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Pasta….piatto unico in tempo di crisi

Creato il 05 marzo 2013 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

A causa della crisi economica, la pasta, alimento povero ma che sazia molto, sostituisce il pranzo completo per il 32% degli italiani.

Poi dici che la crisi non crea opportunità. In questo caso opportunità per la salute e per la dieta. Secondo un’indagine della Coldiretti, 7,7 milioni di italiani si portano al lavoro il cibo preparato in casa e, di questi, sono oltre 3,7 milioni che dichiarano di farlo regolarmente. Solo il 18% fa quotidianamente un pranzo completo con un primo, un secondo, un contorno e un dolce o un frutto. Il 9% preferisce un panino, un trancio di pizza o un tramezzino. Da un lato incide il forte cambiamento delle abitudini: una grossa fetta della popolazione che lavora è costretta a mangiare fuori casa a pausa pranzo. Dall’altro lato, la crisi economica, sta spingendo la gente a portarsi dietro il pasto da casa. La pasta, resta il piatto principe. Sazia e costa relativamente poco rispetto a un panino.

IL PRANZO TIPO DEGLI ITALIANI %​

Solo il primo ​32

Secondo e contorno ​24

Primo, secondo, contorno, dolce/ frutto ​18

Tramezzino/panino/pezzo di pizza 9​

Solo frutta/ gelato/yogurt ​9

Niente ​4

​Altro ​4

​Totale 100

 Fonte: sondaggio sito www.coldiretti.it

Pasta: alimento completo a livello nutrizionale

La pasta è un alimento completo che contiene un’alta percentuale di carboidrati complessi (che forniscono l’energia per tutta la giornata), contiene una buona dose di fibre e proteine, ma soprattutto contiene pochi grassi e pochi zuccheri. Se la pasta viene condita con semplice pomodoro o verdura e un filo di olio extravergine di oliva, si ottiene un primo piatto leggero. Se invece il condimento è costituto da formaggio, carne o pesce, contribuirà a creare un piatto completo che apporta, anche proteine di origine animale e grassi. Per esempio, la pasta abbinata ai legumi costituisce il piatto unico per eccellenza, dove le proteine dei cereali si completano con quelle delle leguminose, per arrivare ad un valore biologico paragonabile agli alimenti di origine animaleLa pasta non contiene colesterolo, quindi, si può introdurre anche nelle diete ipolipidiche, senza sottoporre l’organismo a stress e privazioni inutili, soprattutto quando si pensa troppo a diete e calorie quando si vorrebbe dimagrire mangiando. La pasta ha un ottimo potere saziante ed è perciò preziosa alleata nei regimi ipocalorici. Un piatto di buona pasta, condita in modo vario, rappresenta il piatto unico ed è alla base della piramide alimentare e nella dieta mediterranea. Se volete approfondire l’argomento, non perdetevi questo articolo storico: pasta, il cibo del buon umore.


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