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Parolisi un uomo a metà: tra lacrime e fatalità.Lunedì darà la sua versione

Creato il 18 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

Parolisi un uomo a metà: tra lacrime e fatalità.Lunedì darà la sua versioneI verbali del primo interrogatorio e le interpretazioni di Cirillo

Si può credere nelle fatalità? Una indagine particolare

Lunedì 22 Parolisi sarà sentito dal Tribunale del Riesame di L’Aquila. Ma, grazie a La Repubblica siamo venuti a conoscenza di quel che il caporalmaggiore, vedovo di Melania rea, aveva dichiarato quando veniva sentito dal magistrato Umberto Monti, come parte offesa o persona offesa. Gli spezzoni che si riportano sono tratti dalle dichiarazioni fatte da Salvatore il 16 maggio. Un interrogatorio che sembra drammatico, forse anche molto patito da parte di quel che poi diverrà il maggior accusato del delitto di Melania.
Durante la discussione   il maresciallo dei carabinieri Agostino Abruzzese chiede al vedovo: ”Salvatò sei stato tu?” “se c’hai questo peso sullo stomaco levatelo” Salvatore disperato, in lacrime risponde: ”Io a mia moglie non l’ho toccata mai un capello mai io mai mi sono permesso di sfiorarla neanche con un dito… mai… mai e poi mai…”

Il magistrato poi affonda, chiede a Salvatore di essere “illuminato” sul perchè nonostante avesse appena perso la moglie, si interessasse tanto a Ludovica: “Su questa telefonata con Ludovica del 19… cioè… Salvatò parliamoci chiaro … a me pare… è morta tua moglie, uccisa in quel modo… decine di coltellate, pare quasi che tu ti preoccupi di più di tutelare la tua relazione con Ludovica che di darci un contributo per capire tua moglie come è stata ammazzata”. Salvatore nega, sempre piangendo, dopo qualche minuto i militari dell’Arma raccontano al caporalmaggiore come era stata rinvenuta la bella Melania, ovvero seminuda con jeans, collant e mutandine abbassate, e lui, il marito, il vedovo risponde:
“forse hanno tentato di stuprarla”… Le parole di Monti invece continuano, quasi a accoltellare Parolisi o forse molto più probabile, a far cercare di parlare il caporalmaggiore, magari cercando di fargli confessare qualcosa. Dice il pm:
“Quel giorno lì io ti dico, il giorno che lei va a fare la pipì e fa questo percorso qua no, io ti dico se questa c’aveva la vescica vuota non poteva andare a fare la pipì, perché se la vescica è vuota che vado a fare la pipì, allora ti può venire in mente che ti abbia mentito lei e doveva andare a vedere qualcuno… qualcuna… aveva visto qualcuno… poteva far qualcosa… cioè ti può venire un’idea di questo… cioè tu… come marito io mi ti immagino che stai sempre a pensare a chi ha ammazzato tua moglie, no che stai sempre a pensare a come tenere nascosta la relazione con Ludovica… io questo mi immagino”. Continua il pm Monti: “Eh… però quello che ti ho detto pure prima che non vorrei ritrovarmi tra dieci giorni che noi scopriamo qualcos’altro che tu oggi ci stai negando, come abbiamo scoperto di Ludovica che era una relazione importante, non una storiella,  che durava, che vi siete continuati a sentire insomma in qualche modo ce l’hai detto tu adesso fino all’altro ieri, non vorrei che fra dieci giorni ti devo richiamare, che poi dopo rischio di non doverti, di non poterti, richiamare come testimone perché se tu mi menti anche adesso, e noi qualcos’altro scopriamo, dopo io non ti richiamo più come testimone, dopo a qual punto non mi fido più di te, incomincio a farmi brutti pensieri, capisci, io ti sto chiamando come testimone, però tu quello che stai dicendo, io da te vorrei un contributo, che tua moglie è stata uccisa con una tecnica militare, da assalto alla sentinella… (lunga pausa)… tu la conosci meglio di me com’è la tecnica militare di assalto alla sentinella, no? Non te la devo spiegare,  ci stanno sui manualetti… che si legge…” Parolisi tra lo spaventato e il basito risponde: “cioè in che senso questo? ” Ecco quindi che il pm spiega come è stata accoltellata Melania:  E’ una tecnica con coltellate da dietro, all’improvviso, cioè una tecnica simile, adesso non è che dico assolutamente militare, ma una tecnica militare diciamo, sembra dal modo in cui è stata uccisa, io per questo vorrei da te i contributi, non perché ti preoccupi di Ludovica… ”… c’era qualcosa che non andava tra te e Melania. Non era più un rapporto di amore…
Parolisi allora dichiara che no, tra lui e la moglie quello era un bel periodo: “.. invece no… anzi proprio in questi mesi qua era proprio il periodo, veramente bello perché avevamo avuto quegli alti e bassi quando è successo quella cosa … poi dopo il periodo estivo, non ricordo se era giugno o luglio,  il fatto che mi sono inventato di Paola così… Però io le ho detto: “Senti, è una storia che ho incontrato quella donna che piangeva così, mi ha fatto tenerezza… mi sono avvicinato: così l’ho conosciuta, ma non ho avuto nessunissimo rapporto di… cioè di sesso che…”. E quindi l’ho buttato lì così… ”
Monti allora mette in risalto alcune delle bugie di Parolisi:” quel che il 17 (aprile) ti senti con Ludovica… lei ti aspetta giù, tu le dici questa cosa… che dovevate addirittura separarvi. Il 19 la richiami quando ancora tua moglie non si sapeva se era viva o se era morta per dirle di togliersi da facebook e gli dici pure che forse tua moglie si è allontanata perché temeva la separazione, come cazzo facciamo a credere a queste cose Salvatò?” Parolisi continua a difendersi e discolparsi, Monti si stanca e dice: “: Chiudiamo… vuoi dire qualcos’altro Salvatò… io mi sono stufato… sono stanco… ma stanco non stanco… perché io sto qua pure… sono stufo di fare le domande insistenti. Tu dovresti essere il primo a dirci fin dal primo giorno tutto, ogni aspetto, ogni cosa, dovresti diventare pazzo, per il fatto che tua moglie è stata uccisa in quel modo, a coltellate, fatta ritrovare sfregiata sulle gambe, nel posto dove tu ci hai fatto l’amore venti giorni prima, o un mese prima quello che è. Tu dovresti essere il primo a rivelarci… a metterti davanti a noi come una trasparenza, no che ci nascondi il telefonino di Ludovica e la storia della milanese, della  siciliana…quindi mi sono stufato, se c’hai qualche altra cosa da dire dillo adesso, poi chiudiamo il verbale…
Parolisi: ”Io non devo dire niente”.

