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PER NON DIMENTICARE . Hillman oggi compirebbe 86 anni...AUGURI !

Da Colorefiore @AmoreeDintorni

PER NON DIMENTICARE . Hillman oggi compirebbe 86 anni...AUGURI !

AUGURI CARO HILLMAN...GRANDE MENTORE IMMAGINALE PER TUTTI NOI

 PER UN GESTO DI RI-CONOSCENZA ci piace ticordare un suo contributo a questa ormai un pò logora parola:
Oggi, occorre prendere atto che il verbo riconoscere è declinato in relazione a cantanti, uomini di spettacolo, attori e sportivi se non modelli di macchine e di moda. Riconosciamo gli attori dei film, la musica di un band, il viso di un calciatore, la marca di una griffe o il modello di casa automobilistica. Si viene socialmente apprezzati dagli altri se dimostriamo queste capacità di riconoscimento; si viene, viceversa, derisi se uno dice: "Quella ragazza è veramente bella!". Oggi, nell'interloquire sulla bellezza di una ragazza o ragazzo accettiamo solo termini come 'carina', 'belloccia', se non più espliciti riferimenti al sesso, etc…, o al maschile. Lo stesso termine sedurre è poco usato in quanto sostituito da termini come 'corteggiare' o 'filare', 'battagliare'. Il senso di questi termini deriva dal fatto che la fase di seduzione è spesso ridotta al minimo nei modi e nei tempi e sono sintomo dell'eclissi del valore della bellezza umana.

Del resto quello che oggi seduce veramente, cui siamo maggiormente disposti a lottare e pazientare, non ha molto a che fare con il riconoscimento della bellezza e dell'amore. Si è sedotti dalla sicurezza dei soldi che ci permetteranno di fare shopping. Si è sedotti dal pensare di poter riempire le borse da shopping di tutto quanto siamo indotti a pensare come bello, cioè necessario a gratificarci.
La Elena omerica, e il suo archetipo Afrodite, sono veramente in esilio. Bello è ciò che piace al mercato, anzi quello che l'industria vende alla massa dei consumatori con sopra l'etichetta di bello. Il bello è quello che vende, non quello che fa conoscere l'amore. Il bello non spinge più a conoscere per sedurre, ma lo si acquista per gratificarci. E' una forma di narcisismo che ci fa dire: "Come sono contento, anch'io sono arrivato a potermi comprare il prodotto x!"

Di fronte alla bellezza di una persona siamo disposti a 'battagliare' per un po', ma molto meno a condurre una guerra di Troia. L'Iliade nostra sembra un'altra. E' quella guerra per acquistare una solida posizione del mercato dei consumatori dove tutte le nostre energie e forze sono indirizzate, anche perchè la bellezza non si conquista, appunto, ma sempre più si acquista.

Se solo diciamo, invece che "Dio è amore", "amore è riconoscenza", possiamo concludere questa parte del discorso dicendo che l'atto che suscita l'amore è l'atto di riconoscere la bellezza. E' quell'atto che ci spinge, con le modalità coatte erotico/seducenti, alla scoperta profonda dell'altro. La lotta per amare nella riconoscenza ci libera dai nostri angusti limiti personali (quel sentirsi più grandi dei nostri confini quando riconosciamo la grandezza degli altri) e nella seduzione ci induce all'agire attivamente verso l'amato/a (si tratta di farsi ri-conoscere sempre di più).
Se vogliamo amore dobbiamo spingerci a conoscere gli altri riconoscendone, in primis, la bellezza e quindi prendendosi tutto il tempo che una guerra richiede.
Al contrario, non riconoscendo la bellezza o considerandola una breve battaglia, si sceglie di vivere in quella specie di ignoranza e ipocrita consapevolezza che si chiama conformismo, o "ottundimento psichico", come lo chiama Hillman citando Lifton, che ci avvia a renderci un esercito di consumatori che lottano nei supermercati alla ricerca di 'prodotti di bellezza'.
                                   

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