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“Quale futuro per l’Europa”?

Creato il 16 settembre 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

Quale futuro per l Europa    Giulio Sapelli   Giorgio Vittadini   Bur

È questo il titolo-domanda del libro che racchiude gli interventi della seconda edizione delle Conversazioni a Milano, iniziativa organizzata dalla Fondazione Coeur – Centro europeo università e ricerca – e dalla Fondazione per la Sussidiarietà, che ha come obiettivo il consolidamento dei rapporti tra ricerca e imprenditoria.

Dal ruolo che le famiglie possono avere nella ripresa ai modi più efficaci di investire in istruzione e capitale umano, fino alle strategie per costruire equilibri più solidi in Italia e in Europa”, gli interventi raccolti nel volume intendono individuare “le strade che possono restituire fiducia al tessuto economico e culturale che costituisce la forza del nostro Paese e che può rappresentare un modello per gli altri partner europei”.

Il punto di vista fondamentale da cui partono le riflessioni delle Conversazioni, afferma Roberto Barzanti sull’Indice dei libri di settembre, “deriva da un personalismo cristiano che si rifiuta di considerare svincolati da una visione etica i fattori costitutivi di una sana economia”. Personalismo cristiano, aggiungiamo noi, che ha le sue radici del pensiero di Tommaso D’Aquino e che in Luigi Sturzo trova uno dei massimi esponenti dell’epoca moderna.

Giulio Sapelli, curatore del volume insieme a Giorgio Vittadini, ci ricorda – con l’intenzione di demolire un luogo comune spesso avanzato in maniera forse troppo sbrigativa – che le radici profonde della crisi non vanno ricercate nell’economia, perché la base della società non è l’economia ma la società stessa. Occorre dunque guardare più a fondo per ritrovare quei “validi orientamenti” di cui ora abbiamo urgente bisogno, e che, aggiunge Barzanti riprendendo il tema “popolare” – in senso genuinamente sturziano –, possono venire “solo da una politica che ritrovi fondamenti morali basati sulla persona”.

MC


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