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Piera Degli Esposti al quotidiano Libero: "Una grande famiglia" piace perché parla della crisi

Creato il 05 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Misteri, segreti, complotti. E ancora molto da chiarire. Si conclude stasera, su Raiuno, la seconda stagione della fiction Una grande famiglia, che dopo lo straordinario successo dello scorso anno (l’ultima puntata superò i 7.500.000 spettatori), si è confermata una delle più seguite, con il 20,6% di share. A parlarne è Piera Degli Esposti, che interpreta Serafina, la segretaria di Ernesto Rengoni, colei che sembra sapere tutto più degli altri.
Vi aspettavate un tale riscontro da parte del pubblico?«Io ho cominciato ad averne sentore quando, appena iniziata, mi hanno chiesto la disponibilità per la seconda e la terza stagione. Ho pensato: come faranno a sapere che andrà così bene? Si vede che qualcosa è stato intuito. So che ci sono addirittura dei gruppi di ascolto, persone che di solito non seguono le serie televisive e che invece si sono appassionate a questa».
Cosa piace tanto di questa fiction?«Credo sia arrivata a molte persone perché è legata ai problemi della fabbrica ed estremamente attuale, perché tutti noi siamo rimasti colpiti dalla chiusura di tante aziende e dai suicidi dovuti alla crisi. Quello che ho visto di nuovo è che mai come in questo caso la gente ha necessità di capire cosa succede e perché. Il mix lavoro-famiglia-amore piace sempre e il giallo che tinge la storia ha fatto da collante».
Il finale sarà aperto, in previsione della terza stagione?«C’è tanta gente che mi ferma per strada e che mi darebbe dei soldi perché io riveli come va a finire. Ma la verità è che io non lo so perché il finale è stato molto dibattuto, ci sono stati dei cambiamenti e quindi non so se sarà quello che ho letto. Non credo che resterà in sospeso il personaggio di Alessandro Gassmann, Edoardo, però questa è un’opera abbastanza centrata sulle sorprese, di conseguenza credo che andrà avanti in questo senso».
Sa che il finale della prima stagione ha sollevato le proteste di alcune associazioni dei consumatori perché non dava risposte?«Ne ho sentito vagamente parlare, ma credo che fossero delle critiche ingiuste. Quando si ha questo risultato vincente su tutte le altre reti è normale che ci si riservi di sistemare le cose per fare andare avanti la serie».
Il suo personaggio è cambiato nel corso della storia.«Sì, mentre all’inizio era complice di Edoardo, e si poteva pensare che fosse una donna “cattiva” perché l’aveva aiutato a tradire il padre, nella seconda stagione è venuta fuori un po’ di bontà nei confronti della famiglia ed è trapelato che è un po’ innamorata del capofamiglia».
Serafina riserverà ancora delle sorprese?«Lo spero! Mi fa piacere che un personaggio un pochino di secondo piano come il mio, forse perché lo si ritiene ambiguo e conoscitore di segreti, desti l’interesse del pubblico. Ma io so molto poco di Serafina e vorrei che nella terza stagione si scoprisse qualcosa in più di lei. Ad esempio ha una figlia, ma non si sa da chi l’ha avuta. Da una scena con Ernesto sembra che ci siano stati momenti di intimità tra di loro, quindi avevo pensato che potesse essere lui il padre, ma mi hanno detto che non è così. Vorrei che venisse un po’ alla luce la sua vita privata».
Ricorda un aneddoto sul set?«Ce n’è uno che mi riguarda: io non ho il computer e nemmeno il fax, quindi durante le riprese tutti aspettavano di vedere cosa facevo e ridevano vedendomi così imbranata tra cose che per me sono di un altro pianeta».
Intervista di Donatella Aragozziniper "Libero Quotidiano"

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