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Perché domenica voterei M5S

Creato il 29 maggio 2015 da Alessandromenabue
Perché domenica voterei M5SIn quanto cittadino modenese non avrò modo di partecipare alle elezioni amministrative e regionali che si terranno questa domenica. Ma se fossi un abitante di una delle sette regioni chiamate al voto, non avrei alcun dubbio: esprimerei la mia preferenza per il Movimento 5 Stelle. Senza se e senza ma. Per motivare questa scelta basterebbe citare De Luca, gli impresentabili, i voltagabbana, Burlando, la Paita, il dissesto idrogeologico, lo scandalo Mose, l'evidente e sconfortante impalpabilità di certi candidati (Alessandra Moretti, tanto per non fare nomi). Ma c'è dell'altro: sul Fatto Quotidiano di oggi Marco Travaglio scrive che “ci sono diversi presentabili in varie liste che meritano di essere votati o almeno presi in considerazione”, anche nel Partito Democratico. E' vero, come scrive il direttore, che gli elettori “affezionati al centrosinistra tradizionale (Pd, Sel o altri) non hanno nulla da temere da candidati come Casson ed Emiliano”: si tratta di degnissime persone, il loro passato lo testimonia. Svolgerebbero il loro compito con correttezza e onestà, ciò è indiscutibile. Allo stesso tempo sarebbero però granelli di polvere all'interno di un sistema che trova nel malaffare e nella corruttela il lubrificante più efficace per il suo funzionamento. E questi granelli, contrariamente a quanto si pensa, ben raramente bloccano gli ingranaggi del sistema: più spesso vengono stritolati o espulsi. Oppure inglobati. Per questo la scelta di quei candidati di centrosinistra (e ce ne sono diversi) “presentabili” non rappresenta un punto di svolta ma un meno peggio. Se davvero si vuole voltare pagina, se sul serio si vuole bloccare il funzionamento di quel perverso macchinario che continua a funzionare non per i cittadini ma per i suoi costruttori, buttare polvere negli ingranaggi non porterà a nulla. Serve qualcuno che abbia il coraggio di abbassare la leva in posizione di stop, intervenire sulla macchina, sostituire tutti quei pezzi che da troppo tempo girano a vuoto e infine cambiare lubrificante. In questo particolare momento politico-sociale un intervento di tale portata non può essere affidato ai padroni del vapore (Pd, FI e il finto nuovo rappresentato dalla Lega): serve una forza nuova, con progetti ed obiettivi diversi. In questo particolare momento politico-sociale del nostro Paese l'unica forza in che risponde a queste caratteristiche (al netto dei non pochi errori post elezioni europee, ampiamente compensati dall'incisiva opposizione e dalle molte proposte di questi ultimi mesi) è il M5S, con buona pace dei Francesco Merlo di turno. Anzi, se questo ai Merlo non piace – o, peggio, fa paura – significa che la scelta è quella giusta.

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