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Puscas: ”Zanetti e’ l’Inter, Podo un grande, Palacio mi da consiglio, Mancini mi segue ed mi ispiro a…”

Creato il 13 febbraio 2015 da Alex80

Puscas: ”Zanetti e’ l’Inter, Podo un grande, Palacio mi da consiglio, Mancini mi segue ed mi ispiro a…”

Nel consueto programma su Inter Channel, Inter Nos, oggi e’ stato il giorno di Puscas nel rispondere alle domande dei tifosi.

Potresti essere un predestinato dell’Inter?

Spero che diventerò un grande giocatore. Diverso da Puskas, il mio cognome è con la ‘c’ (ride, ndr).

Cosa pensi di Podolski?

E’ un grande giocatore, ha tante qualità, ha un tiro potente, ha una potenza impressionante quando tira.

Giocatore dell’Inter più forte ora?

Tutti, non posso indicarne uno in particolare. Mi piace molto Guarin in partita e in allenamento. Mi piacciono Shaqiri, Icardi, Palacio.

Emozione per il primo allenamento in prima squadra?

Quando ho visto i giocatori più grandi Cambiasso, Zanetti, Samuel, Milito è stato molto emozionante.

E’ cambiato qualcosa da quando sei in prima squadra?

Ho acquistato più fiducia, questo mi dà l’opportunità di crescere. Per un giocatore giovane la fiducia è importante.

Ricordo particolare dei tre gol segnati al Milan?

Quando segno sono sempre felice. Ricordo il terzo perché è stato emozionante.

Qualità che servono a un attaccante?

Potenza, tecnica… tutto. Devi avere la freddezza di far gol.

Giocatore che più rappresenta l’Inter?

Zanetti. Quando dici ‘Inter’ dici ‘Zanetti’.

Top 11 con giocatori più forti?

4-3-3: Neuer; Alves, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo; Iniesta, Modric, Guarin; Ronaldo, Ibra, Robben

La Primavera affronterà la Roma…

Li sento sempre, sono amico di tutti. Speriamo di vincere la partita, deve essere una rivicnita. Camara è un bravo ragazzo, fa sempre bene e speriamo lo faccia anche contro la Roma. Bonazzoli? Buon rapporto come con gli altri.

Ruolo?

Mi trovo molto bene anche da esterno, magari però mi trovo meglio da punta centrale, ruolo che ricopro fin da bambino.

Migliore amico in squadra?

Donkor, in Primavera e in prima squadra sempre vicino. Lo conosco da più tempo. Podolski? Scherza sempre.

Italo Santos?

Non lo conosco bene, ma in allenamento si capisce subito quando un giocatore è bravo. E’ un bravo ragazzo.

Emozioni per debutto a San Siro?

Con la Sampdoria, ero molto felice quando il mister mi ha chiamato negli ultimi minuti, mi sono cambiato velocemente, non vedevo l’ora di esordire. Bellissimo, un’emozione che rimarrà sempre.

In cosa credi di poter migliorare?

Devo migliorare in tutto, nessuno è perfetto, bisogna sempre migliorare. Credo di dover migliorare con il sinistro. In ogni allenamento provo a migliorare.

Qualità tecnica?

Potenza, velocità e tecnica.

Qualità?

Devono dirle gli altri. Come tutti tengo anche io alla mia immagine.

Ruolo da piccolo?

Mi piaceva sempre fare gol, stavo sempre vicino alla porta e la mettevo dentro. Sempre e solo attaccante, mai cambiato.

Pagina facebook e twitter?

Non ne ho ancora, dovrei aprirne una. Sono solo su instagram. E’ bello comunicare con i tifosi.

Come hai reagito alla chiamata dell’Inter?

Ero in Francia con la Nazionale, poi Casiraghi mi ha detto di avermi visto giocare due minuti soltanto per portarmi all’Inter.

Importante l’Inter per la tua crescita?

Tanto. Quando sono arrivato non ero tanto abituato al calcio italiano, poi mi sono abituato e ho visto grandi miglioramenti.

Cosa pensi dell’Inter?

Guardavo sempre questa grande squadra da piccolo, l’Inter ha vinto tanto, è bello giocare qui. Mi piace allenarmi con i ragazzi di alto livello.

Vuoi restare a lungo all’Inter?

