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Perchè spopolano i “selfie” sui social network? Ecco una ricerca dell’Università Cattolica di Milano

Creato il 30 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Il motivo principale per cui i selfie spopolano su profili e pagine personali nei social network è “per far divertire gli altri” nel 39% dei casi, mentre ammette di farli per vanità un 30% dei soggetti, insieme a un 21% che li fa per “raccontare un momento della propria vita”. Lo rileva una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano presentata ieri al convegno organizzato con la fondazione Ibsa.

(articles.latimes.com)

(articles.latimes.com)

Lo studio dell’Università Cattolica di Milano sui “selfie”. “Le persone che si fanno selfie – spiega Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica – rispetto a coloro che non se li fanno, appaiono dalla ricerca significativamente più estroverse (ovvero più socievoli ed entusiaste, caratterizzate da elevate capacità sociali) e al contempo più coscienziose (ovvero più caute e capaci di controllarsi, con la tendenza a pianificare le proprie azioni piuttosto che ad agire di impulso). Essere molto estroversi si associa a un maggior utilizzo dei selfie per mostrare agli altri “come ci si sente”, mentre essere molto coscienziosi si associa al non essere particolarmente interessati ai commenti degli altri ai propri selfie, positivi o negativi che siano. Da ultimo, il tratto del neuroticismo o instabilità emotiva (tipico di persone che tendono a provare emozioni negative come rabbia e tristezza, sovente diffidenti nei confronti degli altri) si associa significativamente all’essere particolarmente preoccupati dalla possibilità di ricevere commenti negativi”.

Anche allo Zingarelli piace “selfie”, parola dell’anno. La foto scattata a sé stessi o in gruppo con uno smartphone o una webcam, ormai un rituale più che una moda, che coinvolge tutti, dall’adolescente in gita al premier Renzi, e si svolge ovunque, dagli appuntamenti sportivi ai vertici politici o i musei, a testimoniare innazitutto un esserci e un apparire, è il ”selfie”, parola che è accolta tra i lemmi della lingua italiana del vocabolario più popolare, lo Zingarelli 2015. (ANSA)


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