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Pio Spiriti- "Triskell il concerto"

Creato il 17 novembre 2011 da Athos Enrile @AthosEnrile1

Ritrovarsi tra le mani un nuovo album di unmusicista o di un gruppo, ed analizzarlo, per poi provare a “raccontarlo”,contiene in sé qualcosa di straordinario perché in 40/50 minuti di suoni,parole e immagini, sono forse concentrati mesi di lavoro, anni di esperienze ebilanci di vita. Ed in quel momento, in quel preciso istante in cui pongo ildischetto in un lettore e leggo le note di copertina, mi approprio di unframmento di vita di uomini e donne che per realizzarlo hanno dovuto … viverlo.Bella responsabilità!Pio Spiriti  ci regala il suo pensiero nell’intervista aseguire, e svela il percorso che ha portato a Triskell il concerto”. La biografia invece disegna un iterformativo abbastanza comune, che dalla partenza classica, magari imposta,arriva sino al pop, alle grandi collaborazioni, ai tours e all’album citato.La musica che Pio Spiritici regala nell’occasione è una delle cose più toccanti che io abbia maisentito. Il violino è l’elementopreminente, presente e dominante in ognuno degli otto episodi, capace disostituire la voce e tutti gli strumenti che tradizionalmente assumono un ruolosolista. Ma questa affermazione potrebbe condurre fuori strada, il mondo èpieno di valenti violinisti, e un’estrazione di tipo classico potrebbe far pensaread estrema rigorosità. Niente di tutto questo.Vorrei rifarel’intervista a posteriori e chiedere a Pio a quali immagini si è ispirato, aquali situazioni di vita e ricordi ha dovuto ricorrere per essereespressivamente così efficace.Non do mai opinionispecifica sulla tecnica, preferendo lasciarmi andare alle sensazioni da ascolto(spesso da primo ascolto!) e sentendo “Triskell il concerto”, passo dopo passo, ho provato una vasta gamma  di sentimenti, toccando momenti di estremacommozione, con un viaggio nel tempo che mi ha portato ad immedesimarmi,mettendo per un attimo da parte l’autore/esecutore, diventando io stessoprotagonista di quanto stavo ascoltando.Di più non potreionestamente chiedere perché è quello che credo tutti dovrebbero cercare (e trovare)nella musica da cui si decide di farsi accompagnare nel quotidiano.Mi piacerebbe sapere qualè ”L’altra faccia della luna”, quali i “Misteri”, i “Labirinti”e l”Eden” di Pio Spiriti, per trovare una chiave di lettura che,attraverso la musica, possa aiutarci a capire come gli stati d’animo e leimmagini di una vita si leghino a così alti momenti espressivi. Chissà se Pio concorderàse pubblicizzerò il suo album come… altamente didattico!



