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Pastorale sulla patonza

Creato il 19 settembre 2011 da Malvino
Gian Antonio Stella rileva che “le autorità vaticane sembrano aver scelto di tacere, per ora”, e si chiede cosa faranno “dopo aver letto quei dialoghi finiti su tutti i giornali del pianeta” (Corriere della Sera, 18.9.2011). È probabile che il rilievo sia provocatorio e la domanda sia retorica, ma non è difficile immaginare cosa stia accadendo e cosa accadrà. Lo schema dovrebbe essere lo stesso di due anni fa, quando il sepolcro imbiancato andava scoperchiandosi.La base cattolica è divisa. La maggioranza, che nonostante tutto rimane filoberlusconiana, è molto imbarazzata, ma si sforza di non darlo a vedere: in parte tace, in parte mugugna, in parte taglia corto col cinico buonsenso di chi è disposto a chiudere un occhio sui peccati mortali del premier, purché questo governo continui a farsi garante dei valori non negoziabili. La minoranza antiberlusconiana, invece, comincerà a stracciarsi le vesti per lo scandalo, anche rumorosamente.La Cei rifletterà questa composita gamma di reazioni: qualche vescovo sarà duro, anche durissimo, forse arriverà perfino a essere esplicito; i più condanneranno il peccato ma risparmieranno il peccatore, diranno che il tutto il problema sta nel fatto che la patonza giri, non già in chi la fa girare; i vertici si produrranno in pastorali d’ampio respiro sociologico, stigmatizzando il gran girare di patonza, dal ’68 ad oggi. Avvenire sarà polifonico e Tarquinio orchestrerà meglio di Perosi, a meno che non abbia pure lui un condanna per molestie in qualche casellario giudiziario.La Segreteria di Stato e L’Osservatore Romano saranno molto vaghi, allusivi forse, comunque ambigui come conviene, sicché chi ha orecchie per intendere potrà intendere, ma a proprio rischio. Infine, però, parlerà Benedetto XVI: en passant, tra una catechesi su Santa Irmgarda e un appello in favore dei cristiani perseguitati nel Borneo inferiore, dirà che Satana ci tenta, incessantemente, e spesso con la patonza.Niente di più, niente di meno, pregiatissimo Stella.

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