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Pro12: I Warriors soffrono ma battono gli Ospreys e restano in vetta alla classifica

Creato il 21 febbraio 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

Scotstoun Stadium (Glasgow) - I Glasgow Warriors mantengono la vetta della classifica di Pro12 battendo gli Ospreys al termine di una gara combattuta e decisa dal piede dei calciatori e dalla giornata positiva degli avanti scozzesi giustamente premiata con Al Kellock man of the match. I Warriors di oggi non hanno impressionato, ma hanno sicuramente meritato la vittoria per il modo in cui sono riusciti a superare le evidenti difficoltà per le assenze di molti uomini-chiave. Le due squadre si sono equivalse nel numero di punizioni concesse, 8-2 per i Warriors nel primo tempo, 8-3 per i gallesi nella ripresa, e la miglior performance dalla piazzola di Peter Horne ha, di fatto, regalato ai Glaswegians i punti preziosi per il successo finale. Gli Ospreys hanno mostrato decisi miglioramenti rispetto ad una settimana fa, quando sono usciti battuti da Edinburgh, ma hanno ancora una volta mostrato qualche problema di troppo soprattutto nell'imprimere un ritmo elevato alle proprie giocate e a mantenere costante la pressione sugli avversari. I Warriors continuano così la loro corsa verso la semifinale casalinga, mentre i gallesi devono cominciare a guardarsi le spalle; settimana prossima la sfida del Liberty Stadium contro Leinster assume decisamente i connotati di uno spareggio.

La gara è importantissima per entrambe, ma soprattutto gli Ospreys non possono permettersi un altro passo falso che andrebbe a mettere a rischio il loro posto nella top-four di Pro12; l'innesto dei giocatori rilasciati dal Galles - Tipuric, Jarvis e Baldwin - regala maggiore stabilità al reparto degli avanti, che settimana scorsa contro Edinburgh era andato parecchio in difficoltà, ma nelle prime fasi dell'incontro sono i Warriors ad avere il controllo del gioco.

I gallesi devono subito fare i conti con gli infortuni. Il pilone Ryan Bevington, al rientro dopo un anno per infortunio, lascia il campo dopo soli cinque minuti per un problema fisico - concussion - mentre l'ala Daf Howells, al debutto dal primo minuto in Pro12, è anch'egli costretto al forfait poco dopo, sostituito da Hanno Dirksen.

È un'ingenuità di Sam Davies, però, a spianare la strada alla prima meta dei Warriors.

L'apertura degli Ospreys perde l'attimo giusto per il calcio di liberazione (articolo 21.8 (f) del regolamento World Rugby) dopo che Clancy aveva fischiato una punizione contro i Warriors - ottima lettura dell'azione da parte di Al Kellock, bravo nel portare pressione - regalando una mischia agli scozzesi ben addentro ai 22m avversari. Vinta la scrum, è Matawalu bravo nell'impostare l'azione finalizzata all'angolo dal tallonatore Pat MacArthur, che va in tuffo all'altezza della bandierina alla destra d'attacco. Horne è fortunato nella trasformazione, perché l'ovale 'bacia' la traversa prima di infilarsi tra i pali e i Warriors passano a condurre.

Sam Davies sbaglia anche due calci consecutivi dalla piazzola - chissà cosa sta pensando Dan Biggar, stasera impegnato dalla tribuna come commentatore televisivo... - dopo che i Warriors concedono due punizioni un po' troppo 'soft', ma trova finalmente i pali alla terza occasione, mettendo a referto i primi tre punti dei gallesi.

Quando i Warriors conquistano il possesso, però, riescono sempre a ripartire in velocità, facendo correre la palla in orizzontale e guadagnando terreno prima che la difesa gallese riesca, in qualche modo, a fermare la loro forza d'urto. Gli Ospreys, comunque, impiegano mezz'ora prima di riuscire a costruire la prima buona azione del loro match ma, pur tra più di qualche difficoltà, accorciano le distanze ad un solo punto con il secondo piazzato a segno di Sam Davies.

Al 34′ si infortuna Tyrone Holmes, costretto a lasciare il campo in barella con la gamba destra immobilizzata, lasciando spazio a Will Bordill. Clancy vede un'irregolarità e il gioco riprende con un piazzato di Horne che trova i pali per il 10-6 con cui le squadre vanno a riposo.

