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Per la nostra povera Italia é già ieri!

Creato il 27 febbraio 2013 da Chit @chit67

Ennesima tornata elettorale conclusa con la stessa legge elettorale che dal 2005 stabilisce le regole del voto e assicura (tolti casi che confermano la regola) e quindi senza un chiaro vincitore ma un certo e sicuro perdente ovvero noi! (‘noi’ inteso come cittadini in genere ndr)

Ci sei rimasto male che ha vinto Grillo vero? [domanda ricevuta su twitter]

NO, per nulla! Non l’ho votato, non credo lo voterò in futuro non tanto per quel che dice ma per com’è e come gestisce il tutto. Mi fa piacere che ‘volti nuovi’  e nuove idee si affaccino in politica, ben vengano entrambi. Meno bene venga uno che mi fa tornare in mente le parole che un grande giornalista aveva usato per un altro “politico” per necessità altrui (a suo dire):

Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L’immunità che si ottiene col vaccino.

[Indro Montanelli, 2 marzo 2001]

Abbiamo visto com’è andata e ventanni non sono bastati al Paese a produrre un vaccino adeguato, altri venti di tempo spiacenti ma non li abbiamo.

Staremo a vedere cosa succederà intanto non vi nascondo che mi sembra di esser finito in questo film qui:

Per la nostra povera Italia é già ieri!

Trama:

Filippo Fontana, un famoso divulgatore televisivo dal pessimo carattere, e che di fatto disprezza il proprio lavoro, deve recarsi per due giorni in una piccola isola delle Canarie per realizzare un reportage su un raro stormo di cicogne.

Dopo il servizio, il 13 di agosto, non può prendere il traghetto per recarsi all’aeroporto di Tenerife, a causa del maltempo, ed è costretto a fermarsi sull’isola per un’altra notte. La mattina si sveglia e dopo un poco si accorge che tutto ciò che aveva vissuto il giorno prima, ieri, si ripete inesorabilmente. Si ritrova vittima di uno strano paradosso spazio temporale: è sempre il 13 agosto. Dapprima con stupore e poi man mano con un atteggiamento di sgomento, poi di cinica utilizzazione della disgraziata situazione (riesce ad avere rapporti con quasi tutte le donne dell’isola), arriva all’angoscia e quindi al suicidio.

Ma dopo la morte si risveglia di nuovo al 13 agosto, ed ogni mattina si sveglia ed è costretto a rivivere all’infinito lo stesso identico giorno.

[ E' già ieri - 2004 ]

Questo 26 febbraio 2013 mi sembra molto, troppo simile al 13 agosto peccato che… il film l’ho già visto e non mi fa più ridere.

Auguri di cuore mia cara Italia!


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