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PAVIA. Niccolò Fraschini: “I teatri di tradizione non rendono? Privatizziamoli e coinvolgiamo le banche”.

Creato il 27 settembre 2014 da Agipapress
PAVIA. Niccolò Fraschini: “I teatri di tradizione non rendono? Privatizziamoli e coinvolgiamo le banche”. PAVIA. Privatizzare i teatri: un’idea folle? Secondo Niccolò Fraschini, candidato alle scorse elezioni con la lista civica Idea Pavia, sarebbe la soluzione ai problemi economici della città. 
Alla notizia del viaggio dell’assessore alla cultura Giacomo Galazzo a Roma per discutere con il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini del futuro dei teatri di tradizione, la replica di Fraschini non si è fatta attendere. 
In Italia vige, a suo avviso, uno statalismo culturale preoccupante. 
E lo ha espresso anche sui social innescando un acceso scambio di post. Mantenendo quella distanza da entrambi i poli dichiarata dalla sua uscita dall’alleanza con l’ex sindaco Cattaneo, dichiarandosi da un lato contro la politica del centrosinistra ma dall’altro collocandosi nell’area del centrodestra. 
Ma a parte queste geografie politiche, Fraschini spinge l’acceleratore su una visione privatistica dei teatri che porta a riflettere su quello che potrebbe il futuro di alcune “espressioni” della cultura teatrale ancora presenti sul nostro territorio.
“Oggi non possiamo più permetterci i teatri di tradizione – esordisce -. In Europa gli esempi non mancano: molti teatri minori sono stati salvati con un apporto sia pubblico che privato. Non capisco perché in Italia non si possa perseguire questa strada. Dario Franceschini non è certo un renziano: riconosce ancora allo Stato il monopolio assoluto della tutela della Cultura”.

PAVIA. Niccolò Fraschini: “I teatri di tradizione non rendono? Privatizziamoli e coinvolgiamo le banche”.

Teatro Fraschini

Il binomio cultura-politica, insomma, andrebbe estirpato alla radice. “In questo modo si dà alla politica un ruolo che non le compete – si lamenta Fraschini - La cultura non è un patrimonio esclusivo, ma comune. Gli enti privati non solo possono ma devono contribuire a mantenerlo vivo. Per questo – spiega Fraschini - occorre creare una partnership che funzioni. Non pretendo che i teatri vengano completamente privatizzati ma che i privati partecipino. Il Pd reputa rischioso aprire ai privati ma non mi ha ancora spiegato qual è l’alternativa”.
Ma allora che strada seguire per contrapporsi allo “statalismo culturale”? Il sindaco di Mortara Marco Facchinotti si è battuto per anni per salvare il teatro cittadino così come le amministrazioni che si sono succedute a Broni, prima della Lega, poi del centrosinistra si sono sempre impegnate per il rilancio del Carbonetti, senza dimentica le realtà di Voghera e Stradella.

PAVIA. Niccolò Fraschini: “I teatri di tradizione non rendono? Privatizziamoli e coinvolgiamo le banche”.

Teatro Comunale a Mortara

Qual è, allora, la ricetta secondo Fraschini? “Cercare di parlare con le Fondazioni che già esistono – replica dopo un attimo di indugio -. Le istituzioni bancarie dovrebbero portare il loro contributo a strutture come i teatri che suscitano l’interesse popolare. Potrebbe essere utile anche dal punto di vista del ritorno di immagine della banca. Pure le imprese del territorio e le aziende vinicole rivestirebbero un ruolo centrale”.
“Purtroppo esiste un rifiuto al fatto che il privato possa avere un lucro dalla cultura – conclude Fraschini – non a caso molte iniziative culturali vengono chiuse per mancanze di fondi. I soldi del contribuente vengono destinati ad ambiti che non dovrebbero competere ai contribuenti. Il loro denaro viene trattato come se fosse pubblico, ma non lo è”.
a cura di Serena Baronchelli

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