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“Peste e Corna”, spettacolo di Antonio Fava: la Commedia Spagnaruola

Creato il 19 febbraio 2016 da Alessiamocci

Torna la commedia dell’arte all’italiana recitata e diretta da Antonio Fava e da Annina Gieré.

Siamo nella Napoli del XVII, una città notevole nell’Europa del tempo ma sotto il dominio spagnolo. Per il numero di abitanti era seconda soltanto a Parigi. Era la capitale di un regno che veniva visto come ricco e abbondante d’ogni cosa. I sovrani spagnoli da Napoli traevano una cospicua parte dei loro mezzi finanziari. Tanto era l’utile e la ricchezza di cui godevano a Napoli, che intollerabilmente doloroso era il loro ritorno in patria.

Napoli, una delle grandi metropoli e capitali d’Italia e dell’Europa, ma anche una realtà politica, sociale e morale assai complessa. Il fasto della vita mondana contrastava molto con la presenza di una plebe miserabile. In questa Napoli gli spettacoli e le commedia dell’arte erano modi per dar voce a queste sofferenze e spesso mancanze. Attraverso la commedia dell’arte gli attori inscenavano le proprie accuse contro i potenti con allusioni e critiche.

Lo spettacolo “Peste e Corna” di Antonio Fava è ambientato in questa Napoli, dove Don Juan, un signorotto spagnolo, stanco delle palesi allusioni alla sua condizione di cornuto, decide di condannare a morte Tumà, uno sfortunato comico napoletano, che durante i suoi spettacoli aveva inscenato tali allusioni verso il potente. Tuttavia a Tumà viene concesso di recitare per l’ultima volta. La comica Zanetta (Annina Gieré) gli fa da spalla.

Nello spettacolo si canta, si suona e si vive, e i momenti comici si mescolano a quelli poetici o cantati, tutto ciò in una dimensione tipicamente teatrale, pervasa da tutta la straordinaria energia di cui i due entusiasti artisti e attori sono carichi.

Lo spettacolo è stato rappresentato con successo nel novembre 2015 in Colombia e in Cile. Ora prosegue la sua tournée internazionale negli Stati Uniti, in Colorado, in marzo. Sarà poi in Svizzera a Zurigo in aprile ed a Reggio Emilia in occasione dello Stage Internazionale di Commedia dell’Arte. Poi a Londra. I due artisti, poliglotti, adegueranno lo spettacolo alle diverse esigenze linguistiche. Al piano verranno accompagnati da Fanny Bellotto.

 

La Commedia continua.
Quella dell’Arte.
Quella Umana.
L’evoluzione dei modi di porci di fronte all’arte come di fronte a noi stessi, produce formule nuove ed aumenta, moltiplica, accelera i contatti di tutti con tutti.
Ma la necessità di capire e approfondire resta, anzi, cresce insieme a tutto il resto.
In tutti i campi.
Anche in questo mondo della finzione vivente, il Teatro, apparentemente destinato all’estinzione, cancellato dalla tecnologia e dal frastuono globale. Apparentemente: un guasto tecnico e quel mondo virtuale e rumoroso si spegne, lasciando, ai suoi assidui, un angoscioso silenzio ed un improvviso senso di abbandono.
Ma il Teatro non si spegne.
I materiali di cui è fatto siamo noi.
Ci sarà sempre.
E ci sarà sempre la Cultura Umana di cui è fatto e della quale esso si nutre.”
  – Antonio Fava

Written by Amani Salama

 


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