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Planetologia in Belgio

Creato il 24 marzo 2014 da Fugadeitalenti

Nel 2014, anno del decennale della laurea, abbiamo tracciato un bilancio con i 23 compagni di studi universitari con cui sono rimasta in contatto. In sette abbiamo la residenza all’estero, altri quattro hanno base in Italia ma trascorrono gran parte dell’anno oltreconfine, per lavoro. Siamo quindi in undici, quasi la metà, a non lavorare in Italia. E pur se con lavori saltuari o contratti da precari, nessuno è a casa disoccupato. Un successo! Ma a quale prezzo? Circa la metà dei miei compagni è stata costretta a fare le valigie, e altri ci seguiranno…” Statistica semplice ma preoccupante, quella che ci sottopone Lidia Pittarello, 33enne post-doc in Planetologia alla Vrije Universiteit di Bruxelles.

Figlia di genitori emigrati in Germania e poi rientrati in Italia, Lidia si trova a distanza di anni a ripetere il loro medesimo cammino (ma anche per lei ci sarà l’opportunità di un rientro?): al termine della laurea in Scienze Geologiche, prosegue con un Dottorato in Scienze della Terra, al termine del quale le viene offerta una borsa da 18 mesi.

Lidia decide di guardarsi intorno, incerta del futuro e delle prospettive offerte in Italia. Il suo supervisore è molto chiaro nell’avvertirla: il biglietto di uscita dalla Penisola sarà con ogni probabilità un biglietto di sola andata.

Lidia trova un post-doc a Vienna, capitale che le resterà nel cuore come “la città con la miglior qualità di vita al mondo“. Vi resta un triennio, poi -alla conclusione del progetto- ricomincia la ricerca di un lavoro, che si  concentra soprattutto sul settore universitario. L’occasione stavolta arriva da Bruxelles, con un ulteriore cambio di rotta nella specializzazione: Lidia vira verso la Planetologia.

Tornare in Italia non è una prospettiva che prendo in considerazione“, taglia corto Lidia, osservando la percentuale crescente di ex-compagni di corso emigrati.

Uno di loro è l’ospite della settimana: Matteo Belvedere, dopo un dottorato italiano molto interessante (ma contrassegnato dalla continua difficoltà di reperimento dei fondi), ha portato la famiglia pochi mesi fa a Berlino. Ora lavora alla Alexander von Humboldt Foundation. Per lui e sua moglie la vita è completamente cambiata. Ovviamente in meglio.

Nella rubrica “Expats” ci occupiamo di un network di ricercatori italiani all’estero che -uscendo dalla logica del gruppo di denuncia della “fuga dei cervelli”- ha deciso di puntare su un’altra strada. Quella della connessione scientifica dei “cervelli” italiani all’estero. Partendo dall’assunto che tutti loro portano avanti ricerche di grande interesse… perché non metterli in rete? E’ questo l’obiettivo di AIRIcerca. Ce ne parla il fondatore Luca Cassetta.

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La discussione di marzo: Parte a breve la Garanzia Giovani: meglio restare in Italia, approfittando di finanziamenti europei mirati a creare occupazione nella Penisola per gli under 25… oppure conviene partire comunque per l’Europa, alla ricerca di un futuro migliore? Quale strada prendere, di fronte al bivio? Su cosa scommettete? Dite la vostra!

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Alla prossima puntata: sabato 29 marzo, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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