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Peluches serie Sviluppo personale- Sviluppa la tua Intelligenza Emotiva

Da Lanaecodesign @lanaecodesign

Continuando il nostro percorso nell’affascinante mondo dello Sviluppo personale siamo arrivati al punto che io considero cruciale per la crescita della nostra personalità: l’intelligenza emotiva.
Forse non tutti sanno che ciascuno di noi ha due menti: una razionale e una emozionale. La prima ha il compito di riflettere e di ponderare, la seconda, illogica ed impulsiva, ci permette di sentire e di provare le emozioni. Ecco perché si usa la dicotomia “ragionare con la mente” e “ragionare con il cuore”. Nella maggior parte dei casi queste due menti convivono pacificamente e collaborano tra di loro, ma quando il sentimento aumenta d’intensità la mente emozionale diventa la padrona della situazione.
La mente emozionale è molto più rapida di quella razionale (si tratta di millesimi di secondo) e non si ferma a riflettere su che cosa bisogna fare, ma passa immediatamente all’azione. Questo ha i suoi lati positivi perché permette di reagire senza perdere tempo nelle situazioni di pericolo. Il problema è che la velocità non è sempre il sinonimo di bontà, anzi, di solito è esatto contrario: va molto bene quando dobbiamo fuggire per salvarci la vita, ma per il resto potrebbe portarci ad immettere un giudizio poco accurato e sbagliato.
Occorre tener presente che la mente razionale non può controllare il verificarsi delle emozioni, queste si presentano come un fatto già compiuto, ma può controllare la reazione che si verifica in seguito ad un’emozione e il suo andamento.
Vi avevo già accennato in uno dei post precedenti che la nostra mente non riesce a distinguere se un fatto è realmente accaduto oppure è frutto della nostra immaginazione. Ora è arrivato il momento di precisare che si tratta della nostra mente emozionale che crea le associazioni ed evoca i ricordi di un’emozione o sensazione simile già vissuta. Come se non bastasse, questa mente ci fa vedere il mondo a due colori: bianco e nero. Le sfumature sono la prerogativa della mente razionale.
Ma non finisce qui, qualsiasi evento vissuto viene filtrato dal nostro io e quindi, la stessa situazione vissuta da due o più persone può essere percepita in modo totalmente diverso. Ciascuno di loro racconterà la storia nel modo in cui l’ha vissuto, corredandola da emozioni e sensazioni provate e rimarrà certamente sorpreso nell’udire il racconto dell’altra persona che a sua volta ha provato le proprie emozioni. Quali sono queste emozioni dipende dal bagaglio personale, dal suo vissuto e dalle esperienze che ha avuto nella sua vita.
Un altro elemento fondamentale che distingue la mente emozionale da quella razionale consiste nel fatto che la prima non sperimenta e non cerca le nuove prove per poter cambiare la nostra opinione, ma si aggrappa alle nostre convinzioni esistenti su un argomento simile, ciò significa che reagiamo ad un evento nuovo allo stesso modo con cui abbiamo reagito ad un altro evento già vissuto in passato. Il problema è che non esistono due situazioni uguali e quindi, la reazione dell’altra volta potrebbe essere non appropriata nella situazione attuale.
 
Da questa premessa possiamo dedurre che la nostra reazione non è sempre appropriata alla situazione o al luogo in cui ci troviamo. Ed è per questo che occorre sviluppare la nostra intelligenza emotiva.
 