L’INTERVISTA I tuoi studi classici non tihanno impedito di arrivare a musica che, pur essendo di livello, ha sembianzemeno “rigorose”. E’ questo una normale prassi evolutiva che riguarda moltissimimusicisti. Che cosa rimane di profondamente “classico” in chi si innamoradurante il percorso di vita di altri generi musicali, tra il jazz e ilprogressive?   E’ un po’ come accade peril greco ed il latino, inizialmente troppo rigidi,  ma  dicui ti accorgi l’importanza a distanza di anni?
Mi sono formato musicalmente con la classica, che rimarrà semprenel mio DNA, ma la voglia di spostare l'attenzione dal sacro al profano ètanta, magari fondere le due capacità espressive come a voler sperimentare unnuovo tipo di linguaggio musicale, per essere meno “impegnato” e per essere piùcomprensibile all'ascoltatore.D'altronde anche i jazzisti dei giorni nostri, peressere più vicini alla gente  propongono  melodie popolaririvisitate in chiave jazz, vedi Rea o Bollani.
Tra le tue tante collaborazioni in ambito pop, esiste un personaggioche ti ha colpito particolarmente per talento e capacità musicali?
 A questa domandaio rispondo, uno su tutti, Claudio Baglioni, e non è una serenata al mio datoredi lavoro, ma perché è cosi.Talento, carisma, creatività, ed un oceano di voce cheincanta e rapisce.
Nella tua biografia è evidenziato “violinista, polistrumentista ecompositore”, ma qual è il ruolo che ti soddisfa di più? Qual è lo strumentoche nel tempo libero (e quindi non legato alla professione) ti diverte  di più?
Direi la chitarra, è da sempre lo strumento che aggregaed è sempre alla portata di tutti, una festa senza chitarra non è una festa,quale miglior modo per cantare a squarciagola le canzoni di Battisti!
Esiste una band, un artista che hanno inciso profondamente sulle tueattuali scelte… qualche esempio da seguire sempre e comunque.
Direi proprio di si, esiste ed è il più grande ditutti,”Ennio Morricone,” e potrei aver detto tutto, ma voglio aggiungere, ilpiù grande compositore contemporaneo “vivente” rimasto, dopo i “grandi dellastoria” (Vivaldi, Mozart, Beethoven, Paganini ecc..)A lui mi sono ispirato in maniera determinante perla  lavorazione del mio ultimo disco.
Che tipo di differenti soddisfazioni ti danno il lavoro in studio e leperformance live?
Lo studio di registrazione ti impone un certo tipo diesecuzione mirata alla perfezione e talvolta questo può rendere unregistrazione fredda e senza anima.Io, per ovviare a questo, immagino di suonare sempre inmezzo alla gente, e d'altronde suonare dal vivo è il momento espressivo piùimportante, quello in cui devi riuscire a comunicare con tutti.
Nel tuo ultimo tour hai calcato palchi tra i più importanti del mondo.Esiste per un professionista come te l’emozione, il condizionamento legato alluogo in cui ci si esibisce? E se sì, dove ti è capitato?
Per un musicista avere la possibilità di girare il mondoè quanto di più gratificante- e faticoso- possibile.In quest'ultimo giro (One World Tour) abbiamo davverosuonato in posti meravigliosi, come Olimpià di Parigi e Halbert Hall di Londra;beh, se devo essere sincero, in questi due teatri un po' di “schizza” l'hoavuta, e i primi dieci minuti ho sudato freddo; la tecnica sarebbe quella dinon dare importanza al luogo o al teatro in cui si sta suonando, ma in “templidella musica” di questa portata, qualsiasi tecnica usata va un po' a farsifriggere, e si aspetta con ansia il rilassamento mentale, per poi dare ilmeglio di se stessi.
Hai qualche rammarico per un treno che avresti potuto prendere, ma nonhai afferrato per eccessiva cautela?
Devo dirti che in questo senso mi sento un uomo, unmusicista molto fortunato, ho sempre colto al volo l'occasione e non mi pentoassolutamente delle scelte fatte sino ad oggi.
Si può considerare Triskell il concerto”   un primo bilancio musicale di una parte di vita?
 Direi proprio di si, ho messo in campo perquesto progetto tutta l'esperienza maturata in questi anni… Triskell èesattamente il punto di fermo di Pio spiriti, collocato nella striscia deltempo odierno.
Qual è, dal tuo punto di vista, lo statoattuale di salute della musica italiana? Crisi di talenti… di opportunità o vatutto bene?
Conosco moltissimi autori,compositori, musicisti/cantanti validissimi, che scrivono musica di spessore,ma quello che propongono i mass media è tutt'altra cosa.Allora mi chiedo… c'è dellabuona musica in giro, ma non riesce ad essere promossa? Il mercato delmarketing richiede altro? Siamo fregati.Se si compone per vendere èuna cosa, se si compone per comunicare è un'altra.Io in questo senso posso diredi essere stato più fortunato di altri, ho avuto il piacere di conoscere un“certo” Beppe Aleo, produttore discografico di VideoRadio, che è molto vicino alle problematiche di cui parliamo, conil quale ho pubblicato Triskell, al quale porto il mio dovuto ringraziamentoper aver creduto e accettato di realizzare con me questo progetto.
Cosa vorresti ti accadesse, musicalmenteparlando nei prossimi tre anni?
Vorrei ripartire da qui, daquesta intervista cosi ben curata, e con la stessa cura e dedizione proiettarminel futuro prossimo, con lo stimolo di sempre per crescere e migliorarmi sempredi più, perché non si lasci mai nulla al caso.
BIOGRAFIA
Pio Spiriti  è violinista, polistrumentista e compositore.Inizia gli studi musicali all'età di otto anni sotto la guida del M° Orazio Di pietro, adieci anni arriva il suo primo concerto da solista con la chitarra, dedicatoai giovanissimi talenti di Latina. Proseguirà poi gli studi, prima alConservatorio di S.Cecilia succursale di Latina, poi all' Ottorino Respighi diLatina, diplomandosi brillantemente nel 1992; frequenta corsi diperfezionamento con il M° Felix Ayo, Claudio Buccarella e Fausto Anzelmo. Svolge intensa attività concertistica sinfonico solistica, fino al 1996, doveil percorso musicale comincia ad arricchirsi con l’entrata nel panorama delPOP-ITALIANO ed Internazionale; nel 96 è violino solista della trasmissione"Beato tra le donne", dopo essere stato scelto da Paolo Bonolis ePingitore. Ha collaborato occasionalmente conartisti come, Morricone, Gaynor, Zero, Facchinetti, Morandi,Antonacci, Ruggeri, Cocciante, Ranieri, Venditti, Pausini, Concato, DeGregori, Vanoni, Branduardi ecc ...Attualmente Violinistapolistrumentista ufficiale dell'ambita Band di Claudio Baglioni dove lacollaborazione è attiva ormai dal 2003-2011. Nel corso di questiotto anni Pio Spiriti ha partecipato a cinque registrazioni CDlive come violinista polistrumentista nelle registrazioni deitour (Crescendo 2003/4) (Cercando 2004) (Tutti Qui tour 2007) (QPGA tour 2008)  (Granconcerto tour 2008/09) (Concertoperatour 2009) e cinque registrazioni DVD di cui l'ultimo appena terminato"Tour One World", dove ha avuto la possibilità di calcare i palchipiù importanti del mondo come Olympia di Parigi e Royal Albert Hall di Londra.In uscita a fine ottobre il cd “Triskell il concerto” prodotto da Beppe Aleoper Videoradio/Rai Trade edizioni musicali. In questo cd Pio Spiriti oltre che un talentuoso edeclettico musicista, si rivela anche come geniale compositore e strepitosoarrangiatore. Un album di forte impatto emotivo.... un'opera da ascoltare.
http://www.myspace.com/piospiriti



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