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Pasqua globetrotter!

Da Annaulaola

Rinascita e purificazione sono i significati spirituali della Pasqua e attorno a essi hanno origine un numero incredibile di tradizioni e simbologie, sacre e profane, che riflettono le differenti culture stratificate dei popoli. Va bene la Pasqua, ma quale? Cristiana, ebraica oppure ortodossa? Cerchiamo di fare ordine.

La Pasqua cristiana deriva dalla parola ebraica “Pesach” che vuol dire passare oltre. Per gli ebrei dura otto giorni a memoria dell’esodo e della liberazione del popolo dalla schiavitù egiziana. Durante la Pesach è d’obbligo cibarsi di pane azzimo, non lievitato, lo stesso consumato durante la fuga dall’Egitto. Con il cristianesimo, la Pasqua indica il passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo e di tutti i fedeli, purificati dal peccato originale con il sacrificio della croce, e si celebrano entrambe durante la settimana santa.

pane_azimo

La data della Pasqua è mobile: segue infatti il ciclo lunare ed è fissata nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera del 21 marzo. Per ebrei e cristiani è quindi sempre compresa tra il 22 marzo e il 15 aprile. Ma gli appartenenti al rito ortodosso, che segue i calendario giuliano, quest’anno festeggeranno il 15 di aprile. Ma come è celebrata nel mondo?

I bambini svizzeri e tedeschi, la domenica di Pasqua, vanno alla ricerca delle uova nascoste dal “coniglio pasquale” nei giardini di casa; in Inghilterra si fanno rotolare le uova sode colorate per strada fino a romperle; in Italia c’è l’usanza di scambiarsi le uova di cioccolato. Russia e Grecia hanno rito ortodosso: nella prima è tradizione, dopo la processione, fare un picnic sulla tomba di un parente morto; nella seconda all’interno delle chiese al buio vengono accese candele, che sono poi riportate a casa. Le campane delle chiese in Francia restano silenziose dal venerdì Santo. Ai bambini si racconta che queste volino via verso Roma, per poi tornare la domenica di Pasqua; quando risuonano dai campanili, i piccini iniziano la ricerca delle uova di cioccolato, nascoste prima dei festeggiamenti.

france

Ma sono i paesi di lingua spagnola a sentire più di tutti la festività. La Semana Santa è considerata la più importante festività spagnola, probabilmente anche più del Natale. In Andalusia ci sono processioni di mezzanotte con i penitenti incappucciati, i Nazarenos, armati di torce, scalzi e con il cilicio. A Malaga, Siviglia e Granada le confraternite passano un anno intero a costruire statue, carri e costumi per le processioni. A Manila, nelle Filippine, i penitenti, manifestano invece l’espiazione dei peccati con pubbliche flagellazioni. Rivedendo il vecchio detto popolare potremmo davvero dire: Pasqua con chi vuoi e come vuoi!

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