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Porto Santo, alla scoperta dei Caraibi d’Europa

Creato il 05 agosto 2013 da Molipier @pier78
Porto Santo, alla scoperta dei Caraibi d’Europa Pierpaolo Molinari Pierpaolo Molinari vedi altri articoli 05 agosto 2013 17:36

Quando si guarda sulla cartina anzi, su Google Maps, Porto Santo sfugge all’occhio di moltissime persone per via delle sue ridotte dimensioni e della quasi ingombrante presenza di Madeira, cinquanta chilometri più a Sud. Eppure, guardando meglio, un puntino si vede e vi posso assicurare che racchiude una vera meraviglia.

Qualche anno fa, leggendo una rivista sulle bellezze dell’Europa, mi ero imbattuto in uno speciale su Madeira ed ero rimasto colpito dalla bellezza di quell’isola, sperando un giorno di riuscire a visitarla. A giudicare dal servizio fotografico sembrava una vera e propria perla, natura, mare meraviglioso, piscine naturali. Insomma, tantissime caratteristiche che la rendevano la meta ideale per un viaggio da sogno.

Lo scorso anno, in occasione delle ferie estive, capita l’occasione. Ma Madeira, per quanto abbia tantissime qualità, non offre spiagge particolarmente attrattive e l’agenzia a cui ci siamo rivolti ci suggerisce Porto Santo, lì vicino. Ci guardiamo e decidiamo  di informarci su internet prima di qualsiasi decisione ma l’operatrice ci avvisa che Porto Santo è un’isola strana, particolare, che non ha niente a che vedere con la vicina Madeira. Sarebbe una vacanza di relax perché la vita, a Porto Santo, ha dei ritmi particolari.

Con curiosità ci addentriamo in varie ricerche affidandoci ai portali di viaggi più autorevoli, scoprendo che Porto Santo offre poco svago e tanto relax, è la vacanza per chi ama le camminate sulla spiaggia, per chi vuole restare quasi isolato dal mondo per il periodo di villeggiature. Ma tutti, in fondo, ne parlano bene. Per questo ci siamo convinti che potevamo rischiare.

panoramica porto santo

Brevi cenni storici di Porto Santo

Stando a quanto raccontato dalle guide locali, Porto Santo deve il suo nome da un marinaio che intorno al 1418, trovandosi in oceano aperto alle prese con una terribile bufera, fu vittima di un naufragio. Aggrappato al legno dell’imbarcazione raggiunse l’isola e riuscì a salvarsi. Da qui arriva quindi la denominazione. Dopo quest’evento, i portoghesi iniziarono a considerare l’isola come approdo per gli scambi commerciali tra il continente europeo e il Marocco.

Anche Cristoforo Colombo, dopo aver sposato la figlia del governatore dell’isola, soggiornò per un certo periodo a Porto Santo. Qui iniziò la preparazione del suo viaggio alla scoperta dell’America ed oggi è ancora visitabile la casa in cui soggiornò, trasformata in museo a lui dedicato.

Porto Santo divenne un importante centro di scambio commerciale grazie anche alla Dracaena Draco, una pianta simile al Tronchetto della felicità, dal cui tronco si ricava una particolare resina rossa che, lavorata, era usata nei tempi antichi per laccare il legno, in medicina, come incenso e come tinta. Tuttora viene usata per alcuni di questi scopi, anche se ormai in modeste quantità, anche a causa del suo alto costo.

dracena draco

Scopriamo Porto Santo

A Porto Santo le strutture ricettive, intese come hotel, non sono moltissime, ce ne sono cinque che vanno da medio ad alto livello, poi c’è un residence e diverse possibilità di affittare appartamenti per almeno una settimana. La prima cosa, in assoluto, da fare quando mettete piede sull’isola è lasciare i bagagli e dirigervi sulla spiaggia. E’ letteralmente spettacolare. Sono nove chilometri di sabbia finissima che si presta ad interminabili camminate e la bassa e alta marea ne modificano l’aspetto ogni giorno.

