PRINCESS di Lauren Kate

Princess

di Lauren Kate

Titolo: PrincessAutore: Lauren Kate
Edito da: Rizzoli
Prezzo: 5,90 €
Genere: Romance
Pagine: 229

  

Trama: Natalie Hargrove ha tutto quello che una ragazza può desiderare: è bellissima, intelligente, ambiziosa, ha un fidanzato ricco che l’adora – Mike – e vive dalla parte giusta della città. C’è solo una cosa che ancora le manca: il titolo di Principessa della Palmetto High School. Per ottenerlo è disposta a tutto. E ora che lei e Mike, dopo pazienti e subdole manovre, sono a un passo dalla vittoria, nulla deve mettere a rischio la loro incoronazione. Tanto meno Justin Balmer – la cui semplice vista risveglia in Nat ricordi sgraditi e brucianti – e le sue mire allo scettro di Principe della scuola. Ma forse è venuto il momento per l’affascinante e misterioso Justin di saldare i suoi conti in sospeso con Nat. E quale occasione più adatta di una festa ad alto tasso alcolico per mettere in scena la vendetta a lungo attesa? Peccato che qualcosa, nei piani di Natalie, vada storto: quello che doveva essere uno scherzo ai danni del bulletto della scuola assume tutt’a un tratto i contorni della tragedia. Il mondo di Natalie crolla pezzo dopo pezzo, sfuggendo irrimediabilmente alle sue manie di controllo, e i suoi effimeri sogni di gloria di ragazza viziata si trasformano in una questione di vita o di morte.

di AuriCrem

Devo ammettere che avevo grandi aspettative per questo romanzo della Kate, che era da parecchi mesi che volevo leggere in seguito alla lettura abbastanza piacevole della saga “Fallen”. Aspettative completamente disattese.

Sono veramente amareggiata, la lettura è iniziata male e non è proceduta meglio. Il libro è un’inquadratura terribilmente realistica e deprimente dell’adolescenza d’élite tipicamente americana. Uno spaccato quasi rude nella sua concretezza, che accenna alla disinibizione delle ragazzine nei confronti del sesso, una disinibizione quasi inquietante, negativa, che affonda le sue radici nella giovinezza di ragazze che hanno esempi di madri e amiche fuorvianti e malati. Non ci sono scene di sesso ma gli accenni sottintesi, dal punto di vista degli stessi adolescenti, sono sporchi, viscidi, volgari, vi sono parole DAVVERO poco carine per talune ragazze, parole che singolarmente non fanno né caldo né freddo ma inserite nello stile e nella trama e pronunciate dalla protagonista fanno venire i brividi.

La lettura è opprimente, deprimente, macabra perché dipinge la freddezza agghiacciante di una protagonista che ho odiato con tutte le mie forze. I personaggi sono tutti, dal primo all’ultimo, odiosi: vuoi per la volgarità, l’egoismo, la mancanza di spina dorsale, tutti insopportabili ma allo stesso tempo terribilmente realistici nello scenario americano collegiale. L’unico personaggio che sono riuscita a non odiare, nonostante inizialmente non l’avessi quasi notata è stata Darla Duke, Miss Doppia D e probabilmente chi ha letto il libro capisce il perché. È, comunque sia, impossibile entrare in sintonia con qualcuno di questi personaggi spietati, calcolatori ed egocentrici.

La copertina non c’entra un ciufolo con le ambientazioni e la storia, il titolo seppur pertinente può trarre in inganno, tanto quanto la troppo adulta cappuccetto rosso in frontespizio. La copertina e il titolo originali sono a mio parere decisamente più azzeccati!

Non capisco perché io desiderassi così tanto leggere questo libro, la trama non è intrigante, questo romanzo non è un giallo, i fatti sono tutti chiari fin da subito (se “subito” si può definire pagina 94 in un libro di 230 pagine, dato che fino ad allora c’è solo una lunga digressione sulla gerarchia delle bisbetiche alunne della Palmetto High School, nome che ho trovato assolutamente ridicolo, sulla personalità acida, arrogante ed egocentrica di Nat e sui suoi momenti con Mike, un invertebrato servo della gleba di Nat). Tutto ciò che la Kate ha da dirci qua è come una ragazzina pretenziosa e aspirante arrampicatrice sociale come la madre, possa diventare una spietata manipolatrice, falsa, disposta a mandare in carcere un innocente, a ricattare e a infamare solo per difendere la sua nomea di Principessina. Una storia che ha per me dell’inverosimile e del raccapricciante, una fiera del cattivo gusto. Sarebbe stato interessante approfondire il passato di Nat, un passato oscuro e a mio parere molto singolare, ma ovviamente anche qua solo brevi frammenti vengono ficcati a forza nella storia senza un senso o una logica comprensibili.

La fine, anch’essa prevedibile e per nulla originale, è solo una giusta punizione per un parassita come Natalie e mi spiace solo che Mike&Company non abbiano fatto la sua stessa fine. L’unico personaggio oltre a Darla che non mi è dispiaciuto pienamente è stato Rex, che è stato solo una rapida e inutile comparsa in qualche scena priva di utilità. La sensazione che mi dà il cast del libro è di essere costituito da una moltitudine (esagerata per così poche pagine) di personaggi che non servono a nulla ai fini della trama, se non riempire miliardi di buchi, come una nave che imbarca acqua e le falle vengono rattoppate con la carta. Una perdita di tempo inutile, che apparentemente per i primi 4 secondi sembra una gran trovata e poi invece si rivela una cretinata (passatemi il termine).

“Un tempo, credevi di poter conquistare il mondo. Di poter far innamorare il ragazzo giusto e riscattare il tuo destino. Di riuscire a essere più furba degli altri e lasciarti il passato alle spalle, per sempre. hai lottato duramente per realizzare i tuoi sogni. Ma una sorte crudele, alla fine, ti ha tradita.”

In ultimo la storia non è il mio genere e perciò non mi ha nemmeno preso particolarmente, anzi! Ho fatto fatica ad andare avanti dopo il primo capitolo ma dopo, lo stile scorrevole (seppur di una bassezza imbarazzante) e la voglia di restituirlo immediatamente alla biblioteca dalla quale l’ho dissotterrato, mi hanno spinto a finirlo nel giro di pochissimi giorni. Per il prezzo conveniente, la scorrevolezza, la trama originale e la brevità del romanzo lo consiglio a chi ha un blocco del lettore, a chi non sa cosa leggere e deve occupare dei tempi morti, è un romanzetto leggero nonostante le tematiche e il modo in cui viene trattato, che ripeto e sottolineo è lugubre.