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“Potosì”, il terzo estratto dall’album omonimo degli Utveggi: mare, zattere e pirati

Creato il 04 giugno 2015 da Alessiamocci

Se una nave si trova all’ancora ed i marinai si trovano tutti sulla terra, ed un vascello la assale e depreda, questa è ruberia.

Se un capitano esporta mercanzia da condurre in un porto delle Antille, ma egli cambia rotta e le vende altrove, questa non è fellonia.

D’altro canto se invece trattiene la merce, allora è pirateria.

È una notizia freschissima! Il 3 giugno è stato pubblicato il nuovo videoclip estratto dall’album omonimo degli Utveggi. “Potosì” è il terzo estratto dell’album e si presenta al suo pubblico con un lavoro pregevole realizzato dagli stessi musicisti.

Infatti tutte le riprese sono state realizzate dal chitarrista Bruno Pitruzzella tra il litorale settentrionale palermitano e le cornici di Capo Granitola, Ustica, Lampedusa e S. Vito Lo capo, mentre il montaggio porta la firma di Rino Pitruzzella.

Un’iniziale ritmo profondo che presenta subito i protagonisti: il mare ed un piccolo vascello con un pirata. Quadri sottomarini e suggestioni a pelo d’acqua che si intervallano con la narrazione della storia.

Il disco “Utveggi” registrato presso lo Zeit Studio di Palermo è costituito da tredici brani, di cui due strumentali (“#1” e “#2”) e uno a cappella (“Millepiedi”), raccontati così dalla band: “le chitarre vibranti de “Il Trucco”, il ritmo recitativo e marziale di “Potosì”, l’atmosfera danzante di “Vampe e coltelli” definiscono il tessuto rock dell’album, mentre venature progressive (“Mangiacarta”), classicheggianti e al contempo hard rock (“Ostinato”) incontrano riff scanzonati (“Postumi”) e un omaggio agli Skiantos (“Le Sbarbine”).

I testi sono ora meditativi, ora ironici, prendono spunto dalla natura e da ricostruzioni storiche fantasiose, così come sospesi tra storia e immaginazione sono i personaggi: un aspirante saggio, un millepiedi, un viandante che si muove tra paesaggi e stagioni, un filibustiere in attesa di giudizio, un portalettere innamorato.

Particolare l’uso della lingua giapponese che ricorre sotto forma di haiku (“Hakama”), in accostamento surreale all’italiano (“Pulizie a Tokyo”) oppure nella conta ricorsiva di mele verdi e rosse in “To’”, il primo singolo dell’album. Alla fine del disco, si cela nascosta una traccia fantasma (“#3”).

Il gruppo sta organizzando, assieme all’agenzia di promozione EtalentBank, un tour promozionale del disco in Giappone nell’autunno 2015, che partirà da Tokyo.

La musica degli Utveggi, band formata da Valerio Mirone (voce), Simone Giuffrida (chitarre, voci), Bruno Pitruzzella (chitarre,voci), Luca La Russa (basso, voci) e Giuseppe Montalbano (batteria, voci), attinge da vari generi, propongono un repertorio composto da brani inediti e rielaborazioni di classici con un taglio decisamente ironico.

Info

Sito Utveggi

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