Inoltre è bene sapere che la spiaggia di Porto Santo non fa bene solo agli occhi e al cuore ma anche alle ossa. Diversi studi medici hanno appurato che la sabbia di Porto Santo contiene iodio, magnesio e calcio che combinati alla sudorazione penetrano nel corpo e aiutano a guarire le forme reumatiche. Tanto che ogni anno diversi centri di riabilitazione portoghesi ed europei organizzano viaggi a Porto Santo per consentire ai pazienti di sfruttare le proprietà benefiche della sabbia.

spiaggia Porto Santo

Oltre alla sua lunghezza, circa nove chilometri, anche la larghezza è incredibile. Dall’inizio della sabbia all’acqua in alcuni punti ci sono quasi duecento metri, tanto che si fa quasi fatica a sentire le voci dei presenti e addirittura il rumore dell’Oceano. La spiaggia di Porto Santo, tranne in rarissime eccezioni corrispondenti agli hotel nelle vicinanze, è totalmente libera. Non trovate sdraio, lettini e ombrelloni e un’altra delle sue peculiarità è data dal fatto che, proprio grazie alla sua vastità, non si fa fatica a trovare un punto dove stendersi e restare isolati.

spiaggia porto santo

Oltre la spiaggia

La più grande attrazione di Porto Santo è sicuramente la spiaggia con tutte le attività ad essa legate. Ma non c’è solo quello. Il resto è poco, ma c’è. Per esempio, per gli appassionati c’è un bellissimo campo da golf che diventa anche una delle mete di visita. C’è chi arriva sull’isola per giocare e partecipare a prestigiosi tornei ma anche i turisti possono visitare la struttura per ammirare il paesaggio che si offre ai loro occhi nella parte settentrionale dell’isola, completamente diversa da quella meridionale.

golf

Il Golf di Porto Santo, disegnato dal grande Campione Severiano Ballestreros, è inserito in un meraviglioso contesto che offre due differenti paesaggi naturali che danno al giocatore di golf una sensazione che si può riscontrare solo nei migliori e celebri campi del mondo.

Vale la pena visitare la struttura dirigersi verso la parte nord dei campi per ammirare uno scenario incantevole, con scogliere a strapiombo sull’oceano, davvero mozzafiato.

porto santo golf

Gli hotel offrono delle escursioni con guida per scoprire e capire meglio la natura di Porto Santo, dal punto di vista turistico, commerciale, geologico e gastronomico. Il mio consiglio è quello di partecipare per conoscere l’isola in maniera più approfondita. In alternativa conviene noleggiare un quad ed esplorare ogni angolo in maniera autonoma. Noi abbiamo fatto l’una e l’altra cosa e, sommate le esperienze, vi assicuro che c’è da restare incantati.

Abbiamo noleggiato il quad e ci siamo mossi senza alcuna indicazione, lasciandoci guidare dall’istinto. Quando si abbandona il versante meridionale dell’isola, il panorama cambia drasticamente, metro dopo metro. Si passa dalla zona balneare alla zona collinare e alla montagna nel giro di qualche chilometro e il paesaggio muta in colori, profumi e aspetto.Dall’azzurro del mare e dalla spiaggia dorata si passa al verde della zona del golf per arrivare al grigio delle colline. Si sale e i colori diventano giallo-verdi per via del terreno argilloso che caratterizza la parte centrale dell’isola. La vegetazione, d’improvviso, sembra sparire e lascia spazio gradualmente ad un ambiente che sembra quasi lunare.

chiesa

L’altra costa e l’interno di Porto Santo

Dal nostro hotel ci siamo diretti verso est, sulla costa che fronteggia il Marocco, dove si trova anche la marina di Porto Santo. La prima particolarità della zona è l’impianto di desalinizzazione dell’acqua che permette alla gente dell’isola di avere acqua nelle case perché a Porto Santo non ci sono né fiumi né sorgenti d’acqua. Il lago che si vede nel campo da golf è artificiale.

Salendo lungo le strade della costa orientale, si arriva ad un altro incantevole punto panoramico.

costa est porto santo

Ci si lascia alle spalle il porto e si percorre la strada collinare fino ad arrivare ad un punto pianeggiante dove la strada, costeggiata da palme, porta alla zona dei mulini a vento. Attualmente sono tre, tutti inattivi, ma perfettamente conservati.

mulini

Il paesaggio è già cambiato, nonostante la breve distanza percorsa. Ora il terreno è completamente brullo e arido con un marrone tendente al grigio che sembra spegnere l’isola.

