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Parental Control su Facebook: è giusto?

Da Dher

Parental Control su Facebook: è giusto?

Quando si tocca l’argomento Facebook le reazioni della gente si possono catalogare in due categorie distinte e separate: chi lo difende e chi lo attacca.

Se non risulta necessario specificare in quale categoria si collocano le reazioni dei più giovani lo stesso non può dirsi per il mondo dei genitori spaccato e diviso secondo numerose linee di pensiero.
C’è chi è assolutamente contrario che il figlio minorenne si iscriva a Facebook, chi è d’accordo a patto che si colleghi solo a determinate ore del giorno e sempre sotto controllo, e ancora chi non pone limiti alla curiosità della prole ma critica l’abuso del suddetto sito ed infine chi si dice del tutto indifferente a quello che oramai viene universalmente riconosciuto come pericolo facebook.

Una società di ricerche e servizi americana, Truste, ha deciso di sottoporre i genitori statunitensi che abbiano almeno un figlio registrato su Facebook ad un severo ed articolato test per studiare il comportamento dei cosiddetti “grandi” nei confronti del mondo del social networking.
Dalla interessante ricerca è emerso che oltre il 70% del campione spia il profilo e le attività dei propri figli sul sito e addirittura l’80% interviene per modificare i dati personali cancellando informazioni ritenute potenzialmente pericolose.

In mancanza di una educazione sulla sicurezza informatica ed in presenza di una forte componente di superficialità giovanile, toccherebbe ai genitori porre rimedio alle intemperanze dei più giovani ma, quando la mano curatrice parentale non arriva in tempo? Quando il genitore in questione non ha un’istruzione informatica di base e quindi nemmeno conosce Facebook?


In questo caso dovrebbero intervenire dei fattori educativi provenienti e dallo stesso Facebook e dalla scuola.

I developer del social network in blu potrebbero impegnarsi intanto ad impedire ai minorenni di iscriversi al sito facendo dei controlli accurati sulla correttezza dei dati inseriti e, cosa ancora più importante, nella famosa ora di informatica scolastica bisognerebbe parlare di sicurezza su Internet: un argomento molto spesso bistrattato e sottovalutato ma che se trattato adeguatamente può indirizzare il ragazzo a capire come difendersi da frodi e adescamenti.

Nel 2010 si può essere intelligenti non solo conoscendo a memoria la Divina Commedia ma anche e soprattutto tenendo gli occhi aperti ed il cervello acceso, prevenendo così i potenziali pericoli della realtà e del web.


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