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PARLA LONDRA…no comment!

Creato il 29 aprile 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

PARLA LONDRA…no comment!Qui Radio Londra è la rubrica condotta da Giuliano Ferrara, giornalista romano, direttore del quotidiano Il Foglio, che va in onda dopo il Tg1 dal lunedì al venerdì su Rai1.

Nel corso di questo appuntamento televisivo Ferrara sviscera in maniera “personale” gli avvenimenti di politica e attualità più importanti della giornata, infatti apre il suo monologo commentando  la decisione presa dell’Agcom, a riguardo della sovraesposizione di Silvio Berlusconi che emerge dal monitoraggio sul pluralismo politico relativo alla campagna elettorale per le prossime amministrative fatto dal Consiglio dell’Agcom, il quale, oltre tutto, è direttamente parte nelle elezioni amministrative in quanto capolista a Milano.  Un richiamo esplicito alla Rai affinché ci sia più rispetto per le istituzioni, con riferimento alla puntata di “Qui Radio Londra” del 19 aprile. Ferrara afferma: “Ho rivolto una critica al presidente della Repubblica ora, mi dicono che devo rispettarlo di più, lo farò, ma i sorveglianti orwelliani devono tener conto che in questo paese c’è libertà di espressione”.

PARLA LONDRA…no comment!
Poi passa alla questione “lega”  contraria alla guerra, con un Berlusconi che bombarda: “Ora il problema è grave, la Lega è un pilastro per il governo, Bossi è malato ma, continua da aver una leadership carismatica, Bossi è l’alleato che chiunque vorrebbe avere, uno che dà una mano a chi guida, che sa calmare i bollori del popolo con la stessa agilità mentale con cui sa coltivarne miti e speranze”.

Per Ferrara dunque la figura di Umberto Bossi sta assumendo proporzioni mitiche. Malato, saggio, solido, indipendente, leale, il Senatùr combatte le sue battaglie come una sorta di  condottiero medioevale proiettando  oltre ogni limite la sua forza simbolica. Tiene in piedi il governo, sostiene il suo capo e coltiva la successione interna.  È un riformatore cocciutamente impegnato a ottenere quel che vuole: federalismo fiscale, partecipazione o no alla guerra, caccia ai criminali, capace di arginare o controllare, anche la  più tremenda emergenza quella dell’immigrazione selvaggia.

Un tipo di politico che al Viminale non si vedeva da tempo…e per fortuna, aggiungo. Uno splendido  esempio di come si possa tenere in pugno, un alleato come Silvio Berlusconi posto “ingiustamente” sotto “assedio giudiziario”, con  idee molto chiare su come rimpatriare i clandestini, al quale va la nostra gratitudine, per lo sforzo notevole per proporre soluzioni “civili” al problema: “Noi non siamo razzisti, per me tutti gli uomini sono uguali, hanno la medesima dignità. Il più nero dei neri ha gli stessi diritti del mio vicino di casa. Però a casa sua”.

PARLA LONDRA…no comment!
Un leader politico in Italia che con entusiasmo continua a fare politica fomentando i peggiori sentimenti e pregiudizi popolari. Lo stesso impegno con il quale  potrà ottenere un successo quando il Parlamento dovrà varare il decreto sicurezza e verrà messo ai voti l’emendamento leghista sull’introduzione della “tassa” per ottenere il permesso di soggiorno che potrà variare da 80 a 200 euro, la “schedatura” dei clochard, la possibilità per i medici di denunciare gli irregolari e la legalizzazione delle “ronde padane”. A  dimostrazione  che la Lega non è razzista è XENOFOBA. Temo però che i leghisti non conoscano la definizione del termine ( non sarebbe male sottoporli ad un test di lingua italiana, loro per primi) e quindi bisogna aiutarli. La gente con disabilità croniche va aiutata, non combattuta.

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La trasmissione si è chiusa con un accalorato richiamo al Premier . “ Berlusconi, quale sarà la sua missione, trovo che ci sia qualcosa di non chiaro, non sono chiari i criteri con cui prende le decisioni, ma, lo fa sotto assedio, indebolito dalle note vicende diffamatorie, vorrei che si difendesse meglio”!

No comment! Teniamo alta la guardia, e non scoraggiamoci!


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