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PSICOLOGIA e GRAVIDANZA. "Il post-parto. Emozioni e contraddizioni"

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro


Nei giorni immediatamente successivi alla nascita, la neo-mamma, è in stretto contatto con il suo bambino e a poco a poco impara a conoscerlo e a diventare madre. Le reazioni emotive, in questa fase tanto delicata, esprimono una grande varietà di sentimenti, intensi e contraddittori come gioia, eccitazione, ansia e timore.
Fase del baby-blues: è un fenomeno normale e frequente (riguarda il 70% delle neo-mamme) nella formazione del primo legame madre-bambino. Si manifesta dopo due o tre giorni dal parto per poi attenuarsi e scomparire nel giro di una settimana circa. Presenta caratteristiche come ansia, umore triste, irritazione immotivata, dubbi sulle proprie capacità di accudimento, etc. La mamma, inizialmente insicura, impara attraverso la relazione con il suo bambino a conoscerlo, ad interpretare i suoi pianti e ad appagare efficacemente i suoi bisogni tanto da diventare sempre più capace e soddisfatta di sé. Il nuovo atteggiamento le permette di superare dubbi, timori e sensazioni spiacevoli. In questo modo non è necessario rivolgersi a professionisti esperti (psicologi o psicoterapeuti) ma è sufficiente aprirsi verso i propri famigliari o al personale della maternità che hanno il compito di ascoltare, sostenere e a volte consigliare la mamma per superare i momenti difficili.
Depressione post-parto: è una depressione vera e propria e si manifesta nel 15% circa delle neo-mamme. Si può presentare autonomamente o come estensione della fase del baby-blues ma i suoi sintomi si protraggono nel tempo (da tre mesi ad un anno circa) e sono più intensi tanto da rendere la mamma incapace di occuparsi di sé o del bambino. In particolare si manifestano: senso di colpa, vergogna o inadeguatezza, assenza di emozioni nei confronti del bambino, paura di restare sole con lui, incapacità a svolgere attività quotidiane o di cura verso di esso, progressivo allontanamento dal bambino. Nel caso di una depressione post-parto occorre rivolgersi ad un esperto, psicologo o psicoterapeuta, per una terapia che aiuti a ridurre fino ad eliminare i sintomi ma soprattutto sostenga e accompagni la madre verso la ricostruzione di una buona relazione con il suo bambino. 
Se pensi di vivere una di queste situazioni e hai bisogno di aiuto rivolgiti allo psicologo saprà rispondere alle tue domande e sostenerti nella formazione del legame con il tuo bambino, aiutandoti a liberarti dai sensi di colpa che spesso compaiono in questi casi.
Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino MarcheStudio di Psicologia e Psicoterapia – via Guido Postumo, 8 / 61121 Pesaro Urbino Marche

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