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pigra e disperata estate

Da Laurascarpa @scarpalalaura
estate con pochi soldi e non troppe vacanze per tutti.
me la sono cavata grazie all'ospitalità.
Ora lavoro e mi viene un po' di pigrizia culinaria... lascio fare agli altri (per esempio un delizioso gaspacho, da mani argentine ma di ricetta iberica, che presto vi darò).
Intanto si esce, si va ospiti, si cena sempre all'aperto, per respirare bene. Da ieri fresca terrazza mangiando carne alla griglia e insalate.
Ma c'è chi rientra a casa dalle vacanze e trova il frigo vuoto. E lo scrive su twitter... così decido di risolvere la cosa, perché si sa, capita spesso.
Davanti a frigo vuoto e alla dispensa sguarnita si apre la mente  e la creatività dà il meglio di sé. E non c'è una regola, perché ogni volta il vuoto è diverso, mai assoluto, ma sempre popolato di briciole di differenti entità e identità. Raschiature di verdure danno minestre vegetali sorprendenti, angoli di formaggio creano tortini ecc ecc.
MA
quando il frigo è DAVVERO vuoto, la dispensa in genere ha qualcosa, il minimo, rimasugli di pasta o riso (prima che estivi moschini la rendano inutilizzabile) e qualche resto di spezie o erbe secche. Olio, magari un fondo...
ne nasce la ricetta:
Spaghetti (o pasta maritata o riso)
agli odori diversi (e anche casuali)
pigra e disperata estateIngredienti
• Quel che avete di riso o pasta, unendo anche diverse pezzature, ma nel caso di cotture diverse infilandole nell'acqua ognuna a suo tempo
• Aromi
vari, quello che c'è, equilibrandoli tra loro a gusto e senso (se abbonda cannella e noce moscata, insistete su quello, aggiungendo pepe, inutile mettere menta o origano, ma altrimenti mettete tutto, dando prevalenza  a 2 o 3 tonalità armoniche tra loro e usando gli altri per rottura e sfumatura, insomma come i profumieri fanno i profumi)
Olio se ne avete... o soya alla peggio
Sale (ecco, se non c'è sale o alcunché di salante è veramente dura, persino Messegué mette il sale SOLO nella pasta)
Procedimento
• Mettere l'acqua a bollire, a bollore salatela e versarvi la pasta tutta insieme o a seconda del tipo e  dei tempi di cottura a distanza di 2 o 3 minuti un tipo dall'altra. Se fate il riso mettetelo nell'acqua fredda poco salata.
• Nel frattempo in un padellino mettete un cucchiaio d'acqua e 1 cucchiaino d'olio, quando è caldo gettatevi se avete uno spicchio d'aglio, e le erbe fresche (se avete un vaso) o il peperoncino e fate cuocere 1 minuto, spegnete e gettate subito un pizzico di quelle secche, tenendo presente i tempi di cottura di pasta o riso.
• Se siete raffinati, scolate pasta o riso e buttate nel padellino, aggiungendo aromi, spezie, erbe, quel che vi pare e rimestando con l'aggiunta di poco olio.
• Servire condito a scelta con (quel che avete): 2 gocce di tamari soya o aceto balsamico, spolverizzate con resti di formaggi o di pane grattugiato che avrete tostato prima nel padellino, o anche briciole di pane secco.
Quello che conta è il senso di sazietà dato dalla pasta e il senso di piacer dato dagli odori.
L'estetica vi aiuterà se porrete il tutto in un piatto bello, sopra una tovaglietta bella e gustandolo con calma.
IDEA GIAP
Anche solo olio e un aroma, tipo menta o semi di sesamo, possono condire la pasta cotta e lasciata raffreddare passandola sotto l'acqua fredda, un po' in stile giapponese de noartri... l'importante è creare.

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