interno dell’attraente bottiglia.

Il perlage nel bicchiere è stata un’euforia, un vero e proprio moto di vita che si elevava veloce, compatto verso il bordo del bicchiere. Una specie di stormo che seguiva la stessa direzione magnetizzando l’attenzione degli occhi. Incessante, sempre in movimento.

Palazzo Lana Berlucchi. Parte I: Storia e Brut.

Franciacorta Palazzo Lana Brut foto di IBD

Al palato la freschezza è stata confermata pienamente, lo Chardonnay e i suoi sentori “fruttati” si sono accompagnati una danza armoniosa con l’ineguagliabile insistenza del Pinot.
In alcuni momenti, si potevano percepire nettamente richiami di frutta esotica come la Papaya, fiori bianchi e note leggermente balsamiche (per noi dell’etereo Ginepro) in un vortice complesso e allo stesso tempo chiaro di colori, sapori e percezioni.
Un Brut decisamente fuori dal comune, che è stato abbinato con salumi stagionati e un formaggio inglese al burro e tartufo, diventando un esaltatore ineguagliabile del cibo in accompagnamento.
Persistente si è lasciato amare e ricordare per la rotondità della sua paletta e il suo eccezionale bilanciamento.

CONTINUA…


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