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Panico sui mercati azionari Inizio d’anno shock per i mer...

Da Pukos
Panico sui mercati azionari Inizio d’anno shock per i mer...

Panico sui mercati azionari

Inizio d’anno shock per i mercati finanziari globali, si dà la colpa alla Cina, ma sembra proprio che sia l’intero pianeta a mandare segnali preoccupanti.

Penso che mai nella storia sia accaduta una cosa del genere. Nel primo giorno dell’anno di apertura delle Borse, sui mercati si è diffuso il panico. Ha cominciato l’Asia con Tokyo che ha perso oltre tre punti percentuali e Shanghai che ha visto sprofondare il proprio indice di riferimento di quasi sette punti percentuali.

Ha proseguito l’Europa con Francoforte (-4,3%), Parigi (-3,1%) e Londra (-2,5%) che non sono riuscite a limitare le perdite per concludersi a New York i cui principali listini stanno registrando ribassi di proporzioni simili a quelli registrati nel Vecchio Continente.

Visto come la Borsa americana aveva concluso il 2015 si poteva prevedere un inizio d’anno stentato per i mercati azionari, ma ritengo che nessuno, nemmeno il più pessimista degli operatori, avesse mai ipotizzato un cataclisma di queste proporzioni.

Anche l’indice principale della nostra Borsa ha iniziato il 2016 con un shock, sul Ftse Mib (-3,20%), ufficialmente si è salvata dalle vendite solo la debuttante Ferrari NV (+0,53%) ma occorre sottolineare che per gli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles (-4,85%) non è stata una gran giornata.

Ha iniziato l’anno come peggio non poteva Yoox Net-a-Porter (-7,06%) ma visti i crolli asiatici tutto il comparto del lusso ha subito un vero tracollo: Salvatore Ferragamo (-5,01%), Moncler (-3,64%), Luxottica (-3,48%) e Tod’s (-2,53%).

Quasi drammatica anche la seduta per i titoli del comparto bancario con l’ennesimo minimo storico per Banca MPS (-5,11%), Banca Mediolanum (-4,86%), Banco Popolare (-4,45%) ed Ubi Banca (-4,44%).

Possiamo dire che hanno limitato i danni ovviamente i titoli sotto Opa e le utilities super difensive come Snam Rete Gas (-0,04%) e Terna (-0,80%).

Performances non penalizzanti, visto l’andamento generale, per il settore petrolifero con Tenaris (-1,28%), Eni (-2,68%) e Saipem (-3,34%).

Concludiamo con Poste Italiane (-1,90%) da oggi sul listino principale.

Dalla Fed arrivano messaggi rassicuranti, Wall Street però al momento non da segnali di rimbalzo, speriamo arrivino presto.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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