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Perché leggere i Carza-schiaffi

Creato il 23 dicembre 2011 da Ilpescatorediperle
Lo schiaffo, almeno dai tempi di Bonifacio VIII e Sciarra Colonna, è atto di coraggiosa rivendicazione morale. Chi schiaffeggia lo fa per dare una lezione a qualcuno che se la merita (eccome se se la merita).Ma poiché schiaffeggiare (prendiamolo alla leggera, va'), non si fa, allora ci limitiamo in genere a pensare il ruolo di Giustiziere Smascherato che non possiamo assumere direttamente verso il nostro prossimo, con il quale, in genere, ci tocca piuttosto porgere l'altra guancia. Di tali schiaffi repressi si fa portavoce (o forse sarebbe più giusto dire porta-mano) Mattia Carzaniga in "Facce da schiaffi", offrendoci il catalogo ragionato di una varia e scombiccherata umanità atta a suscitare altrettanto variamente il nostro fastidio, e, almeno metaforicamente, i nostri manrovesci. Dalla Voce di Trenitalia al Commesso "Le Sta Benissimo", dal Ricco che fa il Povero allo Snob che ama il Trash, il Carzaniga si produce in una serie di fulminanti descrizioni di tipi votati a farci venire il sangue al naso. Tipi che l'autore ha lungamente osservato nella sua urbanità qui poco urbana.In effetti (almeno io lo vedo così), questo libro, piacevole e intelligente dalla prima all'ultima pagina (dove fa capolino, com'è giusto che sia, un ritratto autoironico dell'autore, con in calce una lunga serie di ceffoni), diventa anche una piccola fenomenologia della vita di città e del logorio della vita moderna - che non è colpa del traffico, dell'inflazione, o della televisione, ma di una lunga teoria di personaggi insopportabili (lunga quanto il numero che siamo tutti insieme) che, prima ancora che agli altri, sono d'ingombro a se stessi.
Io, da perfetto Ragazzo di Provincia che Scopre la Città (ai tempi proprio la città di cui soprattutto, credo, il volume parla, cioè Milano), trovo quindi che questo libro sia, in qualche modo, un inno affezionato alla vita metropolitana e ai suoi personaggi fin troppo in parte. Sicché i Carza-schiaffi, alla fin fine, paiono quasi una forma di burbera indulgenza.Ora che avete finito di leggere questa "recensione", posso anche aggiungere che Facce da schiaffi ne è l'esatto contrario: cioè pieno di acume e godibilissimo. Da Fabio Fazio dei poveri quale sono, ve lo consiglio.
Perché leggere i Carza-schiaffi
Perché leggere i Carza-schiaffi
Perché leggere i Carza-schiaffi
Mattia Carzaniga io di persona non lo conosco. Mi capita però di leggerlo. Posso dire che è molto orgoglioso del fatto che l'anagramma del suo nome sia "tatami".Mattia Carzaniga, tra le diverse cose in cui briga, ha un blog, uno dei pochi che compulso, anche a causa del bel titolo forsteriano: only connect (convincetelo però a rimettere in copertina la foto da "C'eravamo tanto amati", ché Moretti con la cuffia non lo reggo più).Non provate a puntualizzare qualcosa relativamente ai suoi scritti: vi dirà immancabilmente che non avete capito niente, che lui lo diceva "con ironia". Eventualmente lavoratelo ai fianchi sugli errori grammaticali, che, benché accadano di rado, gli provocano dei veri e propri crolli nervosi.da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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