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Playoff NBA: ecco gara 3

Creato il 22 maggio 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

lamar odomDopo un paio di giorni di riposo, che sono coincisi con lo spostamento della serie da una città all’altra, è tempo di gara 3 in NBA nelle Finali di Conference, una partita che potrebbe segnare definitivamente il futuro delle due serie. La differenza, piccola, ma molto significativa è circa il fattore campo: nella Western Conference i Lakers sono andati in vantaggio per 2-0 abbastanza facilmente ma ora dovranno andare a giocare gara 3 e gara 4 in casa dei Phoenix Suns che quindi potrebbero mantenere inalterato il fattore campo prolungando la serie; nella Eastern Conference, invece, la situazione è molto diversa, perchè se è vero che Boston è avanti 2-0, è anche vero che le due vittorie sono arrivate in casa dei Magic e quindi in gara 3 e 4 la squadra di coach Rivers potrebbe addirittura chiudere i giochi e volare in finale con uno sweep, soltanto rispettando il fattore campo!

I Lakers si sono portati sul 2-0 vincendo delle vere e proprie sparatorie ai 120 punti: in attacco la squadra di coach Jackson sta dimostrando di non avere nessun problema a giocare sui ritmi dei Suns, 128 punti in gara 1 e 124 in gara 2 ne sono la dimostrazione; la differenza però è la difesa, con i gialloviola che per quanto rimangano ondivaghi e spesso deconcentrati, con l’inserimento di Artest hanno un altro tasso di intensità rispetto agli anni scorsi e un miglior affiatamento. Cosa che ad esempio non ha ancora trovato Phoenix: l’attacco è guidato da un maestro assoluto (Nash) e i comprimari sanno fare per bene il loro dovere e lo fanno tutti insieme, in difesa invece spesso sembra che ognuno giochi per conto suo senza pensare ai compagni o coordinarsi con loro, ed il risultato più ovvio sono una quantità di punti subiti incredibile.
Per tornare sul 2-2 i Suns devono, oltre a chiudere meglio in difesa, anche ritrovare Frye, vera chiave della serie; se continua a tirare in questo modo i Lakers possono lasciargli spazio e quindi neutralizzare l’attacco di Phoenix, se invece iniziasse a metterla con continuità da fuori area, i gialloviola dovrebbero iniziare a fare delle scelte, che Nash solitamente legge in maniera perfetta.

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Passando alla parte Est il discorso è più complesso ma anche più semplice: c’è una squadra che sta giocando meglio e con maggiore intensità rispetto ad un’altra che sembra l’ombra di sè stessa, e questa è la parte facile, la parte difficile invece è capire il perchè di questa cosa. A differenza dell’altra Conference qui sono le difese a far da padrone: i Celtics hanno tenuto gli avversari a 88 e a 92 punti tornando a essere quelli compatti di due stagioni fa quando era arrivato il titolo NBA, adattando la loro fase difensiva alle caratteristiche dei Magic annullando le loro bocche da fuoco da fuori area. L’analisi di Orlando, invece, è veramente difficile da fare perchè l’involuzione di Lewis è stata incredibile ed inaspettata, doveva essere il giocatore che avrebbe messo in difficoltà le strategie difensive di Thibodeau ma Garnett lo sta tenendo senza troppi problemi; coach Van Gundy dovrà cambiare qualcosa per cercare di invertire la rotta della sua squadra, che si trova già sul baratro, dovendo vincere 4 delle prossime 5 partite per bissare la finale della scorsa stagione.


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