Sì, ora sono qui, penso all’Inter e voglio una lunga carriera qui.

Partita con il Napoli?

Non mi aspettavo di essere titolare, il mister prima della partita mi ha incoraggiato.

Da chi cerchi di imparare?

Ogni giocatore ha tante qualità, io guardo i movimenti di tutti gli attaccanti.

Cosa si prova a giocare insieme a tanti campioni e contro di loro?

E’ bello allenarsi con i giocatori della prima squadra, puoi solo imparare, hanno esperienza.

Giocatore Inter del passato?

Ho seguito sempre Zanetti, è la storia dell’Inter, è un grande campione, mi piace il suo atteggiamento in campo e fuori. Sempre vicino a noi giovani l’anno scorso in allenamento.

Hai compreso il significato del derby?

L’anno scorso alla prima partita ho sentito l’emozione. I tifosi ci sono stati vicini, erano tanti. Abbiamo vinto e questo mi rende felice.

Momento più bello da quando sei qui?

Tripletta contro il Milan, abbiamo vinto 4-1, grande partita per tutti e per me perché ho segnato i primi gol importanti per l’Inter.

Primavera al Viareggio?

Sono sempre a disposizione del mister, mi piacerebbe aiutare la squadra, è un grande torneo. Se il mister deciderà di farmi andare sarò contento. Ieri non ho seguito la partita perché ero all’allenamento.

Rapporto con i tifosi?

Sono molto vicini a noi, ci sostengono sempre, sono grandi persone. A me fa piacere incontrare i tifosi.

Com’è la tua vita?

Mi concentro di più sul calcio, ogni giorno mi alleno, poi un po’ di palestra e poi mi riposo. A volte faccio un giro al centro.

Nazionale? Pronto?

Non vedo l’ora di esordire in prima squadra. Atmosfera bella e mi piacerebbe esordire il prima possibile.

Posizione che ti piace di più?

Punta centrale, ma mi piace fare anche l’esterno, mi piace attaccare la profondità perché è più facile entrare in area. Palacio da punta centrale si muove sempre. Sempre quello più vicino alla porta, Palacio da esterno fa più movimenti, a me piace giocare da punta esterna per lottare con i difensori e fare tanto movimento.

Compagni?

Mi trovo con tutti, in particolare con Donkor, perché era con me in Primavera quando sono arrivato. In prima squadra gli attaccanti mi stanno tanto vicino, Palacio mi dà tanti consigli e da loro posso solo imparare.

Come ti senti ora che Mancini ti ha dato questa opportunità? Fiducia in te stesso?

Ho sempre fiducia in me, sono felice perché il mister mi dà consigli che mi aiutano tanto in campo, questo mi rende felice. Sto crescendo tanto. Il mistr è motlo attento a noi giovani, ci dà tanti consigli e parla con noi prima degli allenamenti. Quando i giovani si allenano con la prima squadra è più facile che l’allenatore ti parli e acquisti più fiducia in te stesso.

Partita contro Ibra?

Mi sono emozionato tanto, non sono riuscito a fare la foto e nemmeno ad avere la maglia.

Squadra seguita?

Seguivo il Chelsea, ma anche l’Inter, vedevo i tanti tifosi nerazzurri. Fin da piccolo mi ispiro a Ibrahimovic. Un po’ anche Torres quando giocava nell’Atletico, grande giocatore. Seguivo loro due.

Rituale prima delle partite?

Preghiere, sono molto credente.

Il tuo sogno nel cassetto?

Voglio diventare un grande calciatore con una bella e lunga carriera.

Cosa significa giocare in un altro paese?

I primi giorni è difficile, senza amici, poi ho conosciuto persone e sono qui per giocare a calcio, questo mi rende sempre felice. Il ccalcio è la prima cosa.

Scorsa stagione? 

Non parlavo l’italiano, dopo mesi però diventava più acile comunicare con i ragazzi. Mi sono abituato al calcio italiano, voglio fare sempre bene.

Emozione per l’esordio?

Quando scendo in campo non sono tanto emozionato, sono abituato, cerco di essere sempre tranquilllo.

Tante domande dai tifosi…

Sono contento di rispondere alle domande dei tifosi. In Romania mi seguono sempre, guardano tutti il calcio italiano.


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