L'intervento del presidente di ANDI Pavia dottor Marco Colombo
al consiglio nazionale ANDI di Trento il 17 ottobre scorso
PAVIA. Un successo per l'odontoiatria pavese: il presidente di ANDI Pavia il dottor Marco Colombo è entrato, infatti, a far parte della Commissione Congressuale 2016 di ANDI nazionale, l'Associazione nazionale dentisti italiani che annovera circa 25mila odontoiatri liberi professionisti dei 57mila presenti sul territorio nazionale.
Il presidente Colombo andrà a rappresentare quindi non solo la sezione pavese dell'ANDI che guida dal 2014 ma anche il Dipartimento di ANDI Lombardia in cui è Segretario.
Un incarico importante e complesso quindi ma di elevato prestigio in quanto attiene al settore più strettamente politico-sindacale dell'attività di ANDI. E fra l'altro, un incarico che mai prima d'ora era stato affidato ad un pavese.
La sua candidatura era
stata avanzata al Nazionale proprio dall’Esecutivo di ANDI Lombardia e grazie al grande impegno e disponibilità mostrata da sempre, la scelta è stata facile per il nazionale.
La nomina nella Commissione Congressuale 2016 è stata quindi ufficializzata ieri con una lettera inviata
dal presidente nazionale Gianfranco Prada.
Oltre agli auguri e alle
congratulazioni per la nomina, Prada ha ricordato i compiti previsti all’interno di questa Commissione che
dovrà “elaborare i temi che saranno oggetto del prossimo
Congresso Politico ANDI e costituiranno la base del documento che sarà
trasmesso alle Sezioni.
“Sono consapevole dell’importanza del ruolo che vado a
ricoprire e mi dedicherò con tutto l'impegno possibile a dare il meglio e il massimo
che potrò per portare a Roma la voce di ANDI Pavia, della Lombardia e le
istanze del territorio al nazionale – ha commentato il presidente Colombo –.
Gli argomenti sono moltissimi e riguardano la società e il mercato, il rapporto
con il paziente e il lavoro, la vita e l’attività della nostra associazione e dei
nostri soci. Verranno valutati tutti questi argomenti, analizzati e dal punto
di vista politico verranno proposte le modifiche laddove saranno necessarie. Verranno
portate quindi all’attenzione dell’Esecutivo Nazionale perché le valuti e le
rimandi poi a tutte le sezioni per la consultazione e approvazione”.
(mpa)