Nel secondo tempo i Warriors partono ancora meglio degli avversari e costringono gli Ospreys sulla difensiva e a commettere qualche fallo di troppo. Nascono due punizioni calciabili, con Peter Horne che manca la prima ma trasforma la seconda da buona posizione.

Nemmeno il tempo di festeggiare, però, che gli Ospreys dal nulla trovano la loro prima meta: Ardron vince la touche, servendo il pallone a Roberts che vede l'inserimento di Grabham dalle retrovie; l'ala gallese si infila come un direttissimo nella difesa scozzese e va in tuffo indisturbato sotto i pali. Sam Davies trasforma e porta la gara in parità, 13-13.

L'apertura gallese porta avanti i suoi al 57′. Il gioco si ferma per qualche minuto, quando Clancy chiede l'intervento del TMO per un presunto intervento anti-sportivo di un giocatore gallese dopo che la mischia degli Ospreys aveva conquistato un'altra punizione all'interno dei 22m scozzesi. Si riprende con il calcio di Sam Davies, bravo da posizione angolata a centrare i pali.

I Warriors subiscono il parziale di 0-10 e non riescono più a dare un ritmo convincente alle proprie giocate, regalando possesso e territorio agli avversari. Gregor Townsend non può nemmeno fare ricorso alla panchina, stasera, per cercare di cambiare marcia, dovendo fare a meno di moltissimi elementi di spicco impegnati con la nazionale o infortunati. L'head coach dei Warriors, però, inserisce Rory Hughes per Ali Price, spostando Niko Matawalu mediano di mischia. Il cambio porta in dote tre punti preziosissimi e, soprattutto, ridà fiducia ai Glaswegians.

Un'avanzata di DTH van der Merwe, per poco, non crea le condizioni per la meta del sorpasso, ma il canadese, dopo quasi trenta metri di corsa, scarica su Hughes prima che Matawalu perda l'ovale in avanti sui 5m avversari. Dalla mischia successiva nasce un'azione confusa, che si chiude con un'altra mischia vinta dal pack scozzese. I Warriors scelgono di calciare e Peter Horne non tradisce i suoi, e poco dopo Sam Davies, da quaranta metri, spedisce a lato un altro calcio concesso dal fiscale Clancy per un'irregolarità al breakdown dei Glaswegians.

I padroni di casa si salvano e negli ultimi minuti riescono, finalmente, ad addormentare la gara mantenendo il possesso fino all'ottantesimo minuto quando è ancora una mischia vinta dal pack a regalare la punizione che, a tempo scaduto, regala la vittoria ai Warriors.

Score: 13′ MacArthur m Horne tr (7-0), 26′ S. Davies cp (7-3), 33′ S. Davies cp (7-6), 36′ Horne cp (10-6); 50′ Horne cp (13-6), 53′ Grabham m S. Davies tr (13-13), 57′ S. Davies cp (13-16), 67′ Horne cp (16-16), 75′ Horne cp (19-16).

Glasgow Warriors: 15. Peter Murchie 14. Niko Matawalu 13. Richie Vernon 12. Fraser Lyle 11. DTH van der Merwe 10. Peter Horne 9. Ali Price 1. Ryan Grant 2. Pat MacArthur 3. Rossouw de Klerk 4. Leone Nakarawa 5. Al Kellock (C) 6. James Eddie 7. Tyrone Holmes 8. Josh Strauss
Panchina: 16. Kevin Bryce 17. Alex Allan 18. Zander Fagerson 19. Fraser McKenzie 20. Will Bordill 21. Connor Braid 22. Rory Hughes 23. Glenn Bryce

Ospreys: 15 Dan Evans 14 Tom Grabham 13 Jonathan Spratt 12 Josh Matavesi 11 Dafydd Howells 10 Sam Davies 9 Martin Roberts 1 Ryan Bevington 2 Scott Baldwin 3 Aaron Jarvis 4 Tevita Cavubati 5 Tyler Ardron (C) 6 James King 7 Justin Tipuric 8 Dan Baker
Panchina:16 Scott Otten 17 Marc Thomas 18 Dmitri Arhip 19 Rory Thornton 20 Joe Bearman 21 Ieuan Jones 22 Tom Habberfield 23 Hanno Dirksen

HT: 10-6
Note: 4°, pioggia leggera prima del match, vento quasi assente. Campo in buone condizioni nonostante le abbondanti piogge scese su Glasgow nei giorni scorsi.
Man of the match: Al Kellock (Glasgow Warriors)
Spettatori: 6167
Arbitro: George Clancy (IRFU)


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