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Pamukkale: un viaggio nel Castello di Cotone

Creato il 17 giugno 2014 da Arscreativo

Pamukkale: un viaggio nel Castello di Cotone
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Che la Turchia sia una delle mete di viaggio più gettonate non è una novità. La Turchia piace, e tanto, non solo perché ancora rappresenta una destinazione abbastanza cheap, ma soprattutto perché, oltre ad Istanbul, il numero di possibili alternative è sorprendente. Dalle acque cristalline dei mari del sud, alla Cappadocia o ai paesaggi incontaminati dell’est, ogni viaggiatore può trovare il proprio piccolo paradiso.

Il mio è stato decisamente Pamukkale!

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Procediamo con ordine: sono stata in Turchia durante la settimana di Pasqua; il clima era perfetto, soleggiato di giorno e fresco di sera. Dopo un paio di giorni a Istanbul – tappa sempre e comunque obbligatoria per chi non c’è mai stato almeno una volta nella vita – il viaggio è proseguito verso Pammukale.

Ci sono diversi modi di viaggiare in Turchia e l’aereo e’ sicuramente il più rapido. Con l’ aumento del numero di turisti in arrivo nel paese, le località più turistiche si sono attrezzate in fretta, e praticamente in ognuna di queste potrete trovare un aeroporto. I voli sono assolutamente abbordabili, di solito intorno ai 30 euro, ma l’orario non lo e’ affatto! Ad Istanbul ci sono due aeroporti: l’Ataturk, abbastanza vicino al centro della città, e il Sabiha, molto lontano.

Indovinate da quale dei due partiva il mio volo per Pamukkale? Volo alle 6.45 del mattino, unico transfer disponibile alle 3 di notte!Dopo aver ciondolato per due ore in aeroporto, con delle occhiaie degne della migliore festa di Halloween, finalmente mi imbarco, e dopo una cinquantina di minuti atterro nel bel mezzo del nulla. Eh già, l’aeroporto più vicino a Pamukkale è quello di Denizli, un mini-scalo che probabilmente durante l’alta stagione si anima, ma a me quella mattina e’ sembrato piuttosto spettrale!

Ok, quindi sono qui, sono le sette e mezza di mattina, ho una faccia da far paura, non ho la più pallida idea di come arrivare a Pamukkale! No panic! Se vi troverete nella mia stessa situazione, sappiate che fuori dal mini aeroporto ci sono delle navette che con 20 lire, 7 euro circa, vi porteranno fin sulla porta del vostro hotel! Un’altra oretta di viaggio, ed eccomi arrivata al Melrose House Hotel, un posticino delizioso che meritava davvero! Tempo di appoggiare la valigia, infilarsi i costume, e via, dall’hotel parte la navetta gratuita che il parco di Pamukkale.

Il parco di Pamukkale, che in turco significa “castello di cotone”, e’ un sito naturale patrimonio dell’UNESCO. Qui i greci fondarono l’antica Hierapolis, e al centro della città sgorgano le sorgenti calde che hanno dato origine alle enormi formazioni di travertino. Un paesaggio bianchissimo, e bellissimo!

Senza dilungarsi troppo in discorsi elaborati, il “castello di cotone” si e’ formato in seguito a numerosi movimenti tettonici, che hanno permesso la nascita delle fonti termali. L’acqua che sgorga dalle fonti e’ carica di ioni di calcio e di anidride carbonica, che con l’acqua stessa forma acido carbonico; nel momento in cui l’acqua emerge in superficie perde la maggior parte dell’anidride, e diventa carbonato di calcio: il contrasto di temperatura tra sotto e sopra terra permette all’acqua di formare gli spessi strati bianchi di calcare e travertino lungo la montagna, trasformandola appunto, in un “castello di cotone”.

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Il posto e’ davvero incredibile: da un lato le piscine naturali, dall’altro il vastissimo sito archeologico, in cui si continua ancora a scavare per salvare le rovine dall’oblio.

Tre consigli per godervelo al meglio:

  1. crema solare!! Fondamentale, se non volete ridurvi come me ed arrivare a fine giornata scottati come dei polli!
  2. scarpe comode! Oltre alle piscine termali, l’antica Hierapolis occupa un’area di 2700 m, con sentieri tortuosi e molto scomodi da percorrere in infradito!
  3. cappello! vedi al punto 1! Se non avevo la crema, secondo voi potevo avere un cappello?!

Il villaggio sottostante il parco non offre molto da fare, e probabilmente questo e’ uno dei motivi per i quali, nonostante l’elevato numero di turisti, Pamukkale e’ comunque un posto davvero tranquillo. Se, come me, programmerete di stare una notte e ripartire il giorno dopo, vi consiglio davvero di farvi un volo con il parapendio! Organizzati da una piccola agenzia del villaggio, la stessa che vi venderà i biglietti per raggiungere la vostra successiva meta, con dei costi veramente ridicoli comparati a quelli in Italia, potrete farvi un volo di mezz’ora, ovviamente accompagnati dal guidatore!

Perché ve lo consiglio?! Beh, perché se vi e’ piaciuta Pamukkale, vederla dall’alto sara’ ancora più bella! E poi, volete mettere quanto e’ figo raccontare agli amici che vi siete lanciati con il parapendio?!

 

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