Porto Santo est

In effetti non c’è nulla, le strade si srotolano in quello che sembra il vuoto assoluto in cui ogni forma di vita, vegetale o animale, sembra non essere destinata a sopravvivere proprio a causa della mancanza di acqua. Proseguiamo lungo la strada e spesso ci si trova di fronte ad un paio di abitazioni, isolate, che costituiscono paesi o borghi.  Anche la costa orientale, a contatto con l’oceano, presenta spunti spettacolari, con l’azione del mare che modella una scogliera di roccia friabile.

Porto Santo Est

Ambiente lunare nell’Oceano

Se la zona orientale, quella non vicina al mare, è spoglia, proseguendo verso l’interno il paesaggio è ancora più desolato. Le già rare abitazioni si fanno ancora più rade e non si trova davvero più niente. Tipo che un turista, riscontrando problemi con il proprio mezzo di trasporto, non avrebbe niente con cui identificare la zona per eventuali richieste di soccorso.

centro

Però, aldilà di questo ipotetico inconveniente, anche l’interno di Porto Santo e la vista verso Nord riescono ad ipnotizzare.

Porto Santo

Fronte occidentale con il ritorno alla spiaggia

Il giro si completa così, perché dal versante Nord la strada conduce verso la spiaggia perché, in fondo, è lì che si concentra tutta la vita di Porto Santo. In una delle tante passeggiate sulla sabbia ci è capitato di chiedere indicazioni ad altri turisti o a gente del luogo sui punti panoramici e tutti indicavano la costa occidentale, quella verso l’Oceano, come il punto di maggior interesse paesaggistico. Nella zona infatti ci sono un paio di baie e la spiaggia e caratterizzata dalla presenza di scogli isolati e lavorati dall’azione del vento e del mare che scolpiscono la roccia con abile maestria.

Porto Santo ovest

Questa parte di spiaggia è indubbiamente la più frequentata perché le piccole baie tra le rocce presentano una temperatura dell’acqua leggermente più alta rispetto al resto dell’isola e l’Oceano è molto più calmo, quindi risulta ideale per le famiglie con i bambini. In più il lungomare offre un paio di bar e ristoranti tipici a prezzi alla portata di tutti.

Piccolo inciso. In quasi tutte le immagini potete notare la presenza di nuvole. A Porto Santo ci sono spesso le nuvole ma raramente portano pioggia e, nel caso, nel periodo estivo non dura mai più di mezz’ora. Questo grazie alle correnti atlantiche con il vento che soffia incessantemente che quindi porta e porta via le nuvole. Tra l’altro proprio le nuvole sono uno dei passatempi preferiti dai turisti e non solo, che ne ammirano le forme distesi sulla spiaggia. Io, che di nuvole impazzisco, ho trovato un continuo spettacolo per tutta la settimana di permanenza.

nuvole

Per godere al massimo della spiaggia, consiglio una passeggiata verso il tramonto. La bassa marea rende la spiaggia più larga creando zone in cui le nuvole si riflettono nell’acqua mista a sabbia e rendono incantevole l’atmosfera. Al tramonto poi la gente rientra per la cena per cui è possibile vivere un’esperienza davvero unica.

tramonto

Caratteristiche geologiche di Porto Santo

Una delle escursioni organizzate dagli hotel dell’isola consente di effettuare quello che viene definito un “safari” per andare ad approfondire la conoscenza del territorio con la guida di Andrea, esperto e molto preparato sulla storia di Porto Santo. Non voglio scendere nei particolari perché rischierei di scrivere qualcosa di sbagliato. Mi limito a riportare un paio delle tappe effettuate durante il safari. Una porta nella zona centrale dell’isola che gli occhi ignari di un turista non potrebbero comprendere. E’ una zona dalla roccia friabile circondata da sabbia, quasi come fosse una porzione di deserto.

sabbia

Ebbene, da quel punto “nasce” la sabbia della spiaggia di Porto Santo. L’azione del vento erode la roccia e la soffia nell’oceano a nord dell’isola. Da qui, le correnti marine portano la sabbia a sud. Nel contempo, le correnti marine da Sud verso Nord evitano che la sabbia si perda nell’oceano e la “costringono” a restare sulla spiaggia.