Qui vi propongo una coppia di asinelli con il messaggio “SVILUPPA LA TUA INTELLIGENZA EMOTIVA”.
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L’intelligenza emotiva consiste nel percepire, riconoscere, capire, controllare e gestire le nostre emozioni. E’ una capacità che si trova in ognuno di noi, anche se non ce ne rendiamo conto e crediamo che il temperamento è nostro destino, ma non è cosi, noi possiamo  svilupparla e perfezionarla cambiando il rapporto con noi stessi e con gli altri e questo ci permetterà di ottenere il maggior successo sia nella vita privata che in quella professionale. Essa racchiude in se elementi-chiave quali:
·  L’autoconoscenza
·  L’autocontrollo
·  L’automotivazione
·  L’empatia nei rapporti con gli altri
·  La comunicazione
La maggior parte delle risposte emotive si sviluppa in tenera età e dipende soprattutto dal rapporto tra bambino e la persona che si prendeva cura di lui. E su questo purtroppo non possiamo intervenire più di tanto, ma possiamo lavorare sulle situazioni di oggi. Una buona risposta emotiva richiede l’allenamento. Esattamente come ci alleniamo in palestra per avere un buon tono muscolare possiamo allenarci a reagire in modo appropriato agli eventi della vita. Questo è fondamentale perché nel momento in cui la nostra mente emozionale riceve lo stimolo (quando siamo in collera o proviamo risentimento) parte la risposta che sarà quella abituale cioè, quella che ha sempre dato in una situazione simile. Facciamo un esempio: se una moglie è abituata ad andare in collera quando suo marito lascia la roba sporca per terra, lo farà anche sta volta proprio perché la sua mente emozionale ha trasformato questa risposta in routine. Ma se la stessa donna si esercitasse ad utilizzare le strategie (vi farò alcuni esempi tra poco) per avere una risposta adeguata nei momenti di tregua, quando interagisce con il marito con più calma, ecco che potrebbe arrivare a sviluppare una risposta consona che si produce immediatamente.
Ora proviamo a vedere qualcuna delle strategie che si possono mettere in atto per esempio nella coppia sposata o convivente.
Nelle liti tra coniugi ciascuno dei partner vorrebbe vedere ascoltati i propri sentimenti, ma quando siamo presi dalla collera è estremamente difficile farlo. Non occorre molto per salvare il matrimonio, bastano pochi accorgimenti:
·  Il primo punto fondamentale che permette di restare uniti è la capacità di ascolto- lasciate al partner la possibilità di parlare e di spiegare ciò che prova
·  Cercate di entrare in empatia con il partner- questo significa che dovete cercare di capire le sue emozioni leggendo fra le righe, non fermatevi soltanto sulle parole, cercate di vedere cosa prova l’altro veramente, andate oltre al tono di voce e afferrate il significato principale
·  Se l’altro partner è in collera cercate di distrarlo e dopo provate a far vedere la situazione da un’altra prospettiva più positiva
·  Evitate le divagazioni, minacce, insulti e prepotenza
·  Se dovete muovere una critica al partner (e questo riguarda soprattutto le donne) concentratevi sul suo comportamento ed evitate di attaccare la sua personalità (in uno dei prossimi post vi parlerò della critica assertiva)
·  L’uomo non dovrebbe cercare di evitare il confronto perché questo potrebbe portare a far crescere il rancore e il risentimento nella donna. La donna ha bisogno di esprimere e di comunicare le proprie emozioni, lasciatela parlare!
·  La donna a sua volta dovrebbe ricordarsi di non generalizzare le situazioni dicendo al marito “sei sempre cosi!”, piuttosto potrebbe ricordarsi tutte le altre volte in cui il marito se è mostrato premuroso e attento nei suoi confronti.
Vediamo ancora qualche strategia in generale adatta a tutte le persone per affrontare la collera:
·  Quando siete in collera perché un’altra persona secondo voi vi ha fatto qualche torto provate un atteggiamento possibilista che vi aiuterà a capire il comportamento altrui e, nello stesso tempo, a calmarvi (ad esempio “probabilmente ha parcheggiato la sua macchina impedendomi di uscire perché il suo parente abita in questo palazzo e non sta bene quindi, è andato di corsa e non ha avuto tempo per parcheggiare meglio”). Anche se non è successo esattamente ciò che voi avete proposto alla vostra mente, avete già allentato la morsa e potete vedere le cose con più calma e chiarezza
·  Potete provare a fermarvi sui pensieri che hanno scatenato la collera e metterli in discussione. Prima riuscite a farlo, più avrete la possibilità di ottenere il buon risultato perché col passar del tempo il livello della collera aumenta e questa strategia diventa poco efficace. Questo vi permetterà di rivalutare la situazione.
·  Un’altra strategia è semplicissima e potrebbe sembrare addirittura banale, ma funziona! Cercate di raffreddarvi fisiologicamente e di distrarvi: questo significa che potete allontanarvi momentaneamente dalla persona con la quale state litigando (in questo modo potrete evitare di dire le cose spiacevoli delle quali vi pentirete dopo) oppure provate a fare una passeggiata o a svolgere esercizi fisici. Potete provare a fare respirazione profonda o ricorrere al rilassamento muscolare, leggere il libro o guardare un film, ma evitate tutte le attività che permettono di continuare ad alimentare la collera come ad esempio fare shopping o mangiare. Nel momento in cui vi vengono in mente pensieri negativi, valutateli e cercate di metterli in discussione. Una volta che vi siete calmati potete riprendere la discussione con l’altro in modo più costruttivo. Affrettatevi però, tutto questo funziona a patto che la collera non si trasformi in vera e propria furia!
 Questi sono solo alcuni degli accorgimenti che vi propongo per suscitare il vostro interesse. Se volete approfondire l’argomento vi consiglio il libro del guru dell’intelligenza emotiva Daniel Goleman “Intelligenza emotiva”.
 
Buona giornata a tutti voi
 
Lana

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