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Piango rabbia

Creato il 18 maggio 2011 da Nicol Lynne


Piango rabbiaGiovani caduti dei tumori, senza allori. Piango in una gabbia, le mie lacrime si impastano nel fango della rabbia (PinoLecce). 


Punto di non ritorno.
Una battaglia lunga, difficile, esasperante, ma soprattutto estenuante. 
La vita prosciugata. La vita rubata, lentamente. Inesorabilmente.
Rubata da una malattia subdola, nascosta. Infima. Spesso invincibile.
Un nemico insidioso, silenzioso, da combattere senza sosta. La tentazione di rassegnarsi, sempre dietro l'angolo, che invoca un attimo di pace. Una pausa. Una sosta da un nemico che non molla mai.
Arriva senza essere stato chiamato. Scava, affonda le sue mefitiche radici, si fa strada in prodondità, senza curarsi di tutto ciò che distrugge. Devasta tutto ciò che incontra. Indebolisce e poi uccide. Smarrisce, disorienta e infine annienta.
Giovani vite interrotte da una lenta danza della morte.
Piango rabbia. Annego in una pozza scura, un tuffo nell'inchiostro più nero, dove la luce non esite, non trova spazio.
Non ci fai paura: noi ci salveremo. Perchè è proprio dove c'è più dolore, dove si annida la sofferenza, che fiorisce la forza più disarmante. Il dolore come officina della tenacia. Cicatrici profonde che testimoniano l'ergersi degli spiriti più resistenti. 
Ti sconfiggeremo. E un giorno sarai soltanto un pallido ricordo di uno spietato mietitore di morte, un mero fantasma del passato.
Dedicato a tutti coloro che soffrono e cercano la forza per andare avanti



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