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Pensieri e riflessioni su: "La luce sugli oceani" di M.L. Stedman

Creato il 26 maggio 2012 da Anjaste @anjaste

Titolo: La luce sugli oceani Autore: M. L. Stedman Editore: Garzanti Libri Collana: Narratori moderni ISBN: 8811670624 ISBN-13: 9788811670629 Pagine: 380 Sinossi: Isabel ama la luce del faro tra gli oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l'alba che spunta prima lì che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui i due oceani, quello australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Lì, sull’isola remota e aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di gabbiani rompe d’improvviso la quiete dell’alba. Quel grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la bambina senza nome è il regalo più grande che l’oceano le abbia mai fatto. È la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà solo infrangere una piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d’attenzione diventa la luce della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell’ombra nasconde un segreto pesante come un macigno, più indomabile di qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con la luce del suo faro. Perché sulla terraferma, tra la civiltà, c’è una donna che spera ancora. Una donna infelice, ma determinata. Questa è una storia che esplora ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e come spesso sembrino la stessa cosa. Questo è il romanzo di una madre e di un padre e della loro figlia segreta. Questo è il punto in cui amore e colpa si incontrano, e non vi lasceranno più.
Il mio pensiero: Romanzo protagonista della Fiera del Libro di Francoforte del 2011 e conteso da tutti gli editori La luce sugli oceani di M.L. Stedman è stato pubblicato lo scorso 3 maggio dalla Casa Editrice Garzanti riscuotendo un grande successo tra i lettori.
Accingermi a mettere nero su bianco le emozioni che mi ha suscitato questa lettura non è facile, perché sono molte e contrastanti ed è difficile con l'inchiostro trasmettere tutte le sensazioni nelle varie sfaccettature che mi ha regalato questa commovente trama.  Penso forse sarebbe più utile osservare gli occhi di un lettore nell'atto di chiudere il romanzo giunto ormai all'ultima pagina: occhi colmi di lacrime calde che sgorgano piano bagnando la copertina del romanzo, occhi chiusi per assaporare con la mente e tenere il più possibile nel cuore il ricordo dei protagonisti che ormai fanno parte di lui...
Con queste righe cercherò di non esprimere giudizi sulle azioni giuste o sbagliate dei personaggi. A volte non è possibile tirare una netta linea di separazione tra le cose, ma cercherò solo presentarvi i fatti ed i protagonisti che popolano le pagine di questo volume per trasmettervi la ricchezza che la Stedman offre.
Siamo in Australia negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale. L'Australia Occidentale ha fornito alla Guerra moltissimi giovani volontari, ma purtroppo troppo pochi gliene furono restituiti, ed i sopravvissuti portano sulle spalle il grosso fardello di un'esperienza devastante che ha segnato in modo indelebile le loro vite. Le cicatrici della Grande Guerra emergono in modo crudele e doloroso dalle pagine. Sto parlando di cicatrici anche invisibili all'occhio umano. Cicatrici che hanno marchiato a fuoco l'anima di gente normale. È così netto il confine tra la vita e la morte? Il dopo guerra è pieno di uomini vivi ma con la morte nel cuore... Tom Sherbourne è una di queste persone. Reduce di guerra congedato con onore ha il cuore e l'anima feriti dai ricordi di compagni persi sul campo di battaglia e avversari uccisi. È questo che vuole una guerra: vinti e vincitori. Morti e sopravvissuti. Ed i sopravvissuti porteranno sulla coscienza il peso di giovani vite di sconosciuti strappati alle loro famiglie, ai loro amori. Le ombre del passato tornano spesso insistenti nella vita di Tom così da spingerlo a cercare un'esistenza isolata e solitaria come guardiano di un faro, unica soluzione  in grado di acquietare qualcosa che bolle dentro di lui da anni.
«Le ombre del passato spegnevano lo splendore del sole autunnale»
Un uomo leale ed affidabile, coraggioso e serio il cui cuore torna finalmente a battere di nuovo ed a scaldarsi  grazie all'amore per e di Isabel. Un marito che consacra la sua vita alla moglie.
Isabel, una donna forte e solare, caparbia e determinata, una madre ferita. Unica figlia rimasta al Preside di Partageuse che vide i due figli maschi sacrificati per una guerra ingiusta. La sua euforia e spensieratezza fa presto breccia nel cuore di Tom, e decisa a sposarlo e seguirlo per rimanergli accanto tutta la vita si trasferisce con lui sull'isola di Janus Rock.
«La torre di pietra bianca si stagliava sul cielo color ardesia come una stele di gesso, vicino alla rupe sulla sommità dell'isola. Raggiungeva quasi i quaranta metri, e Tom fu colpito non solo dal fatto che era molto più alta degli altri fari dove aveva lavorato, ma anche dalla sua esile eleganza»
Una vita difficile per un guardiano del faro e la sua famiglia. Un'esistenza isolata dal mondo. Solo tre o quattro visite l'anno da parte degli addetti ai rifornimenti e niente più. I congedi sono rari e distanziati negli anni... Ma Isabel è forte. Segue Tom in questo mondo con devozione, ma il suo coraggio inizia a vacillare al terzo aborto. Per una strana ed infelice coincidenza approda sull'isola di Janus Rock una piccola barca con a bordo il cadavere di un uomo e una piccola bambina, ancora viva, avvolta in un maglione di donna.
«Sto suggerendo, tesoro, di accettare questo dono che ci è stato inviato.  Da quanto tempo desideriamo un bambino, preghiamo per averlo?»
Cosa scatta nella mente di Isabel è di facile intuizione. Giusto o sbagliato non sta a me giudicarlo. Ma con certezza vi dico che la prepotenza di questo sentimento non potrà essere messa in discussione. Quello meno automatico da comprendere è ciò che crescerà lento, doloroso e devastante nel cuore di Tom.
Nessun confine è così netto. Facile è capire come qui la separazione tra errore e giustizia sia tanto fragile. A far riflettere e ad entrare nel cuore di un lettore sarà anche un altro importante personaggio del romanzo: Hannah, la madre biologica di Lucy. Una donna segnata dalla perdita del marito e della figlia e che ancora dopo anni non si rassegna all'idea di poterli un giorno rivedere.  
«Soffia il vento verso sud, verso sud,  soffia il vento verso sud sul bel mare blu»
Le descrizioni dei personaggi sono così accurate che ci si può creare facilmente nella mente un'immagine dei luoghi e dei protagonisti, primari e secondari, tutti assolutamente veri, reali e completi.  Anche l'ambientazione, per quanto ben dipinta, ci fa capire l'amore che lega l'autrice alla sua terra nativa. Sembra di sentire emergere dalle pagine la forza degli oceani, i suoni prodotti dagli uccelli che popolano le foreste pluviali come il kookaburra e la potenza degli acquazzoni improvvisi e forti. 
Per le tematiche offerte dal romanzo lo consiglio sia ad un pubblico femminile che maschile, proprio perché è una storia in cui tutti si possono identificare; anzi sarebbe bello poter scambiare qualche commento con un uomo in merito alla tematica della paternità.
Penso che questo romanzo susciti in ogni lettore un senso di rispetto per qualcosa molto al di là della capacità di comprensione per le numerose sfaccettature che assume. 
«La famiglia non è mai nel tuo passato.  La porti con te ovunque tu vada»
Dopo quanto detto non è difficile comprendere quanto questo romanzo rappresenti un esordio straordinario per questa autrice che spero vivamente ci rapisca ancora e presto con altri capolavori. Indimenticabile.


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