Mentre leggiamo sul Centro che, per il  gip Giovanni Cirillo «Parolisi è stato semplicemente fortunato» a non essere visto da alcuni militari di Chieti che il 18 aprile erano nel bosco delle Casermette. Ma per la difesa del caporal maggiore questo passaggio dell’ordinanza potrebbe essere fondamentale nel sostenere che il marito di Melania non è mai stato alle Casermette perchè nessuno lo ha visto.
Inoltre proprio quanto Melania veniva accoltellata, forse a meno di 40 minuti prima,  sulle panchine a ridosso del chiosco di Ripe erano seduti numerosi militari del reggimento di Chieti che in mattinata avevano fatto una esercitazione nella zona. Alcuni sono rimasti per alcune ore del pomeriggio.  Nell’ordinanza di arresto, Cirillo aveva scritto: «In particolare, la sentinella la cui postazione si trova a monte del bivio che conduce al chiosco, inizialmente preoccupato di non lasciar trapelare alcun momento di debolezza per timore di sanzioni disciplinari, escludeva in maniera categorica che il 18 aprile potesse essere transitata di lì un’autovettura come quella di Parolisi, perchè altrimenti lui l’avrebbe vista e sentita. Ebbene un successivo approfondimento effettuato sentendo ancora il militare unitamente alle altre tre vedette che erano più a valle e al sottufficiale responsabile, consentiva di verificare come la vedetta (e anche una delle altre tre) in realtà durante il suo servizio non aveva visto e non ricordava di aver visto tutte le auto transitate nella strada sottostante la sua posizione. Le sentinelle, insomma, non hanno visto nè udito».
Cirillo argomenta il passaggio di Parolisi come una questione di fatalità, così come è coincidenza il fatto che non funzionassero le celle dell’utenza telefonica così come per Cirillo, Parolisi ha sfruttato il fato “anche il 19 aprile (lui o chi per lui), quando, con ogni probabilità, ha avuto luogo l’operazione di depistaggio con la quale si è tentato di far passare l’assassinio di Melania Rea come opera di un folle o di una setta. Anche quel giorno, infatti, erano parecchi i militari che si aggiravano da quelle parti”.

I legali di parte però continuano a rassicurare tutti, lunedì 22 Salvatore Parolisi racconterà quel che è avvenuto il giorno in cui è morta Melania.

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