Altro punto di estremo interesse di Porto Santo sono le “Canne d’organo“. Le canne d’organo sono colonne di basalto dovute al raffreddamento di torrenti di lava. Qualcosa di simile è possibile vederlo nelle vicinanze del lago di Bolsena dove vengono chiamate “Pietre Lanciate”.

canne d'organo porto santo

Altro punto di interesse è il parco faunistico presente sempre al centro dell’isola, una delle rare zone verdi di Porto Santo. E’ stato realizzato da un cittadino di Lisbona che ha scelto di investire le proprie risorse per realizzare questo punto in cui sono presenti diverse tipologie di volatili, dai canarini ai pappagalli e altre specie. La visita non dura molto ma è comunque interessante, soprattutto per apprezzare gli sforzi compiuti dal proprietario che è riuscito, autonomamente, ad indirizzare l’acqua urbana in una zona in cui non era prevista.

Il safari si conclude con il pranzo in un ristorante tipico della zona, nei pressi dell’aeroporto, in cui si può gustare un polipo cucinato in maniera eccezionale con una ricetta tramandata di generazione in generazione, custodita gelosamente dai vari discendenti. Potete anche chiedere la ricetta ma l’attuale cuoca e titolare del ristorante vi risponderà che non dirà nulla nemmeno sotto tortura.

Intanto che si parla di gastronomia, è da sottolineare il Bolo do Caco, una specialità da provare assolutamente. Si tratta di pane cotto in forno a legna e poi tagliato. All’interno viene spalmato burro salato con aglio. Ero diffidente all’inizio ma provandolo devo solo confermare che si tratta di un piatto eccezionale. Altrimenti, per gli amanti del pesce, altra specialità di Porto Santo è l’espada che a dispetto del nome non è pesce spada ma una specie di anguilla impanata e cotta insieme alla banana.

Una visita a Madeira

E Madeira, in tutto questo? Ci sono escursioni a Madeira e abbiamo partecipato ad una di queste. Madeira è distante una cinquantina di chilometri da percorrere con un volo di circa quindici minuti. Si visita in giornata ma il tempo è talmente limitato rispetto a quello che c’è da vedere che alla fine si capisce poco o niente. La guida, Antonio, ci ha portato a vederla tutta, partendo dall’aeroporto abbiamo attraversato le montagne, abbiamo visitato i vari paesi dislocato lungo le coste, abbiamo assaggiato il pane al cavolo, una delle specialità dell’isola per finire poi la visita a Funchal che di Madeira è il capoluogo.

A differenza di Porto Santo, Madeira è ricca d’acqua come dimostra la ricca vegetazione dell’isola però non ci sono spiagge di sabbia. Ci sono le piscine naturali, create grazie all’azione del mare e del vento, ci sono spiagge di roccia e di ciottoli ma di sabbia nemmeno l’ombra.

madeira

Tra gli abitanti di Madeira e quelli di Porto Santo non corre buon sangue. La prima dimostrazione viene proprio dalla guida che non fa parla con simpatia dei vicini di casa mentre un’altra dimostrazione è data dal fatto che l’acqua di Madeira, quella in abbondanza, viene riversata nel mare invece che essere ceduta o regalata in qualche modo a Porto Santo. Preferiscono che vada sprecata.

Madeira comunque è bellissima ed l’esatto contrario di Porto Santo ma, appunto, un giorno non basta nemmeno per iniziare. Purtroppo abbiamo trascorso la maggior parte del tempo in auto e le informazioni da ricordare erano talmente tante che, in fondo, le ho dimenticate tutte. Per cui di Madeira vi lascio qualche scatto fotografico.

madeira

madeira

madeira

madeira

madeira

madeira

madeira

Potendo avere più tempo per l’acquisizione di informazioni anche Madeira è spettacolare però rispetto a Porto Santo, offre una villeggiatura diversa. Qui non c’è la sensazione di pace che invece vige sull’altra isola, uno dei motivi per cui gli abitanti di Madeira non sopportano i vicini, ritenendoli arretrati rispetto a loro e imputando alla loro pigrizia la mancanza di risorse nell’isola più piccola.

Forse vivendo a Madeira, Porto Santo potrebbe risultare arretrata ma per il turista che soggiorna sull’isola dalla spiaggia d’oro e ci arriva consapevole di quello che troverà, Madeira risulta caotica e disordinata mentre Porto Santo sembra un vero e proprio paradiso.

Piccola, sperduta e per certi aspetti dimenticata da Dio, Porto Santo è davvero una perla che molti snobbano preferendo mete più rinomate ma è davvero un angolo di paradiso.


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