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Piazza Affari: nessuna euforia per il referendum scozzese

Da Pukos
Piazza Affari: nessuna euforia per il referendum scozzese

Milano finisce in rosso

Rialzi per UnipolSai, Wdf, Cnh, Yoox e Gtech. Forti cali per Stm, Moncler, A2A, Atlantia e le due Big bank Intesa ed Unicredit.

Coloro che pensavano che l’esito del referendum scozzese portasse euforia sui mercati borsistici si sbagliavano di grosso, naturalmente si dirà che il mercato aveva già “scontato” la notizia con la seduta di ieri, ed in parte ciò è vero, ma la verità è che non c’è nulla da festeggiare.

Forse per qualche giorno qualcuno ha pure creduto alle parole di Cameron al quale i promotori referendari hanno immediatamente ricordato le promesse fatte in campagna elettorale, dato però che il Premier inglese non potrà minimamente mantenere la parola data si può senza dubbio chiosare: il referendum è passato, i problemi sono rimasti.

Ed ecco quindi che dopo una partenza in territorio positivo le Borse europee hanno cominciato a ritracciare, alla fine, seppur razionalmente Londra, Francoforte e Parigi hanno mantenuto una freccia verde, mentre Milano è sprofondata il suo indice di riferimento è tornato nuovamente sotto i 21.000 punti.

Ricordiamo anche che oggi era il giorno delle tre streghe, ed abbiamo sensazioni negative almeno per le prossime due settimane, stiamo a vedere.

Il Ftse Mib (-0,74%) torna così a scendere dando segnali di debolezza, è vero che diversi titoli hanno comunque terminato la seduta con un rialzo, ma sembravano gli acquisti dei “ritardatari”.

In vetta ai rialzi odierni UnipolSai (+2,50%) che forse festeggia sviluppi “positivi” riguardanti l’inchiesta di aggiotaggio relativa alla fusione dei due gruppi assicurativi.

Mette a segno il quarto rialzo di fila World Duty Free (+1,69%) che torna a superare quota 9 euro, mentre pare stia cercando un livello sul quale consolidare le posizioni in attesa di un possibile recupero Cnh Ind. (+1,55%).

Sembra stia facendo altrettanto Yoox (+1,23%) che non vuol mollare quota 18 euro, e prosegue passo dopo passo il recupero di Gtech (+0,49%).

Di altro spessore, invece, i ribassi, a cominciare dallo scivolone di Stmicroelectronics (-4,05%) che forse non è stata aiutata dalle parole del Direttore finanziario.

Scende ancora Moncler (-2,92%), anche oggi non è andata bene al comparto del lusso: Salvatore Ferragamo (-2,03%) e Luxottica (-0,65%).

Momento tutt’altro che favorevole anche per A2A (-2,46%) tornato di nuovo sotto quota 0,8 euro.

Dopo un’ottima partenza termina sul minimo di giornata Atlantia (-2,36%), in questo caso sembra che quota 20 euro sia risultato una barriera.

Ma i maggiori “colpevoli” del ribasso del nostro indice sono risultati Intesa (-1,95%) ed Unicredit (-1,79%), forse il mercato ha riflettuto maggiormente sui prestiti richiesti ed ottenuti da Draghi.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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